L'Onu, questa sconosciuta
L’Onu è una organizzazione colossale che si occupa di tanti problemi dell’umanità e, direttamente od indirettamente, riguarda ogni cittadino del mondo. Eppure i più ne sanno poco e ne sentono parlare saltuariamente.
E’ stata fondata nel 1945 da 51 Nazioni (ora sono 193) per “ mantenere la pace e la sicurezza, sviluppare relazioni amichevoli tra nazioni, favorire il progresso sociale nonchè migliori condizioni di vita e diritti umani.”
Suoi organi principali, l’Assemblea Generale delle Nazioni partecipanti, il Consiglio di Sicurezza e il Segretario Generale.
Le sue decisioni politiche sono condizionate dal fatto che le nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale si sono garantite un posto, con diritto di veto, nel Consiglio di Sicurezza (altre nazioni vi sono elette a rotazione) e molti enti onusiani hanno un consiglio nel quale vengono votati i rappresentanti di nazioni che cercano di far passare il loro punto di vista sull’operatività dell’ente e di nominare alla loro testa persone di loro fiducia.
Ma i condizionamenti politici sono, tutto sommato, relativi e tutti i suoi enti svolgono con efficacia il loro compito istituzionale. E questi enti sono molti con migliaia di collaboratori a New York, Ginevra, Parigi, Roma e altrove.
Basta andare sul sito www.un.org per avere un’ idea della colossale organizzazione dell’Onu.
Che si occupa, oltre che di politica, di bambini, di agricoltura, di cultura, di economia, di sanità, di lavoro, di diritti umani, di pacificazione con invio di truppe, i caschi blu e di altro ancora.
E di rifugiati. Per questi ultimi il lavoro svolto è immane, come la gestione di tanti campi per profughi fuggiti, per varie ragioni, dal loro paese. O, impegno gravoso che ha bisogno di una formidabile organizzazione e di personale competente, come la loro costruzione a tempo di record per dare tetto, cibo e quant’altro necessario a tanti disperati che affluiscono in centinaia se non migliaia, come è successo recentemente per la Siria.
Secondo i dati Onu, attualmente sono circa venti milioni le persone fuggite dal loro paese e bisognose di assistenza.
L’Onu svolge quindi un lavoro colossale che il gran pubblico non conosce.
Sarebbe opportuno ed utile che i giornali nostrani, che spesso ci bombardano di non notizie e di frivolezze, dedicassero un poco di spazio, non solo per spiegare ai lettori l’organizzazione ed il funzionamento dell’Onu, nonchè il suo bilancio, ma anche l’impegno che svolge al servizio di tutti, soprattutto di chi soffre, ogni giorno.
Ettore Falconieri
stakano@bluewin.ch
@ettorefalconier
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