|
Chierici, Chierichetti
e Tabù
>
di
Ettore Falconieri
<<<AGGIUNGI
AL CARRELLOAcquista
il libro in
SeBook o in
Ex Libris se ami ancora pensare... Se clicchi sulla copertina leggi le prime pagine
Ginevra,
21 Settembre 2006 -
n.
1 -
2 -
3 -
4 -
5 -
6 -
7 -
8 -
9 -
10 -
11 -
12 -
13 -
14 -
15
-
16 -
17 -
18 -
19 -
20 -
21-
22-
23 -
24 -
25 -
26 -
27 -
28 -
29 -
30 -
31 -
32 -
33 -
34 -
35 -
36 -
37 -
38 -
39 -
40 -
41 -
42 -
43 -
44 -
45 -
46 -
47 -
48 -
49 -
50 -
51 -
52 -
53 -
54 Un
assaggio di qualche pagina di tutti i SeBook?
Clicca qui >>>
Democrazia & Islam
L’integrazione degli immigrati
di fede islamica nelle società occidentali è vista nelle altre
democrazie come un problema di adattamento dei nuovi arrivati ai
valori di tolleranza, uguaglianza, rispetto, che sono, appunto,
alla base di ogni democrazia. Adattamento che per essi è piu’
arduo che per altri perché vengono da società prevalentemente
teocratiche nelle quali la religione prevale sulla politica, la
tolleranza verso il diverso è, quando c’è, limitata ed i testi
sacri, cui fanno buona guardia potenti caste sacerdotali,
condizionano tutta la società, come succedeva d’altronde nel
mondo occidentale prima che i valori delle democrazie
prendessero il sopravvento anche per affermare il rispetto e la
tolleranza per tutte le religioni. Non è la religione diversa
che preoccupa i governanti delle altre democrazie, quanto la
difficoltà dei nuovi venuti a comprendere i nostri valori.
In Italia, invece, i problemi dell’integrazione sono troppo spesso
trattati come contrapposizioni tra religioni, come presunta
prevaricazione dei nuovi arrivati, interpretando la loro
comprensibile difficoltà a rinunciare ad una parte delle loro
secolari consuetudini e convinzioni come tentativo di imporre i
loro valori religiosi ai nostri. Aggravando in tal modo il
problema e gettando benzina sul fuoco in modo irresponsabile.
Gli europei si sono scannati a lungo e con ferocia durante le guerre di
religione del diciassettesimo secolo ed è anche a seguito di
quei tragici eventi che è gradualmente maturato il principio che
le religioni fanno parte della sfera privata degli individui.
Poiché, date le tensioni anche emotive che ogni fede religiosa
comporta, l’imposizione della religione degli uni sugli altri o
la proclamazione che una fede religiosa è migliore dell’altra
non puo’ che scatenare odii e contrasti che portano al - tuo dio
è falso, il mio è vero - con tutto quanto segue che tanto sangue
ha sparso nella storia dell’umanità e sparge tuttora.
Certe prese di posizione contro l’islam di politici ai quali, quando non
manca il cervello, manca certamente la conoscenza della storia e
la consapevolezza di cosa è una democrazia, sono la palese
dimostrazione che la nostra società , democraticamente parlando,
è piu’ imperfetta di altre. Anche perché la laicità dello stato
viene spesso, per mala fede o crassa ignoranza, interpretata
come una ostilità verso la religione.
Taluni proclami a titoloni che parlano di assalto alla fede cattolica (che regolarmente viene confusa con i valori del cristianesimo
che sono un’altra cosa) e di attentato alle nostre convinzioni,
non fanno che creare un sentimento di rivalsa che fa arretrare
la storia ed il progresso civile del paese. Creando le premesse
per mettere sulla difensiva i nuovi arrivati, per aizzare e
motivare la minoranza fanatica.
Il mondo occidentale ha creato società che, a storia d’uomo conosciuta,
sono le meno imperfette ed hanno un benessere ed un’apertura al
progresso sconosciuti alla maggior parte dei paesi islamici.
Che, con la voce di caste illiberali varie ed oligarchie
sacerdotali, mascherano un evidente complesso di inferiorità,
per non essere stati capaci di adeguarsi al nostro progresso,
arroccandosi dietro la loro religione, cioè il loro dio. A
torto, perché l’osservanza del Corano non è in contrasto con i
valori della democrazia, né con il progresso.
Ma, se noi buttiamo tutto in scontro religioso, diamo loro la scusa per
proclamare sante guerre ideologiche contro di noi e per plagiare
i loro credenti a resistere a quanto l’occidente crede.
Contribuendo anche a ritardare il progresso democratico in quei
paesi.
Le chiassose e ben orchestrate reazioni a fumetti offensivi dell’islam o
ad affermazioni improprie del papa lo dimostrano chiaramente.
L’integrazione degli islamici nelle nostre società e l’esortazione ad
instaurare la democrazia nei loro paesi vanno dereligionizzati.
(Per gli stessi argomenti in chiave storica, chi lo desidera puo’ andare
a leggere due miei interventi precedenti
cliccando sui numeri
26-27).
Ettore Falconieri
Hai Qualche Commento da Fare? Inseriscilo tu stesso in
The Web Park Speaker's Corner
>>
Vuoi contattare Ettore Falconieri?
Clicca qui>>
Ettore Falconieri,
genovese, operatore finanziario a
Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo
alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato
«Il RITORNO DEI LUPI» (Lombardi), una novella filosofica e
«ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una
filosofia di tutti» (Archinto).
«I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro»
(SeBook ed Ex Libris -
Simonelli Editore)
Falconieri ritorna, sulle
riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI -
Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» focalizzandole
sulle religioni.
|
|
|
Sei una Banca o un imprenditore e vorresti
fare un'intelligente sponsorizzazione culturale? Scrivici:
ed@simonel.com
Noi qualche
idea interessante ce l'abbiamo.
Per esempio...
CLICCA QUI
Questa rubrica è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.
|