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A 150 Anni dalla Nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...>>
Chierici, Chierichetti
e Tabù
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di
Ettore Falconieri
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Ginevra,
16 Febbraio 2006 -
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Anche la
solitudine degli anziani è spesso un tabù...
Seconda e Ultima
Parte
Cara Rosetta,
sono passati diciassette giorni e non mi hai ancora risposto. Ho
detto qualcosa che ti è dispiaciuto ? Se si’, dimmelo, ma, ti
prego scrivimi. Le mie giornate tanto monotone erano diventate
piu’ belle da quando ti ho ritrovato. Ti bacio . Carlo
Caro Carlo,
Anche le mie giornate sono diventate piu’ belle e quando ti
penso o ti scrivo mi emoziono. Ti avevo scritto, ma l’assistente
sociale mi ha detto la settimana successiva che aveva perso la
lettera. Si è scusata molto e mi ha regalato una scatola di
cioccolatini. Bisogna capirla. Si occupa di tanti infelici come
noi ed è sempre di corsa. A me non cade la forchetta di mano, ma
fare le piccole faccende di case, da mangiare e tutto il resto
stando su una sedia a rotelle è molto faticoso. Riesco a
mettermi in piedi qualche volta, ma con due stampelle.
Facciamo un pensiero se è possibile incontrarci ? Io sono al quarto piano
di un vecchio immobile senza ascensore, e se qualcuno non mi
porta giu’ in barella non posso scendere. Sul mio pianerottolo
c’è una coppia ancora giovane, ma già pensionata, forse sono dei
raccomandati.. Chiedo aiuto a loro quando non posso proprio
farne a meno, ma sono sempre di cattivo umore e capisco che lo
fanno controvoglia. Anche se sono riconoscente perchè sono
accorsi in mio aiuto alle mie grida quando è entrato il ladro.
Mi portano su’ la posta quando c’è, sai sono abbonata a tre
riviste. Ma non posso chiedere di portarmi d’abbasso. Sentiro’
l’assistente sociale se puo’ fare qualcosa. Tu che cammini,
potresti venire ? Come sarebbe bello !.
Ti bacio forte forte. Rosetta.
Cara Rosetta,
io abito al settimo piano di un grande condominio abbastanza
sporco e cadente, ma c’è l’ascensore. Potrei venire con un taxi,
ma poi come faccio a salire, avrei lo stesso tuo problema per
scendere. Chiedo alla tabaccaia qui sotto che è cosi’ gentile,
se puo’ aiutarmi a trovare una soluzione. Io sono abbonato a
Quattroruote e leggo il giornale, spesso con qualche giorno di
ritardo se non scendo. Ma vedo abbastanza la televisione che è
un buon passatempo. Mi chiedo come facevano i vecchi soli di un
tempo quando non c’era la televisione. Forse non erano soli
perché c’era sempre una famiglia disposta ad accoglierli. Non
avevi un nipote, un figlio di tua sorella che stava a Milano ?
Il mio è sottufficiale dei Carabinieri, è di stanza a Foggia ed
è spesso in missione all’estero. Ma mi scrive spesso.
Ciao ti bacio. Carlo.
Caro Carlo.
Mio nipote che ora dovrebbe avere quasi 60 anni è venuto a
trovarmi l’ultima volta 7 anni fa, lo ricordo perché poco dopo
la sua visita sono finita sulla sedia a rotelle. Si è trasferito
in Sicilia e non ne so piu’ niente, mai una lettera, neanche a
Natale. Avrà i suoi problemi. Se riusciamo a vederci ti preparo
la torta al miele che ti piaceva. Ti ricordi ? E tu cosa mi
porti, magari hai in casa qualche oggetto che ricorda i nostri
anni assieme. Spero tanto che la tabaccaia ti aiuti a venire.
Che emozione a pensarlo. Grazie. Ti
bacio. Rosetta.
Cara Rosetta,
evviva la torta al miele ! Ho già pensato cosa ti porto, ma non
te lo dico, sarà una sorpresa. Ma ho una sorpresa ancora piu’
bella che ti rivelo subito. Ecco. La tabaccaia ha trovato due
extracomunitari che sono disposti ad accompagnarmi in taxi e a
portarmi in braccio fino al tuo piano. Resteranno fuori
naturalmente. Potro’ stare con te due ore. Sono un poco cari,
vogliono 100 euro, ma per rivederti spenderei tutto quello che
ho, amore mio. Senti. Avrei fissato tra 3 settimane, martedi’ 24
alle 3 del pomeriggio. Cosi’ hai tempo per scrivermi se sei
d’accordo.
Ma non farti elegante o bella per me. Ormai sono le nostre anime
che si vogliono bene.
Un bacio speciale. Carlo.
Egregio Signor Carlo,
ho il grosso dispiacere di comunicarle che sua moglie è
deceduta. L’ho trovata morta con la lettera in cui annunciava la
sua venuta tra le mani. Il suo cuore non ha retto alla forte
emozione di rivederla, ma se n’è andata certamente colma di
gioia. E questo è bello. Spero di poter venire a trovarla molto
presto.
Giulietta xxxxxx- Assistente sociale.
Titolo sul Corriere della Sera. – Anziano si suicida gettandosi
dalla finestra.
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Ettore Falconieri,
genovese, operatore finanziario a
Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo
alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato
«Il RITORNO DEI LUPI» (Lombardi), una novella filosofica e
«ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una
filosofia di tutti» (Archinto).
«I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro»
(SeBook ed Ex Libris -
Simonelli Editore)
Falconieri ritorna, sulle
riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI -
Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» focalizzandole
sulle religioni.
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