|
Il cardinale chiama e i direttori accorrono riverenti
Si maligna ogni tanto in Europa, qua e là, che la Repubblica Italiana è una mezza colonia, un protettorato, un sangiaccato della Chiesa di Roma. Certo esagerando, ma i sei direttori dei maggiori quotidiani italiani fotografati con un cardinale, qualche giorno fa, rafforzano tali malignità. Hanno partecipato ad uno di quei tanti eventi pseudo culturali che, caduchi trionfalismi a parte, lasciano il tempo che trovano, ma sono utili alla Chiesa che di queste iniziative di marketing è maestra.
Sono stati invitati ?
Forse alcuni, ma è possibile che altri siano stati comandati visto quanto si legge o non si legge su certi argomenti che riguardano la Chiesa ed i suoi misfatti in un paio di quotidiani.
Queste vicende, assieme a commenti, a dibattiti, ad articoli su argomenti religiosi che troppo frequentemente ci vengono propinati, confermano che su religione e affini regna una grande confusione in troppi, anche in giornalisti, e si continua ad usare una terminologia errata.
Si confonde Chiesa di Roma, che è una potenza terrena con la sua realpolitik ed
Il suo immenso patrimonio, diretto o indiretto, con la fede cattolica che è cosa troppo seria e sentita da chi la professa per essere immischiata alle vicende ed alle imposizioni di un ente fatto da uomini come tanti altri che hanno oltretutto l’arroganza di dirsi portavoci di Dio.
Si fa una grande confusione nell’uso di termini quali credente, non credente, laico.
Credente è chi crede in una religione non necessariamente cattolica, laico non è in contrasto con credente.
Laico è colui che, qualunque sia la sua convinzione religiosa, ritiene la religione un fatto privato e che lo stato debba rispettare tutte le religioni senza privilegiarne una a scapito di altre, come succede in Italia. De Gasperi, fervente cattolico osservante, era un laico che difese la laicità dello stato anche scontrandosi con PioXII.
Cristianesimo e cattolicesimo non sono la stessa cosa.
Il cattolicesimo è un parto della Chiesa maturato ed indottrinato nei secoli, mentre il cristianesimo è ormai una civiltà, un aggregato di valori anche laici che sono alla base delle nostre società libere e democratiche. E’ l’evoluzione finale di secoli con l’apporto di moltitudini e singoli, laici e religiosi e con il contributo di pensatori, filosofi ed uomini di stato anche non credenti.
Il cristianesimo attribuisce alla donna gli stessi diritti dell’uomo, la Chiesa no. Il cristianesimo ha portato alla democrazia che la Chiesa rifiuta al suo interno.
D’altronde questo assillante ed incombente bombardamento mediatico sulla Chiesa di Roma e sui suoi oligarchi, questo ritenerla ente supremo ed indiscutibile è offensivo per i cittadini che cattolici non sono. Anche se statistiche precise non esistono si stima che non cattolici, agnostici ed atei siano in Italia attorno al quindici percento. Mentre tra i cattolici battezzati, circa un terzo si disinteressa di religione, circa un terzo partecipa ai riti religiosi solo per esigenze cerimoniali quali funerali, matrimoni e simili e solo circa terzo è cattolico osservante.
Per rispettare quindi la maggioranza degli Italiani, sarebbe serio e rispettoso dei cittadini che chierici e chierichetti anche giornalistici abbassassero i toni su vicende della Chiesa, su quanto fanno e non fanno Papa, cardinali ed altri. Pur prendendo atto che alcuni giornalisti ed articolisti non potrebbero farlo perché devono obbedire alla Chiesa e ad entità o sette collegate.
P.S. Il papa Francesco suscita entusiasmi e tanta demagogia anche per aver scelto quel nome, ma Francesco, il santo della povertà e dell’umiltà, è fuggito da tempo dalla Chiesa ricca e potente, forse è tra qualche popolazione che soffre a spartire il suo tozzo di pane ed a dare conforto. Ed è fuggito anche da Assisi, sua patria, dove i vari ordini francescani, che hanno già un patrimonio cospicuo, continuano ad arricchirsi sfruttando il suo nome, si dice, anche evadendo tasse.
Ettore Falconieri
@ettorefalconier
Inserisci i tuoi commenti su
- The Web Park Speaker's Corner su facebook
|
|
Chierici, Chierichetti
e Tabù
