Più che Casta
sono Cialtroni
Ci sono certamente tante persone serie e per bene tra i troppi politici che l’italica democrazia si offre il lusso di pagare, ma questi non si sentono, non esprimono ad alta voce le loro convinzioni, i loro valori. Forse, perchè sopraffatti dalle orde di cialtroni che straparlano, che strillano, che ogni giorno ci bombardano, grazie a miserevoli gazzette, con le loro altisonanti e vuote conclamazioni che scivolano spesso su grammatica e sintassi. Non disdegnando, talvolta, l’insulto, ma quasi sempre ripetendo affermazioni stantie, dette e ridette, da decenni, perchè le nuove idee sono delle persone svelte e intelligenti, cosa che essi non sono.
E quello che colpisce di più è che ponzano, proclamano, sentenziano fino alla noia che per risolvere i tanti problemi del Paese bisogna fare questo e quello come se fossero entrati in politica da giorni mentre i più vi sono da decenni.
E il cittadino si chiede: perchè non l’avete già fatto?
In Inghilterra scoppiano disordini, avvengono atti di teppismo in varie città e cosa fanno i loro rappresentanti politici? Rientrano tutti dalle vacanze dal Primo Ministro in giù ed in una riunione del Parlamento prontamente convocata sono tutti presenti.
Mentre nel Senato Italiano sono presenti solo in undici ad una seduta convocata per la manovra finanziaria di emergenza resa necessaria in un momento drammatico per il Paese. Col cavolo che i cialtroni rinunciano alle loro vacanze, col cavolo che abbandonano le loro case per una inezia simile.
Al Paese vengono chiesti sacrifici, nuove tasse, ma nessun politico propone di diminuire i propri stipendi ed appannaggi vari. Neanche un piccolo gesto, un accenno o un kamikaze coraggioso che dica: rinuncio a tot e lo dono allo Stato od a qualcuno che ha bisogno. Tutti zitti.
E’ varia la gamma di comportamento dei cialtroni.
C’è quello che esce dal Consiglio dei Ministri dopo delibere all’unanimità e critica subito quanto deciso anche con il suo voto a favore.
Ci sono i tanti che votano per colleghi assenti o che sono semplicemente al bar del Parlamento a chiacchierare e non si scomodano, che fatica sarebbe, ad andare a votare.
O quelli che, per lo stesso motivo, fanno mancare la maggioranza ad un voto importante od addirittura la presenza legale.
Ci sono gli assenteisti cronici che continuano imperterriti a fare il loro mestiere, rubando di fatto ai cittadini emolumnti e compensi vari.
Ci sono quelli che, nell’ormai consolidato ingorgo di proposte di legge, anche molto importanti per il paese, che non arrivano mai, o con grande ritardo, in aula, depositano, giulivi e contenti, una proposta di legge per regolamentare l’uso dei temperamatite.
Ci sono quelli che dicono oggi il contrario di quello che hanno detto ieri, non perchè hanno cambiato, dopo attenta riflessione, idea, ma solo per dire il contrario di quanto dice l’avversario politico. Dando un sublime esempio di coerenza e di intelligenza politica.
E disquisiscono, proclamano, si azzuffano da anni sulla riforma del sistema elettorale, organizzando riunioni, tavole rotonde, conferenze, dibattiti, cianciando anche di commissioni parlamentari che, peraltro, ci sono già state in passato e sono naufragate in un mare di chiacchere. Ma si guardano bene dal mettere in atto il sistema elettorale deciso dai cittadini anni fa con i referendum del 1991 e 1993.
Anche perchè, se quanto voluto dagli elettori venisse messo in atto, i politici dovrebbero fare i conti con i cittadini guadagnandosi faticosamente la loro stima per venire eletti e non trafficare in un partito per essere messi in lista.
Tutta questa cialtroneria è possibile perchè sono i partiti e non i cittadini a scegliere chi li rappresenta.
La democrazia italica è l’unica che non rispetta la volontà popolare.
E questo non lo dice nessuno.
Ettore Falconieri
|
|