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A 150 Anni dalla Nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...>> Chierici, Chierichetti e Tabù >
di
Ettore Falconieri
E’ raro vedere trasmissioni televisive nelle quali due o tre persone, coordinate dal moderatore, espongano civilmente il loro punto di vista su situazioni politiche, economiche o altro, con ognuno che abbia il tempo di esprimere compiutamente il suo pensiero senza essere interrotto. Impazzano, invece, le sceneggiate con folto pubblico che applaude anche a comando, con numerosi ospiti, presenti ed in collegamento esterno, con interviste anche registrate. E con il presunto moderatore, vero patron di circo equestre, che si sbraccia, saltella festoso, dà e toglie la parola, spesso interrompendo a sproposito chi sta parlando. Ma che soprattutto, ignaro del fatto che sono gli altri che egli dovrebbe far parlare, chiacchiera, chiacchiera, sintetizzando cose appena sentite, proponendo domande che rinnega subito se l’interlocutore risponde in modo che non gli piace, precisando quanto si è già capito, facendo il possibile affinché voci si accavallino, battibecchi si scatenino, applausi interrompano chi parla, ragionamenti vengano spezzettati in frasi incompiute ed incomprensibili. E capita anche che un autorevole invitato venga interrotto da un campanaccio che introduce una soave fanciulla le cui gambe sono piu’ significative di quanto, poco dopo, dimostra di avere in zucca. Che per gli ascoltatori l’utilità della trasmissione sia pari a zero quanto a chiarirsi le idee sugli argomenti trattati, non ha importanza. L’importante è lo spettacolo, la sagra, il palcoscenico dove la primadonna strapagata con i soldi degli italiani (almeno per la Rai) recita trasudando gioia, convinto di essere al centro di situazioni epocali, mentre sta solo sprecando risorse e non facendo quello per cui è pagato : informare. Perché non vanno ad imparare cosa fanno le altre televisioni europee, per esempio, la Bbc con la trasmissione Hard Talk?
Ettore Falconieri
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