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di Ettore Falconieri                    


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Ginevra, 2 Febbraio 2006 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21- 22- 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30
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   C'è rimasta la saggezza delle citazioni...

   «Siamo venuti a portarvi libertà e uguaglianza, ma non rompetevi il capo con questi concetti. Il primo di voi che alza un dito senza il mio permesso sarà messo al muro. »  Cosi’ recitava un proclama agli abitanti di una città della Franconia, firmato da Francois Joseph Lefèbvre, generale della armate rivoluzionarie francesi, poi Duca di Danzica e Maresciallo dell’Impero Napoleonico. Ricorda le tante solenni citazioni delle parole democrazia e costituzione da parte di leaders politici nostrani che poi se ne infischiano di quanto il popolo italiano ha sancito con referendum o non rispettano la costituzione, per esempio, non attenendosi strettamente alle funzioni dei ruoli costituzionali che rivestono, invadendo campi altrui e screditando cariche.
   Leaders politici circondati da troppi uomini senza ideali e coerenza per i quali il tornaconto politico personale è l’unico motore dei loro atti. Che fanno propria la famosa battuta di un politico francese, Edgar Faure, «Non è la banderuola che gira, è il vento che cambia.»
   Non facendo propria l’aspirazione di chi disse , «E buon per me se la mia vita intera / merita un
sasso con sopra scritto / non cambio’ bandiera».
   Troppi affermano una cosa oggi, il contrario domani, a seconda della convenienza politica o semplicemente per dire l’opposto di quello che dice il rivale politico, anche se questi dice quello che essi stessi dicevano tempo prima. Cosi’, idee, convinzioni e principi diventano espedienti e merci di scambio, guai a farne dei pilastri che potrebbero ostacolare il galleggiamento perenne. E guai a prendere posizioni nette. Il loro motto è la prima legge di Lord Falkland: - quando non è necessario prendere una decisione, è necessario non prendere una decisione. –
   Aveva ragione Ezra Pound : «Se un uomo non è disposto ad affrontare qualche rischio per le sue opinioni, o le sue opinioni non valgono niente, o non vale niente lui.»
   Ma coloro, seri e coerenti, che valgono, quando accettano di partecipare a quelle chiassose sceneggiate che sono le arene politiche televisive, commettono spesso l’errore di non osservare la prima legge del dibattito : - non discutere mai con un imbecille, la gente potrebbe non accorgersi della differenza.
   C’era stato un momento di grande illusione, anni fa, quando tutti affermavano essere venuto il momento di moralizzare la politica, non solo per quanto atteneva a clientelismi, bustarelle e simili, ma anche quanto a dignità, rigore, rispetto del popolo. Era solo un battito d’ali che non ha spazzato nuvolaglie. «Ci avevano promesso di moralizzare la politica, invece, hanno politicizzato la morale» (J.F.Revel). Cosi’, bene e male, giusto e sbagliato sono considerati tali a seconda dei punti, politici, di vista. Anche per quanto riguarda le contrastanti interpretazioni della nostra storia recente. Vale anche per noi la battuta ironica dei dissidenti russi sui continui cambiamenti della linea del partito relativamente alla storia passata della Russia - siamo abbastanza sicuri del futuro, è il passato che continua a cambiare -
   Vi è, comunque, un lento miglioramento ? Il tempo farà giustizia ? Forse, ma ce n’è abbastanza ? Perchè, come disse Hector Berlioz – il tempo è un gran maestro, il guaio è che uccide i propri allievi -.
   D’altronde, li abbiamo votati noi e, come scrisse su un muro una mano arguta, anni fa, - chi semina bulloni, raccoglie bidoni. – E siamo costretti a frequentarli. Ma non preoccupiamoci. Paul Verlaine ha sentenziato : - non si possono giudicare gli uomini dalle loro frequentazioni. Giuda, per esempio, aveva conoscenze irreprensibili. -
   Ma è sempre un meraviglioso paese. Parafrasando l’imperatore Federico II (che alludeva a Napoli), si puo’ senz’altro affermare che - se il dio d’Israele avesse visto l’Italia, non avrebbe tanto vantato a Mosè la terra promessa -.
   Meraviglioso paese, tuttavia, che camminicchia. Sveglia ragazzi, suonare la carica. – Nelle notti della nostra storia un suono fende la pietra. La marcia continua. (di F.Bacci, sul monumento ai bersaglieri nel cimitero di Genova Staglieno )

Ettore Falconieri
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  Ettore Falconieri,
genovese, operatore finanziario a Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato «Il RITORNO DEI LUPI» (Lombardi), una novella filosofica e «ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» (Archinto).
   «I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro»
(SeBook
ed Ex Libris - Simonelli Editore) Falconieri ritorna, sulle riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» focalizzandole sulle religioni.

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