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A 150 Anni dalla Nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...>>
Chierici, Chierichetti
e Tabù
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di
Ettore Falconieri
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Ginevra,
2 Febbraio 2006 -
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C'è rimasta la
saggezza delle citazioni...
«Siamo
venuti a portarvi libertà e uguaglianza, ma non rompetevi il
capo con questi concetti. Il primo di voi che alza un dito senza
il mio permesso sarà messo al muro. » Cosi’ recitava un
proclama agli abitanti di una città della Franconia, firmato da
Francois Joseph Lefèbvre, generale della armate rivoluzionarie
francesi, poi Duca di Danzica e Maresciallo dell’Impero
Napoleonico. Ricorda le tante solenni citazioni delle parole
democrazia e costituzione da parte di leaders politici nostrani
che poi se ne infischiano di quanto il popolo italiano ha
sancito con referendum o non rispettano la costituzione, per
esempio, non attenendosi strettamente alle funzioni dei ruoli
costituzionali che rivestono, invadendo campi altrui e
screditando cariche.
Leaders politici circondati da troppi uomini senza ideali e
coerenza per i quali il tornaconto politico personale è l’unico
motore dei loro atti. Che fanno propria la famosa battuta di un
politico francese, Edgar Faure, «Non è la banderuola che gira, è
il vento che cambia.»
Non facendo propria l’aspirazione di chi disse , «E buon per me se
la mia vita intera / merita un
sasso con sopra scritto / non cambio’ bandiera».
Troppi affermano una cosa oggi, il contrario domani, a seconda
della convenienza politica o semplicemente per dire l’opposto di
quello che dice il rivale politico, anche se questi dice quello
che essi stessi dicevano tempo prima. Cosi’, idee, convinzioni e
principi diventano espedienti e merci di scambio, guai a farne
dei pilastri che potrebbero ostacolare il galleggiamento
perenne. E guai a prendere posizioni nette. Il loro motto è la
prima legge di Lord Falkland: - quando non è necessario prendere
una decisione, è necessario non prendere una decisione. –
Aveva ragione Ezra Pound : «Se un uomo non è disposto ad affrontare
qualche rischio per le sue opinioni, o le sue opinioni non
valgono niente, o non vale niente lui.»
Ma coloro, seri e coerenti, che valgono, quando accettano di
partecipare a quelle chiassose sceneggiate che sono le arene
politiche televisive, commettono spesso l’errore di non
osservare la prima legge del dibattito : - non discutere mai con
un imbecille, la gente potrebbe non accorgersi della differenza.
C’era stato un momento di grande illusione, anni fa, quando tutti
affermavano essere venuto il momento di moralizzare la politica,
non solo per quanto atteneva a clientelismi, bustarelle e
simili, ma anche quanto a dignità, rigore, rispetto del popolo.
Era solo un battito d’ali che non ha spazzato nuvolaglie. «Ci
avevano promesso di moralizzare la politica, invece, hanno
politicizzato la morale» (J.F.Revel). Cosi’, bene e male, giusto
e sbagliato sono considerati tali a seconda dei punti, politici,
di vista. Anche per quanto riguarda le contrastanti
interpretazioni della nostra storia recente. Vale anche per noi
la battuta ironica dei dissidenti russi sui continui cambiamenti
della linea del partito relativamente alla storia passata della
Russia - siamo abbastanza sicuri del futuro, è il passato che
continua a cambiare -
Vi è, comunque, un lento miglioramento ? Il tempo farà giustizia ?
Forse, ma ce n’è abbastanza ? Perchè, come disse Hector Berlioz
– il tempo è un gran maestro, il guaio è che uccide i propri
allievi -.
D’altronde, li abbiamo votati noi e, come scrisse su un muro una
mano arguta, anni fa, - chi semina bulloni, raccoglie bidoni. –
E siamo costretti a frequentarli. Ma non preoccupiamoci. Paul
Verlaine ha sentenziato : - non si possono giudicare gli uomini
dalle loro frequentazioni. Giuda, per esempio, aveva conoscenze
irreprensibili. -
Ma è sempre un meraviglioso paese. Parafrasando l’imperatore
Federico II (che alludeva a Napoli), si puo’ senz’altro
affermare che - se il dio d’Israele avesse visto l’Italia, non
avrebbe tanto vantato a Mosè la terra promessa -.
Meraviglioso paese, tuttavia, che camminicchia. Sveglia ragazzi,
suonare la carica. – Nelle notti della nostra storia un suono
fende la pietra. La marcia continua. (di F.Bacci, sul monumento
ai bersaglieri nel cimitero di Genova Staglieno )
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Ettore Falconieri,
genovese, operatore finanziario a
Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo
alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato
«Il RITORNO DEI LUPI» (Lombardi), una novella filosofica e
«ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una
filosofia di tutti» (Archinto).
«I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro»
(SeBook ed Ex Libris -
Simonelli Editore)
Falconieri ritorna, sulle
riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI -
Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» focalizzandole
sulle religioni.
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