L'ISTRICE


Quando le notizie pungono


Le Rubriche


 

Sommario

Libri

SeBook

Ex Libris

Dialettando.com

Home Page Simonel

The Web Park Speaker's Corner

   

  Chierici, Chierichetti e Tabù
di Ettore Falconieri                    


Per ordini solo dall'Italia


AGGIUNGI AL CARRELLO >>>
Acquista il libro in SeBook o in Ex Libris
se ami pensare...
 
Se clicchi sulla copertina leggi le prime pagine



Ginevra, 16 Febbraio 2008 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 -  27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 - 78 - 79 - 80 - 81 - 82 - 83 - 84 - 85 - 86 - 87 - 88



Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda la VideoConversazione sul thriller "Operazione Grandi Aristocratici" di Domenico Da Binasco, un autore molto misterioso...
Non ci resta che la fantapolica...

MESSAGGIO
ALLE CAMERE

  È fantapolitica ma sono certo che gli Italiani avrebbero applaudito in piedi se il Capo dello Stato avesse ritenuto possibile inviare alle Camere il seguente messaggio.

  Onorevoli Parlamentari,
vi invio questo messaggio ai sensi dell’art. 87, secondo comma, della Costituzione Repubblicana. Ed è indirizzato a voi così come a coloro che saranno eletti nella imminente prossima legislatura.
  Il modo migliore per celebrare i sessanta anni della Costituzione è quello di riconoscere, apertamente e senza ipocrisie, che i tanti problemi irrisolti, le troppe disfunzioni, il crescente degrado di valori, i comportamenti di singoli, gruppi ed enti al disotto di un minimo livello etico, sono anche colpa della politica.
  Il disagio nel paese è palpabile, situazioni di crisi e carenze che altrove vengono risolte in tempi ragionevoli si trascinano da anni, in alcune zone la criminalità organizzata prevale sullo stato e l’Italia sta perdendo peso e prestigio all’estero con conseguenze negative di ordine politico, ma anche economico. Mentre i cittadini non hanno più fiducia e rispetto nelle istituzioni, anche accentuando comportamenti ai margini se non al di fuori delle leggi perché tale è troppo spesso l’esempio che viene dall’alto.
  E’ giunto il momento per coloro che hanno avuto il privilegio di essere eletti dal popolo sovrano di prendere coscienza delle loro responsabilità e comportarsi di conseguenza.
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda la VideoConversazione sull'eBook
"I Chierici siamo Noi" di Ettore Falconieri
  Convincendosi che la politica non è un fine, ma un mezzo per risolvere i problemi del paese, per dare impulso all’economia e per migliorare la convivenza civile, trovando soluzioni che abbiano il maggior possibile consenso e facendo il necessario affinché minoranze in disaccordo non si sentano estraniate dalla dialettica democratica.
  Convincendosi che i partiti politici sono sì un indispensabile espediente organizzativo per coagulare consensi, ma non sono fini a se stessi, non sono centri per gestire e distribuire potere, per mercanteggiare qualche voto, ma enti al servizio dei cittadini che in essi si riconoscono. E che le diversità di ideologie, di programmi fra partiti e relative correnti, per quanto marcate, non possono essere l’alibi per discussioni infinite, continui rinvii, frammentazioni di decisioni su proposte legislative che hanno valenza solo se prese nella loro globalità e prontamente.
  Siamo stati eletti per prendere atto e risolvere i problemi del paese, per proporre soluzioni da rendere operative, per cogliere aspirazioni, desideri ed auspici che vengono dai cittadini. E questo con la maggiore celerità possibile, anche perché nel nostro mondo contemporaneo i tempi sono stretti, l’evoluzione è continua. Non siamo stati eletti per fare dibattiti interminabili, scambiare all’infinito parole che troppo spesso sono solo fatue esternazioni prive di concretezza risolutiva. Né siamo stati eletti per realizzare interessi, nostri e altrui, od anteporre al bene comune ambizioni o interessi personali che, per un eletto dal popolo, devono essere secondari rispetto agli interessi del popolo stesso.
  Richiamo tutti ad un esame di coscienza, convinto che vi sarà l’impegno comune per ridare concretezza alla politica del nostro paese e per dar vita ad un vero e proprio cambio di rotta. E soprattutto per ridare alla politica quel prestigio del quale ha bisogno per aver il rispetto di tutti gli Italiani. Rispetto che non si merita se vi sono, tra l’altro, comportamenti che trasformano le aule parlamentari in luoghi di gazzarre ed insulti.
  Ma questo non basta. Bisogna dare ai cittadini un segno concreto che il cambiamento inizia subito. E ne indico due, dei tanti che sono certo molti di voi ritengono possibili e necessari. E che certamente ritengono necessari gli Italiani.
  La politica democratica vive di contrapposizioni dialettiche, di convinzioni le più svariate, di programmi contrastanti, di visioni diverse della società perché essa è lo specchio della comunità che rappresenta, comunità in cui ogni singolo cittadino ha diritto alle sue idee che vanno rispettate e devono trovare voce nella politica. Ma queste idee sono le facce di un unico valore, il bene comune. E, nel bene comune, devono trovare la via verso soluzioni concrete al servizio dei cittadini.
  Di conseguenza, come il convivere democratico comporta, da parte di ogni cittadino, qualche rinuncia o sacrificio organizzati dalla legge, per rispettare gli altri ed essere a propria volta rispettati, così la politica deve essere l’amalgama o il filtro di tali idee per arrivare ad iniziative concrete, anche se parte od alcune di quelle idee devono essere sacrificate al servizio della comunità.
  Quindi, le spesso artificiose contrapposizioni tra i troppi partiti, contrapposizioni nelle quali i cittadini vedono spesso spicciole se non meschine lotte di potere, non giovano alla realizzazione del bene comune. Ed esprimo l’auspicio che si giunga al più presto ad una fusione tra partiti e partitini che hanno una collocazione politica simile. La dialettica interna, che è organica alla vita di un partito democratico, consentirà a tutti coloro che vi sono confluiti di esprimere le loro convinzioni, da filtrare e realizzare attraverso gli organismi del partito stesso. Per molti può essere impossibile anche solo immaginare la rinuncia a posizioni consolidate in seno al proprio piccolo gruppo politico, ma è un sacrificio necessario che devono fare al servizio del paese. Il parlamento è sovrano anche nelle delibere relative al trattamento economico dei propri membri e nessuno, neppure il Capo dello Stato, ha il diritto od il potere di interferire sulle decisioni ad esso relative.
  Ma, poiché i parlamentari italiani hanno, nelle varie forme, un trattamento economico tra i più alti del mondo e poiché, in questi momenti difficili per molti, la stragrande maggioranza degli Italiani ritiene che i parlamentari siano troppo pagati, sarebbe un gesto di alta coscienza civile ridursi di una percentuale significativa quanto viene oggi percepito. Con una delibera, se non all’unanimità, a grande maggioranza, al di sopra di ideologie e partiti, al più presto.
  I problemi del paese, etici, economici, politici, sociali, sono gravi. Un futuro migliore è, e non potrebbe essere altrimenti, nelle vostre mani.
  Gli Italiani si aspettano che voi siate all’altezza, eticamente, politicamente, operativamente, della sfida che vi attende.
Buon lavoro e viva l’Italia.

   Ettore Falconieri


   Hai Qualche Commento da Fare? Inseriscilo tu stesso in The Web Park Speaker's Corner >>
   Vuoi contattare Ettore Falconieri? Clicca qui>>

  
Vuoi acquistare una o più copie Ex Libris di questo eBook? Scrivi nel box il numero di copie e clicca aggiungi al carrello

N. copie:

Ettore Falconieri, genovese, operatore finanziario a Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo alla redazione de Il Mattino di Napoli.
Ha pubblicato Il RITORNO DEI LUPI (Lombardi), una novella filosofica e ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti (Archinto).
In I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro (SeBook ed Ex Libris - Simonelli Editore) Falconieri ritorna, sulle riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI».

GUARDA le VideoConversazioni
di
Luciano Simonelli


 

© Copyright Simonelli Editore - All the rights are worldwide reserved