L'ISTRICE


Quando le notizie pungono


Le Rubriche


 

Sommario

Libri

SeBook

Ex Libris

Dialettando.com

Home Page Simonel

The Web Park Speaker's Corner

   

 

A 150 Anni dalla Nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...>>


Chierici, Chierichetti e Tabù >

di Ettore Falconieri                    


<<<AGGIUNGI AL CARRELLO

Acquista il libro in SeBook
o in Ex Libris se ami ancora pensare...
 
Se clicchi sulla copertina leggi le prime pagine


 
Ginevra, 12 Maggio 2006 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21- 22- 23 - 24 - 25 - 26 -  27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43
    Un assaggio di qualche pagina di tutti i SeBook?
Clicca qui >>>
 

    Metapolitica
   C
irca un secolo fa il matematico David Hilbert iniziò una nuova epoca della matematica escogitando una metodologia che potesse dimostrare la coerenza di un sistema matematico al di fuori di esso, cioè in assoluto, senza ricorrere all’ausilio di altro sistema matematico. Praticamente un linguaggio interpretativo che descrive dall’esterno la matematica. Lo denominò metamatematica e questa apri’ la strada, tra l’altro, ai rivoluzionari due teoremi della incompletezza di Kurt Goedel che, seppure meno conosciuto, è con Einstein il grande genio del secolo ventesimo.
   Il primo teorema di Goedel, esposto in forma semplice, afferma che alla base di ogni sistema matematico, per esempio la geometria euclidea, esiste una formula che non è dimostrabile, ma non è neppure dimostrabile la sua negazione. E’ il dubbio totale su tutto.
   Corollario del primo è il secondo teorema: la razionalità (coerenza) di un sistema matematico non è dimostrabile all’interno del sistema stesso. Ciò significa, tra l’altro, che un computer con i dati che gli sono stati immessi non può capire il proprio funzionamento, cioè riflettere su se stesso.
   Vale la pena verificare se i due teoremi di Goedel trovano applicazione anche al mondo politico italiano.
   I risultati concreti di una attività politica si ricavano dalla nota equazione di Dummkopf, nel modo seguente.
  Chiamando CG la coalizione di governo, OP l’opposizione, FR frange irregolari non schierate, OS le organizzazioni sindacali, PG il programma di governo, RC i risultati concreti dell’attività politica, si ricava che [ CG - (OP + FR + OS ) ] x PG = RC.
   Tale equazione ha evidentemente un significato se e in quanto le sue componenti mantengano nell’equazione il posto loro assegnato e siano facilmente quantificabili. Ma in Italia non succede perché coalizione di governo, opposizione, sindacati e frange volatili si intersecano spesso tra di loro cambiando ruoli, con via vai, in blocco o di loro singoli esponenti, variando di posizione nell’ equazione, rendendo di conseguenza mobili ed indefinibili il programma di governo ed il risultato concreto dell’attività politica.
   Ma una formula alla base di una equazione con elementi mobili, poiché non definibile, è di conseguenza indecidibile, non si può cioè sapere se sia vera o falsa. Ciò che rispetta il primo teorema di Goedel.
   Vediamo il secondo.
   Il mondo politico italiano concepisce la politica prevalentemente come esercizio del potere e come gestione di poltrone e prebende per sé e famigli. Non si basa, quindi, sull’assioma del bene della comunità che è la tautologica certezza di ogni attività politica razionale. Il comportamento dei singoli è si’ egoisticamente razionale poiché volto al proprio interesse, ma è irrazionale l’attività politica nel suo complesso, esercitata com’è fuori dal suo contesto naturale, il bene della comunità. Ma i singoli che hanno un comportamento, seppure egoistico, razionale non possono rendersi conto, all’interno del sistema, che la sommatoria delle loro azioni crea un contesto irrazionale. Pertanto la formula che è alla base di questi comportamenti non è dimostrabile all’interno del sistema. Anche il secondo teorema di Goedel trova applicazione alla politica italiana.
   Da quanto precede si deduce che l’attività politica italiana non è politica nel senso comunemente inteso con un minimo di buon senso. Allora cos’è ?
   Trasferendo il concetto dalla metamatematica di Hilbert, si può definire la metapolitica ogni atto politico che prescinda dalla politica stessa, cioè da quel coacervo di attività volte ad organizzare la civile convivenza ed a risolvere i problemi dei cittadini scontentandone il minor numero possibile. Metapolitica è, quindi, il dialogare di politica senza farla. E’ il dialogare sul dialogo politico, dialogando con se stessi. E’ il disquisire su formule che hanno un significato solo se non ne hanno uno. O disquisire su significati che sono finalizzati a togliere ogni significato a se stessi. E’ il programmare attività che possano sprogrammare altre attività, compreso le proprie che si stanno programmando per sprogrammarne altre.
   Se tale impostazione metapolitica è corretta, come lo è, ne consegue che l’assioma fondamentale della metapolitica è di non essere politica, nel senso in cui la politica è comunemente intesa, ma in quanto metapolitica è perfettamente coerente a se stessa e, quindi, la sua formula, facilmente comprensibile, è dimostrabile senza problemi, sia all’interno che dall’esterno del sistema, cioè dai cittadini.
   Pertanto i teoremi di Goedel non sono coerenti se applicati alla metapolitica.
  Ma Goedel non poteva immaginare situazioni estemporanee, bizzarre e fuori da ogni contesto razionale come quelle politiche italiane.
   Se qualche lettore ha capito poco, si può consolare con l’epigramma del grande Bertrand Russel, filosofo e matematico, autore, tra l’altro, del fondamentale “ Principia mathematica “ :
   “la matematica pura è quella scienza in cui non sappiamo di cosa stiamo parlando o se ciò che stiamo dicendo è vero “.

Ettore Falconieri
Hai Qualche Commento da Fare? Inseriscilo tu stesso in The Web Park Speaker's Corner >>
Vuoi contattare Ettore Falconieri? Clicca qui>>

  Ettore Falconieri,
genovese, operatore finanziario a Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato «Il RITORNO DEI LUPI» (Lombardi), una novella filosofica e «ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» (Archinto).
   «I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro»
(SeBook
ed Ex Libris - Simonelli Editore) Falconieri ritorna, sulle riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» focalizzandole sulle religioni.

 

Google
Web www.simonel.com
Catalogo - Simonelli Editore - Da 10 Anni Libri sempre Originali, Particolari, Esclusivi: per tutti  - Simonelli Editore - Catalogo


Di questa rubrica settimanale è assolutamente vietata la riproduzione senza una autorizzazione scritta della casa editrice. Ogni violazione sarà perseguita legalmente


 

© Copyright Simonelli Editore - All the rights are worldwide reserved