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A 150 Anni dalla Nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...>>
Chierici, Chierichetti
e Tabù
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di
Ettore Falconieri
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Ginevra,
10 Marzo 2006 -
n.
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Illustre signor
Chierico della Letteratura, della Critica e del Giornalismo
Culturale
lei, come troppi suoi pari, si è autoeletto in quell’Olimpo di
soloni e solonesse (bruttino eh?) che, come hanno fatto per
secoli e farebbero volentieri ancora i chierici di Roma,
vogliono imporci quello che dobbiamo leggere. Mentre io faccio
parte, con milioni di miei simili, di quel coacervo che si
chiama mercato dei consumatori i quali, sin che libertà perduri,
ritengono di essere i soli giudici della bontà ed utilità di un
prodotto e quindi anche di un libro che, non si stracci le
vesti, è un prodotto come gli altri, con la non piccola,
tuttavia, differenza che è di utilità non al corpo, ma alla
mente. Ma degli altri prodotti ci vengono illustrati, con
dovizia e parole comprensibili, caratteristiche e virtù, mentre
per i libri ci giungono dal suo Olimpo solo spruzzatine di poco
comprensibili sentenze che, tra bisticci, arroganze, liturgie e
premi letterari gestiti come - cosa nostra -, vi chiacchierate
addosso con la sicumera di baroni in cattedra. Preso a caso tra i
tanti ragli di somari addobbati a festa per la sagra di paese:
- …il libro investe il fruitore della fragranza sorprendentemente
necessaria che emana dalla sua carrellata surreale.- Questo, per
il lettore qualsiasi, è comprensibile quanto un moccolo in urdu
.
Che ne direbbe, illustre chierico, se nella pubblicità dei
pannolini, invece di menzionare soffici strati assorbenti che
tengono asciutto il roseo culino, si parlasse di intrecci
fibrosi avvinti in febbrili amplessi che fanno barriera al
satana dell’urina ?
Il fatto è che, siccome leggete poco e capite ancora meno, vi
nascondete dietro un fumoso latinorum per non tradire la vostra
ignoranza e pigrizia. Ignoranza, perché non sapete che il mondo
italiano degli autori, degli editori e dei lettori è vivo,
interessante, multiforme. Pigrizia, perché vi rassegnate al tran
tran di un libro ogni tanto e non reagite all’imposizione di
recensioni volute da padroni che vi gettano l’offa.
Il mercato dei lettori, invece, vorrebbe sapere il più
possibile, nell’ambito del possibile, sui libri pubblicati.
Cioè, stringate informative su autori e loro successi ed
insuccessi, sul modo di scrivere, facile, dotto, scorrevole. Su
trama, divertente, triste, banale, sulle vicende storiche
raccontate… eccezionale affresco di un’epoca… ottimo il ritratto
della vecchia zia… finale a sorpresa o scontato…leggibile da una
telefonista tra un drin e l’altro oppure no perché
sintatticamente complesso e concettualmante corposo e così via.
Per soddisfare e servire la curiosità dei lettori, quindi, non
servono articolesse dotte ed autoreferenziali o qualche
recensione qua o là, ma allegati a quotidiani o periodici, quasi
dei bollettini, con il maggior numero possibile di libri sui
quali i lettori interessati possano trovare il libro che cercano
o farsi sedurre da un titolo e dalla succinta recensione.
Succinta recensione che, certo, voi non vi degnereste mai di
fare, troppo umiliante per abitatori olimpici, ma che tanti
volontari sarebbero pronti a redigere. Succinta recensione che
sia quasi un menu di pasti letterari, dove, tuttavia, non si
parli di - coriandoli dell’orto stufati alla parigina -, ma, ostrega, di minestrone.
Tranquilli, ci sarebbe ancora spazio per voi. Come insigni
culinari concedono stelle a ristoranti meritori, senza far male
alle migliaia di trattorie dove si mangia benissimo, voi,
pronunciandovi, tonificherete qualche tiratura e potrete
continuare a ritenervi, anche se a torto, depositari di saggezza
culturale e sapere, senza far male, come fate oggi, a nessuno.
P.S. Alcuni giorni fa, la pagina “cultura” (si fa per dire) di
un grande quotidiano del nord era occupata, per circa un quarto,
da pubblicità, per un altro quarto dalla fotografia di Marylin
Monroe nuda e per il resto da un articolo che parlava del corpo
della suddetta diva. …Come volevasi dimostrare….
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Ettore Falconieri,
genovese, operatore finanziario a
Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo
alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato
«Il RITORNO DEI LUPI» (Lombardi), una novella filosofica e
«ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una
filosofia di tutti» (Archinto).
«I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro»
(SeBook ed Ex Libris -
Simonelli Editore)
Falconieri ritorna, sulle
riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI -
Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» focalizzandole
sulle religioni.
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