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A 150 Anni dalla Nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...>> Chierici, Chierichetti e Tabù >
di
Ettore Falconieri
Il bimbetto di sei anni parla l’italiano, che studia a scuola, forse meglio dell’arabo che parla in famiglia e quando va in vacanza al suo Paese. Ha da poco una sorellina e la madre è ancora in maternità. Ma lavora qualche ora quando puo' portarsi appresso la neonata o quando, turni di lavoro permettendo, puo’ occuparsene il marito. Una famiglia come tante, italiane o immigrate, che portano avanti il Paese. Lui è arrivato in Italia molti anni fa ed i sacrifici sono stati tanti. Ha fatto decine e decine di ore di coda davanti a sportelli vari per permessi, attestati, documenti, ma, dice, ho trovato quasi sempre cortesia. E pazienza, anche, perché all’inizio parlavo poco l’italiano. La sua esperienza di burocrazie e formalità varie lo ha aiutato a far venire, prima la fidanzata, poi parenti e amici, ora sparsi anche in altre città. Tutti in regola. La famiglia va in moschea, rispetta il ramadan, ma sta alla larga da fanatici ed agitatori che, sostiene, ci danneggiano e ci mettono in cattiva luce. Sta iniziando le pratiche per avere la cittadinanza. Ce ne sono centinaia di migliaia come loro che, superato il trauma iniziale e le difficoltà di inserimento, hanno trovato serenità economica ed un nuovo equilibrio di vita, restando fedeli alla loro religione ed ai loro valori. Come milioni di italiani che dagli inizi del secolo scorso sono emigrati nel mondo. Malgrado difficoltà di inserimento, incomprensioni, problemi legali, comportamenti criminali di alcuni e sfruttamento del lavoro da parte di altri, cose che sono insite in tali vicende epocali, da che mondo è mondo, l’assimilazione di tanti stranieri, di cui la nostra economia ha bisogno, funziona nel nostro Paese. E, comunque, la si facilita facendo rispettare la legge e seminando collaborazione, tolleranza, rispetto reciproco, non strillando e parlando a vanvera di scontri razziali, di meticciato, di guerre di religioni, di attentato ai nostri valori. O ingigantendo fatti di cronaca minore e dando statura di personaggi, con interviste e apparizioni televisive, a loschi figuri astuti nel ergersi a leaders, ma di poca o nulla rappresentatività. Come fa un multiforme aggregato di chierici e chierichetti, soprattutto politici e giornalistici , che sbandierando tabu’ inesistenti, agitano spettri, aizzano rivalità, talvolta per qualche miserevole voto in piu’, talaltra per semplice crassa ignoranza di storia, religione, fatti e situazioni. Gli italiani, nella loro stragrande maggioranza, sono tolleranti, comprensivi, sanno quale è la via del buon senso in simili situazioni. Non hanno bisogno di cattivi maestri. Corollario. Nel dopoguerra tanti italiani emigrati in Svizzera, che ora sono perfettamente integrati, non avevano le tutele ed i diritti che hanno ora i nuovi arrivati in Italia. Per assisterli non solo religiosamente, ma anche nel risolvere i piccoli problemi di inserimento, la chiesa cattolica aveva creato in varie città delle missioni, tuttora esistenti. Accettate anche nella calvinista Ginevra dove, ancora oggi, non è ammessa una sede vescovile cattolica.
Ettore Falconieri
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