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A 150 Anni dalla Nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...>>
Chierici, Chierichetti
e Tabù
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di
Ettore Falconieri
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Ginevra,
27 Gennaio 2006 -
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Intermezzo
calcistico...
Una
improvvida svolta a destra e la giornata densa di chilometri e
grane si arena in un ingorgo che ritarda il momento del meritato
riposo per due sfortunati tapini. Quanto durerà ? Ritorna in
mente la strofa di una non recente canzoncina . – Amore mio, ti
scrivo dall’ingorgo / ti scrivo con il rossetto di una signora
qui accanto / che guida una coupé rosso amaranto -. Tre file di
automobili procedono al passo, superandosi l’un l’altra di
qualche metro, talvolta arrestandosi, tal’altra restringendosi
in due file per poi riallargarsi.
Quando, da una vettura affianco, un tizio chiede qualcosa che non
si capisce. E’ cortese abbassare il finestrino e si è investiti
da una imperiosa quanto incomprensibile domanda : quanto vi è
costato l’arbitro ? La bovina inespressività dell’interrogato
che non ha capito la domanda scoraggia il tizio che, scuotendo
la testa, si rassegna a non ricevere risposta. E la lenta marcia
prosegue. Si affianca una vettura con viaggiatori non sobri che
sventolano vistosi bandieroni, accarezzando, con evidente
disprezzo, fianchi e tetto della vettura dei tapini. E, di
colpo, malgrado la stanchezza, la materia grigia reagisce con un
guizzo da primo mattino ed il tutto diventa chiaro. Sono tra i
reduci di una partita di calcio ed hanno la targa del nemico.
Cosi’ stando le cose, vorrebbero almeno sapere se, in quanto
nemici di altra squadra hanno vinto o perso l’eroico confronto.
Giusto, ma il chiederlo attorno potrebbe essere interpretato
come uno sfotto’, se vittoria vi fosse stata, meglio il dubbio.
L’incertezza si scioglie poco dopo quando un vecchietto, roco ed
iroso, con berretta da marittimo bretone, fasciato da uno
sciarpone della sua squadra, si sporge dal finestrino
accusandoli di aver rubato la vittoria per aver - falciato - in
area tale Bianchinich. Sarebbero ansiosi di assicurarlo che,
digiuni da sempre di lavori agricoli mai praticati, non sanno
falciare e, di conseguenza, non hanno mai falciato né erba né
Bianchinich. Ma l’anziano fan non vuole sentire ragione.
Non finisce li’. Forse c’è stato il passa parola tra vetture amiche
che tra loro c’è il nemico perché sono sommersi da sberleffi,
insulti, gesti dell’ombrello e altri atteggiamenti che fanno del
calcio un sport cosi’ civile e maestro di fair play. Grazie
soprattutto alle quotidiane esortazioni di presidenti di squadra
e chierici calcistici vari che non perdono occasione per
raccomandare civiltà, rispetto degli avversari, buone maniere.
Ripetendo fino alla noia che vincere è secondario, l’importante
è partecipare, fare un bel gioco corretto, rispettare avversari
e arbitri…..
Ma il peggio deve ancora venire. Nell’accavallarsi di automobili
succede che davanti si piazzi un pulmino di esagitati che,
appena la colonna si ferma, scendono minacciosi. Portamento da
veri gentiluomini, capigliature ed abbigliamenti che stanno a
mezza strada tra quelli di un boy da sfilata di moda e quelli di
un profugo ceceno in fuga, con esternazioni che non sono piu’
goliardate, circondano gli assediati con le portiere bloccate e
iniziano a calciare la carrozzeria tocchignando retrovisori e
tergicristalli per danneggiarli. Uno degli assediati sta per
estrarre un oggetto difensivo che avrebbe portato tutti al
Commissariato, quando, fortunatamente, la colonna si rimette in
marcia e gli eroici attaccanti si riinfilano nel pulmino a
cantare oscenità.
La calma è ritornata ed il viaggio si conclude in serenità. Resta
tuttavia l’ansia di conoscere la sorte del povero Bianchinich.
Avrà ancora le gambe dopo la falciatura ? Se si’, come starà?
Quando e come potrà ancora giocare ? Appena a casa, è impellente
rendersi edotti.
Radiogiornali e telegiornali che, dal primo pomeriggio, con
telecronache, collegamenti con protagonisti, commenti, moviole
hanno tenuto informate moltitudini, non possono evidentemente
non approfondire, anche la sera, la falciata in area del povero
Bianchinich che si vede, in mille riprese, falciato, barellato,
sdraiato negli spogliatoi. E, accigliato e zoppicante,
intervistato in diretta con il medico della squadra che assicura
gli sportivi trepidanti : potrà riprendere gli allenamenti come
al solito. Bianchinich sembra ancora piu’ seccato e si allontana
torvo, dimenticando di zoppicare.
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Ettore Falconieri,
genovese, operatore finanziario a
Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo
alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato
«Il RITORNO DEI LUPI» (Lombardi), una novella filosofica e
«ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una
filosofia di tutti» (Archinto).
«I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro»
(SeBook ed Ex Libris -
Simonelli Editore)
Falconieri ritorna, sulle
riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI -
Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» focalizzandole
sulle religioni.
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