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Chierici, Chierichetti e Tabù >

di Ettore Falconieri                    


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Ginevra, 27 Gennaio 2006 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21- 22- 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29
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    Intermezzo calcistico...

   Una improvvida svolta a destra e la giornata densa di chilometri e grane si arena in un ingorgo che ritarda il momento del meritato riposo per due sfortunati tapini. Quanto durerà ? Ritorna in mente la strofa di una non recente canzoncina . – Amore mio, ti scrivo dall’ingorgo / ti scrivo con il rossetto di una signora qui accanto / che guida una coupé rosso amaranto -. Tre file di automobili procedono al passo, superandosi l’un l’altra di qualche metro, talvolta arrestandosi, tal’altra restringendosi in due file per poi riallargarsi.
   Quando, da una vettura affianco, un tizio chiede qualcosa che non si capisce. E’ cortese abbassare il finestrino e si è investiti da una imperiosa quanto incomprensibile domanda : quanto vi è costato l’arbitro ? La bovina inespressività dell’interrogato che non ha capito la domanda scoraggia il tizio che, scuotendo la testa, si rassegna a non ricevere risposta. E la lenta marcia prosegue. Si affianca una vettura con viaggiatori non sobri che sventolano vistosi bandieroni, accarezzando, con evidente disprezzo, fianchi e tetto della vettura dei tapini. E, di colpo, malgrado la stanchezza, la materia grigia reagisce con un guizzo da primo mattino ed il tutto diventa chiaro. Sono tra i reduci di una partita di calcio ed hanno la targa del nemico. Cosi’ stando le cose, vorrebbero almeno sapere se, in quanto nemici di altra squadra hanno vinto o perso l’eroico confronto. Giusto, ma il chiederlo attorno potrebbe essere interpretato come uno sfotto’, se vittoria vi fosse stata, meglio il dubbio. L’incertezza si scioglie poco dopo quando un vecchietto, roco ed iroso, con berretta da marittimo bretone, fasciato da uno sciarpone della sua squadra, si sporge dal finestrino accusandoli di aver rubato la vittoria per aver - falciato - in area tale Bianchinich. Sarebbero ansiosi di assicurarlo che, digiuni da sempre di lavori agricoli mai praticati, non sanno falciare e, di conseguenza, non hanno mai falciato né erba né Bianchinich. Ma l’anziano fan non vuole sentire ragione.
   Non finisce li’. Forse c’è stato il passa parola tra vetture amiche che tra loro c’è il nemico perché sono sommersi da sberleffi, insulti, gesti dell’ombrello e altri atteggiamenti che fanno del calcio un sport cosi’ civile e maestro di fair play. Grazie soprattutto alle quotidiane esortazioni di presidenti di squadra e chierici calcistici vari che non perdono occasione per raccomandare civiltà, rispetto degli avversari, buone maniere. Ripetendo fino alla noia che vincere è secondario, l’importante è partecipare, fare un bel gioco corretto, rispettare avversari e arbitri…..
   Ma il peggio deve ancora venire. Nell’accavallarsi di automobili succede che davanti si piazzi un pulmino di esagitati che, appena la colonna si ferma, scendono minacciosi. Portamento da veri gentiluomini, capigliature ed abbigliamenti che stanno a mezza strada tra quelli di un boy da sfilata di moda e quelli di un profugo ceceno in fuga, con esternazioni che non sono piu’ goliardate, circondano gli assediati con le portiere bloccate e iniziano a calciare la carrozzeria tocchignando retrovisori e tergicristalli per danneggiarli. Uno degli assediati sta per estrarre un oggetto difensivo che avrebbe portato tutti al Commissariato, quando, fortunatamente, la colonna si rimette in marcia e gli eroici attaccanti si riinfilano nel pulmino a cantare oscenità.
   La calma è ritornata ed il viaggio si conclude in serenità. Resta tuttavia l’ansia di conoscere la sorte del povero Bianchinich. Avrà ancora le gambe dopo la falciatura ? Se si’, come starà? Quando e come potrà ancora giocare ? Appena a casa, è impellente rendersi edotti.
   Radiogiornali e telegiornali che, dal primo pomeriggio, con telecronache, collegamenti con protagonisti, commenti, moviole hanno tenuto informate moltitudini, non possono evidentemente non approfondire, anche la sera, la falciata in area del povero Bianchinich che si vede, in mille riprese, falciato, barellato, sdraiato negli spogliatoi. E, accigliato e zoppicante, intervistato in diretta con il medico della squadra che assicura gli sportivi trepidanti : potrà riprendere gli allenamenti come al solito. Bianchinich sembra ancora piu’ seccato e si allontana torvo, dimenticando di zoppicare.

Ettore Falconieri
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  Ettore Falconieri,
genovese, operatore finanziario a Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato «Il RITORNO DEI LUPI» (Lombardi), una novella filosofica e «ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» (Archinto).
   «I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro»
(SeBook
ed Ex Libris - Simonelli Editore) Falconieri ritorna, sulle riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti» focalizzandole sulle religioni.

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