A proposito
di BIBBIA
Come si sa, la Bibbia, nei vari testi diversi tra di loro di ebraismo, cattolicesimo e protestantesimo, è il risultato millenario di tradizioni orali, di traduzioni ed interpretazioni da una lingua all’altra, di aggregazione di testi vari ed anche di errori in questi vari passaggi.
A parte la veridità storica di alcune vicende raccontate ed parte il buon senso, che non ha epoca, contenuto in ammaestramenti e giudizi, la Bibbia non pare di molta utilità al cittadino di una democrazia del terzo millennio. Ed alcuni passaggi sono addirittura rivoltanti per la nostra cultura, per la nostra civiltà, per i valori che sono alla base delle nostre società democratiche.
Da «La Sacra Bibbia» (F.lli Fabbri Editori – 1963) con Imprimatur del 14 gennaio 1963 del Provicario Cardinale Aloysius.
Deuteronomio, capo 22 (20-24) e capo 13 (6-9):
Ma se quello ch’egli (il marito) le rinfaccia è verità, e la fanciulla non fu trovata vergine la scacceranno fuori della porta della casa del padre suo e gli abitanti di quella città la lapideranno ed ella morrà; perché ha fatto cosa indegna in Israele, arrivando a peccare in casa del padre suo: e torrai di mezzo a te l’iniquità.
Se un uomo pecca colla moglie di un altro, ambedue saranno messi a morte, l’adultero e l’adultera…Se un uomo ha contratti sponsali con una fanciulla vergine e uno trovatala per la città pecca con essa, condurrai l’uno e l’altra fuor della porta della città e saran lapidati; la fanciulla perché non ha gridato trovandosi in città, l’uomo perché ha disonorato la donna del suo prossimo…
Se un tuo fratello figliolo di tua madre o un tuo figliolo o una figlia ovver la moglie che tu porti in seno o un amico cui tu ami come l’anima tua tenterà di persuaderti e segretamente dirà a te: andiamo a servire gli dei stranieri (non conosciuti da te, né da padri tuoi ) gli dei di tutte le genti dalle quali tu sei circondato o vicine o remote, all’una o all’altra estremità della terra non dargli retta, non ascoltarlo e non lasciarti muovere dalla compassione a perdonargli e a nasconderlo ma tosto lo ucciderai, tu sarai il primo ad alzare la mano contro di lui e poi tutto il popolo alzi la mano.
E ci sono altri passaggi intollerabili per la nostra cultura e civiltà.
La conclusione è che un testo che contiene simili affermazioni non può avere nulla di sacro per noi.
Né per il cristianesimo in generale. Se mai lo può avere per il popolo ebraico di cui, in parte, è la storia, popolo ebraico visceralmente attaccato alle proprie tradizioni, alle proprie vicissitudini.
D’altronde, la tragica contraddizione è che il cristianesimo si è appropriato della Bibbia del popolo ebraico pur avendolo da subito bollato come malvagio e deicida ed aver contribuito a seminare tanto odio nei suoi confronti da causare persecuzioni, eccidi, olocausti per duemila anni. Chi non è più giovane si ricorda ancora prediche contro gli ebrei deicidi durante le messe domenicali.
Ora la chiesa di Roma, piegandosi al progresso del convivere civile ed alla tolleranza che sono alla base delle nostre società, ha cambiato parere sul popolo ebraico, per motivi politici e di sopravvivenza, così come a suo tempo, dopo aver combattuto a lungo la democrazia, la ha accettata.
Ma solo all’esterno, non al suo interno.
Ora dovrebbe, se avesse un minimo di coerenza, cambiare parere anche sulla Bibbia, lasciarla a coloro che della storia in essa narrata erano gli attori e smetterla di considerarla un testa sacro.
Ettore Falconieri
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