Cardinale Bagnasco, non siamo un gregge smarrito
Eccellenza, nello scorso mese di agosto, per la festa di San Lorenzo, Ella ha pronunciato un discorso durante il quale ha detto, tra l’altro, che “...non è l’opinione pubblica a scegliere cosa è morale o immorale...” ed ha denunciato il “...dominio della cosiddetta pubblica opinione...”.
Eccellenza, lei appartiene ad una organizzazione non democratica, che considera le donne esseri inferiori perchè ritenute non all’altezza di ricoprire incarichi al proprio interno, è , quindi, comprensibile che Ella non riconosca a donne ed uomini il diritto di ragionare con la propria testa, qualunque sia la loro convinzione religiosa, anche su argomenti di valenza morale.
Donne ed uomini che nelle democrazie contemporanee stanno sviluppando, liberamente, nuovi valori adeguati ai tempi, alla evoluzione della società, ai progressi della scienza, per sostituire gradatamente quelli imposti, da secoli, anche dalla chiesa e che non hanno più alcuna rispondenza con la realtà.
Nelle democrazie, le convinzioni ed i desideri dei cittadini, su qualsiasi argomento, anche di valenza morale, si concretizzano nelle leggi. Ed i comportamenti che nuociono alla comunità e che, in determinati casi, offendono alcuni, sono regolamentati o proibiti dalle leggi. Leggi che sono le sole che hanno il potere di limitare o condizionare i cittadini Ma i comportamenti dei singoli che non offendono e non nuociono alla comunità sono liberi.
Di conseguenza, se i cittadini ritengono di assumere certi comportamenti che non nuociono alla comunità e non offendono, il proibire loro di farlo è negazione della loro libertà. Cosa che la chiesa sta, appunto, tentando di fare, come peraltro ha fatto da secoli.
Le opinioni della chiesa sono da rispettare come tutte le opinioni, ma non possono essere imposte con la motivaione che sono verità assolute. Tanto più che sono opinioni di uomini che, anche se si dicono ispirati dal loro dio, come tutti gli uomini, possono sbagliare. Come la storia, ampiamente, dimostra.
Anche dimenticando gli ebrei deicidi, il sole che gira attorno alla terra e tante altre verità assolute della chiesa che la società civile ha dimostrato essere errori ed inamissibile disprezzo per chi la pensa diversamente, mi consente di citarle l’Enciclica “Vehementer nos “ del 1906?
Vi si diceva, tra l’altro: “ Che si debba separare lo stato dalla chiesa è una tesi assolutamente falsa, un errore pernicioso…gravemente ingiurioso per Dio “.
Non si può non dedurne che, poiché la chiesa dice oggi di aver accettato la separazione tra stato e chiesa, o ha sbagliato allora, o ha, ora, un comportamento ingiurioso per dio.
Le opinioni della chiesa su staminali, su anticoncezionali, su eutanasia, per citare solo alcuni argomenti di attualità, potrebbero fare, per non dire che faranno con certezza, la fine dell’Enciclica appena citata.
Le democrazie, per quanto perfettibili, per la prima volta a storia umana conosciuta, hanno dato a donne ed uomini i poteri di decidere su tutto. Nessuno ha titolo per imporre loro dall’esterno alcunchè.
Mi creda Eccellenza, non siamo pecore, non siamo un gregge smarrito, terminologia tanto cara alla chiesa. Sappiamo benissimo cosa vogliamo.
Nelle democrazie non è il pastore che conduce il gregge, è il gregge che sceglie il pastore e gli dice dove deve dirigersi.
Ettore Falconieri
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