Sogno (o incubo?) di Fine Anno
Non ci resta
che mangiarli
al cenone di Capodanno
Inostri parlamentari sono proprio birichini. Si sono attribuiti stipendi, accessori di paga, pensioni, buonuscite di gran lunga più alti di quelli di ogni altra democrazia.
E molti di loro, assenteisti cronici, tengono addirittura il broncio se qualcuno propone una piccola penalità per ogni assenza.
Si comportano come consigliato nel più famoso manuale degli esploratori inglesi dell’ottocento, The art of travel di Francis Galton (cugino di Charles Darwin).
“ Se…. avete bisogno di qualcosa che essi (gli indigeni) hanno, entrate con risolutezza nelle loro capanne e prendete tutto quello di cui avete bisogno….non abbiate troppi scrupoli…. è assurdo avere cautele esagerate ed essere eccessivamente delicati di coscienza”.
Poiché la loro candidatura è decisa a tavolino da oligarchi partitici, non più di una dozzina in tutta Italia, noi cittadini non abbiamo più alcun potere su di essi, dato che ci è stato tolto anche il voto di preferenza.
Per liberarcene, non ci resta che mangiarli al prossimo cenone di Capodanno cercando di recuperare quanto si prendono, nutrendoci dei loro corpi.
E per farlo, il libro citato sopra ci può essere di grande ausilio.
“Quando è in gioco la vita lo stomaco digerisce anche cibo rivoltante (rifiuti, carogne di animali)…. Se avete però qualche dubbio sul fatto che la carne che vi apprestate a consumare possa contenere sostanze velenose, lasciate che uno dei vostri cani ne ingerisca un po’ e aspettate almeno un’ora per vederne gli effetti.
Se sono maleodoranti come certi uccelli, il loro cattivo odore è concentrato nella pelle. Un sistema per eliminare l’afrore consiste nel sotterrarli, subito dopo averli abbattuti. La terra assorbe l’olio che è nella loro pelle che è la causa del cattivo odore.”
Potremo mangiare anche le loro pelli ed ossa.
“Tutte le pelli non conciate possono essere cucinate e mangiate. Aggiunte alla minestra, ne migliorano il gusto. Se le si fa bollire a lungo, si ottiene della gelatina. Molti uomini affamati hanno cucinato e mangiato i propri sandali.…. Le ossa contengono una gran quantità di nutrimento. Bisogna farle bollire, poi schiacciarle con un sasso e succhiare il midollo.”
Alcuni obietteranno che, in fondo, i nostri parlamentari non sono poi così malvagi e non è il caso di eliminarli mangiandoli, cosa tra l’altro abbastanza impegnativa per i non esploratori come sono la maggioranza dei cittadini.
Allora potremmo nutrirci di loro un poco per volta, ma tenendoli in vita.
“Sulle sponde del Nilo Bianco vive la tribù degli Aliab, che possiede grandi mandrie di bovini. Una volta al mese, essi salassano il bestiame, producendo una ferita al collo dell’animale, in corrispondenza di una vena, che sanguina copiosamente. Essi fanno poi bollire il sangue per cibarsene.”
Una cicatrice sul collo del parlamentare sarebbe il segno che sta ripagando a rate il suo debito verso i cittadini.
Oppure. “…gli Abissini hanno l’abitudine di tagliare pezzi di carne da bovini vivi…i bovini sono spesso attaccati dalle iene che cominciano a divorare i quarti posteriori mentre essi sono ancora in vita. Se si riesce a sottrarre in tempo gli animali ai predatori, essi si riprendono e sopravvivono.”
E’ evidente che questa forma di ripagamento del debito verso i cittadini può essere imposta solo a quelli bene in carne, dai lombi prosperosi.
Se poi altri sostenessero che i nostri sono solo dei punzecchianti parassiti od insetti fastidiosi dai quali ci si può difendere, bene, anche in questo caso il manuale dell’esploratore fa al caso nostro.
“La polvere venduta in Oriente sotto il nome di - polvere italiana per pulci – è veramente efficace…E’ la Pirè oti ricavata da una pianta (inula pulicaria) che cresce in quel paese…..Nei miei viaggi ho sfidato legioni di questi insetti. Per trovare protezione dai loro attacchi, mi infilavo in un sacco di lino o cotone e lo legavo stretto attorno al collo.”
“ Siamo in viaggio da sei settimane (noi cittadini da molti anni) con gli stessi abiti che avevamo al momento della partenza. Il formicolio incessante da cui siamo tormentati indica che i nostri indumenti sono popolati da quei ripugnanti parassiti con i quali i Cinesi ed i Tartari hanno grande familiarità, ma che per noi Europei sono oggetto di disgusto ed orrore…….abbiamo comperato mezza oncia di mercurio, per preparare un rimedio specifico contro i pidocchi, secondo una ricetta avuta da alcuni cinesi. Eccola: prendete delle foglie di te usate e masticatele, impastandole con la saliva, sino a ridurle in poltiglia. Poi, mischiate il mercurio con il te e mettete questa pasta dentro una striscia di cotone arrotolata da appendere attorno al collo. I pidocchi morderanno questa esca, diventeranno rossi (anche quelli di centrodestra) e moriranno.”
E se i nostri, invece, ci infastidiscono con punture come quelle di vespe e scorpioni.
“…. Applicate sulle punture l’olio di nicotina ottenuto raschiando una pipa da tabacco”. Ne saranno contenti anche i venditori di pipe e tabacco che vedranno le loro vendite salire alle stelle.
E’ ora di finirla con lamentazioni e lai contro la politica. La soluzione è a portata di mano.
Ettore Falconieri
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