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The Web Park Speaker's Corner

   

  Chierici, Chierichetti e Tabù
di Ettore Falconieri                    


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Ginevra, 15 Marzo 2008 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 -  27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 - 78 - 79 - 80 - 81 - 82 - 83 - 84 - 85 - 86 - 87 - 88 - 89 - 90



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Soltanto fantapolitica?

Ricreazione
ecologica

  Tempo fa, una nota di agenzia neozelandese, ripresa da alcuni giornali esteri, diceva, testuale:
  “Dei ricercatori neozelandesi hanno messo a punto un pallone capace di sorvolare le mandrie di bestiame al fine di misurare l’effetto delle loro flatulenze sul riscaldamento globale. Le deiezioni del bestiame, gassose, liquide o solide, producono circa il 90% delle emissioni di ossido di azoto della Nuova Zelanda ( che ha mandrie immense, ndr). L’ossido d’azoto ha una capacità di assorbimento delle radiazioni infrarosse, in gran parte responsabili del riscaldamento globale del pianeta, di 200 volte superiore al diossido di carbonio.”
  Appena venuta a conoscenza di questa dannosa realtà ambientale, l’intellighenzia ecologista, pur senza trascurare la sacrosanta guerra contro antenne eoliche, tralicci elettrici e campanili che deturpano panorami, si attivò immediatamente ed iniziò a fare pressione sulla classe politica affinchè venissero presi al più presto i provvedimenti necessari.
  A tal fine, venne creata una commissione ( gettoni di presenza dignitosi, ma non eccessivi, solo due auto blu a disposizione per presidente e vicepresidente) che studiasse in tutta fretta le iniziative da prendere per evitare che i nostri cieli continuassero ad essere inquinati dagli animali della penisola. E che tanto bendidio energetico (ogni deiezione animale, liquida e solida, è potenzialmente un carburante) andasse disperso.
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"I Chierici siamo Noi" di Ettore Falconieri
  Dopo numerose sedute e dibattiti anche aspri, la commissione arrivò finalmente ad una conclusione operativa subito inviata al consiglio dei ministri che la trasformò in un decreto legge che, in sintesi, sancì quanto segue.
  Entro mesi sei tutti gli animali della penisola devono essere dotati di appositi bracamenti sufficientemente aderenti per contenere ogni tipo di deiezione. Bracamenti dotati di una valvola, manovrabile dall’esterno, che consentirà di scaricare quotidianamente il contenuto gassoso in un serbatoio del quale il proprietario degli animali dovrà dotarsi, dovendo, in mancanza di esso, portare l’animale ad un serbatoio comunale. Mentre il contenuto solido e liquido dovrà essere svuotato in appositi contenitori, dopo essere stato pesato ed elencato su un modulo, vidimato dall’ufficio del registro, la cui copia dovrà essere inviata ogni settimana al ministero competente. Gas, liquidi e solidi saranno ritirati periodicamente dai relativi contenitori ed ammassati in appositi depositi per essere successivamente utilizzati a fini energetici.
  La guardia di finanza è responsabile dei relativi controlli, creando un apposito corpo che verrà dotato di efficaci pinzette da naso.
  Le proteste non mancarono, naturalmente, da parte di anziani con cagnolino come da allevatori con mandrie, ma alla fine il popolo bue, come sempre, si rassegnò e si arrangiò per aggirare la legge.
Così si creò il mercato nero delle deiezioni animali necessario a chi, violando la legge troppo onerosa ed essendo registrato come allevatore, doveva comunque consegnare alle autorità un decoroso quantitativo del prodotto.
  Così si formò anche un mercato nero di gas metano, buon surrogato dei gas animaleschi.
  Così, la criminalità organizzata, là dove presente, ci mise lo zampino, esigendo un pizzo sotto forma di percentuale delle deiezioni, che temibili figuri, variamente mascherati da venditori di leguminacee o da piazzisti di creme depilanti, ritiravano, se necessario armi in pugno, con camionette conformi al presunto mestiere del loro guidatore.
Così astuti profittatori si offersero per prendere in appalto la gestione delle bracamente animalesche con relativi contenuti.
  Ma, evoluzione positiva, i marciapiedi cittadini non furono più insozzati di materia canina perché merce preziosa e prontamente vendibile, anche perché, se se ne trovava una, nascevano zuffe furibonde per accaparrarsela.
  Man mano che cresceva la quantità di merce, gassosa, liquida, solida, nei depositi governativi, alcune voci isolate misero in guardia la classe dirigente che il paese avrebbe potuto finire sommerso, non solo in modo figurato, da quella materia. Anche perché, per mancanza di fondi, ogni progetto relativo alla creazione di impianti atti a trasformarla in preziosa energia era stato accantonato.
  Ma l’intellighenzia ecologista, nella sua lucida intelligenza e lungimiranza, bollò simili preoccupazioni come insignificanti e dettate da lobby di allevatori e di cooperative di anziani con cane. E tirò dritto verso un ulteriore passo avanti per ripulire i cieli del suolo patrio.
  Preso atto (vedere Wikipedia ) che ogni essere umano rilascia quotidianamente da 0,5 a 1,5 litri giornalieri di gas, composto da preziosi elementi quali azoto, ossigeno, idrogeno, metano, acido butirrico, solfuro di idrogeno, solfato di carbonile, l’intellighenzia ecologista, coerentemente con la sua vocazione ed i suoi principi, non potè non fare un ulteriore passo avanti, verso iniziative che non solo ripulissero ulteriormente l’atmosfera, ma recuperassero anche tali preziosi elementi. Sarebbe stato da irresponsabili buttare via quotidianamente circa cinquanta milioni di litri di carburante potenziale.
  E propose contenitori per gas anche per donne e uomini.
Il dibattito e le polemiche nel paese raggiunsero vertici mai toccati neppure per il divorzio. Ma, poco per volta, l’ipotesi non parve così peregrina e punitiva, anche perché, intravedendo un lucroso fatturato, si buttarono nella mischia le più prestigiose case di moda che alle sfilate di Milano proposero capi tecnologici atti alla bisogna, che univano alla praticità una linea elegantemente innovativa e stilisticamente brillante.
  E nel dibattito entrò, doverosamente, anche la chiesa, alcuni alti esponenti della quale, citando l’Ecclesiaste ed un passaggio della Summa Theologiae di Tommaso d’Aquino, non si dissero contrari. Posizione comprensibile dal loro punto di vista: i contenitori di gas umano, per esigenze di funzionalità, sarebbero stati piuttosto ingombranti ed avrebbero ricoperto abbondantemente quelle zone del corpo umano atte a suscitare peccaminose libidini. Sarebbero spariti slip, braghettine, minigonne e simili.
  L’intellighenzia ecologista sembrava quindi avviata verso un ulteriore successo, quando un immenso deposito di deiezioni animali, probabilmente non gestito correttamente, esplose per autocombustione irrorando un’intera città.
  La legge sugli animali fu abrogata, donne e uomini restarono liberi di coprire quelle zone del loro corpo come meglio credevano, umani ed animali ripresero a profumare l’aere ed il paese riprese a vivere felice e contento.

   Ettore Falconieri

P.S.
L’ecologia è una cosa seria che vuole l’impegno di tutti. La “ goliardata “ che precede vuole attirare l’attenzione su alcuni fanatismi che sono controproducenti e dannosi all’economia del paese. Questo argomento è trattato, in parte, anche nell’articolo nr.76 (vedere sopra)
Sarebbe un utile contributo al dibattito se i lettori volessero esprimere le loro opinioni cliccando come sotto indicato. Il Web Park Speaker’s Corner ( che prende il nome dal famoso angolo di Hyde Park a Londra dove la gente si incontrava per parlare di politica e dei problemi della comunità) vuole essere un foglio bianco dove tutti possono scrivere, senza formalità, commentando o criticando quanto hanno letto, facendo proposte, confrontandosi tra di loro.
In fondo, internet è anche una palestra della libertà di espressione il cui motto potrebbe essere:
Parla! La tua parola può essere il mattone che contribuisce a costruire la casa di tutti.
E.F..

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N. copie:

Ettore Falconieri, genovese, operatore finanziario a Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo alla redazione de Il Mattino di Napoli.
Ha pubblicato Il RITORNO DEI LUPI (Lombardi), una novella filosofica e ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti (Archinto).
In I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro (SeBook ed Ex Libris - Simonelli Editore) Falconieri ritorna, sulle riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI».

GUARDA le VideoConversazioni
di
Luciano Simonelli


 

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