I contribuenti italiani, anche quelli non cattolici o cattolici non osservanti, versano tanti soldi per gli insegnanti di religione, ma solo per gli insegnanti della religione cattolica che sono molte migliaia.
I contribuenti cattolici versano l’otto per mille per la Chiesa. Ma l’art. 37 della legge di attuazione recita: “In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione delle scelte espresse.” Di conseguenza, chi, non cattolico, non esprime una destinazione dell’otto per mille, dà comunque il suo obolo ad una chiesa che non lo riguarda e che, spesso, non stima.
Gli enti ecclesiastici su territorio italiano, anche se non esiste un calcolo preciso, sono stimati attorno ai sessantamila e posseggono circa novantamila immobili. Immobili la cui stragrande maggioranza non è soggetta ad imposte.
Il costo per i contribuenti italiani di tutto quanto precede si aggira attorno ai dieci miliardi di euri.
L’otto per mille pagato alla Chiesa è superiore al miliardo.
Nelle settimane precedenti la scadenza delle dichiarazioni dei redditi la Chiesa fa molta pubblicità anche televisiva per invitare i contribuenti a fare del bene tramite la Chiesa. Ma pare accertato che buona parte della cifra incassata non sia destinata a fare del bene. Forse è anche per questo che la Chiesa non rende conto ai contribuenti su come ha speso i loro soldi. Come fanno tutti gli altri enti che incassano l’otto per mille per dovere etico e per ripetto di chi ha dato.
Quando si contestano queste situazioni, esponenti della Chiesa e cattolici baciapile si rinchiudono a riccio tacendo, o anche accusando chi ha osato sollevarle di inimicizia, di ateismo, di attentato al sacro. Fanno finta di non sapere che in democrazia non esistono segreti economici nè per privati, nè per enti, nè per società. Ma, purtroppo, in Italia permane ancora il segreto sui beni della Chiesa ed enti correlati, nonchè su quelli della criminalità organizzata.
La Chiesa di Roma ed enti correlati, in Italia e nel mondo, posseggono il patrimonio immobiliare più consistente di tutta la terra. Più molto altro.
In questo contesto, in un momento in cui in Italia vengono chiesti grossi sacrifici, fiscali ed altri, a tutti i cittadini, specie a quelli non ricchi, nessun esponente politico ha proposto di decurtare alla Chiesa qualcosa del molto che riceve dai contribuenti. E questo è vergognoso. Nè la Chiesa ha ritenuto di fare un gesto. Ma, si sa, sono duemila anni che la Chiesa di Roma, come ente terreno, ( che è altra cosa dei tanti suoi uomini che hanno fatto dei valori cristiani la missione della loro vita) predica bene, ma razzola male.

   Ettore Falconieri