Quando le notizie pungono

Le Rubriche

  Sono molto poche le cose di cui sono sicuro al 100% ma fra queste c’è senz’altro la certezza di non essere dotato di facoltà divinatorie, se non altro anche perché altrimenti avrei fatto tanti di quei quattrini a forza di pronostici ecc. da rivaleggiare con i più ricchi d’Italia e disporre senza la minima preoccupazione di quanto necessiterà per aumenti, TASI ed altri probabili balzelli. Ma stavolta il fatto era talmente prevedibile che già nella riflessione n° 96 del 10/2/14 , ammaestrato dalle vicissitudini dell’ex, invitavo Renzi a guardarsi dagli ‘amici’ e dalle inchieste di certa magistratura e scrivevo: “A questo proposito mi appare abbastanza strano che ancora non sia venuto fuori ‘qualcosa’ sul sindaco di Firenze ma, se fossi in lui, cercherei di stare attento perché, quasi sicuramente, qualcuno sta ‘scavando’ tentando quest’altra via per screditarlo agli occhi degli italiani”.
E, naturalmente, la bomba è stata fatta scoppiare al momento ritenuto più opportuno per arrecare il maggior danno possibile: si è scelto infatti questo periodo di turbolenza parlamentare e di divisioni interne nei partiti legate sia al tentativo, che forse andrà anche a buon fine, di modificare il famoso articolo 18 che all’avvio della riforma della legge elettorale.
Il tutto, secondo me, legato principalmente alla volontà di poter conservare, respingendo così indirettamente ogni tentativo di modifica, un potere superiore a quello del Parlamento. E questo farebbe comodo e sarebbe sfruttabile anche da quanti, nei vari partiti, sindacati e consorterie varie, ottusamente sono ‘attaccati’ alla conservazione dei privilegi che loro (e non ai lavoratori o ai cittadini in generale e di conseguenza al paese) derivano dalla sopravvivenza di arcaiche ideologie.
E ieri l’altro, andato al paese per spese, in tutte le edicole locandine a caratteri cubitali: “Il padre di Renzi indagato”, sembra per bancarotta fraudolenta; lui però si dice sereno e fiducioso perché aveva già venduta l’azienda. Sono comunque certo che la cosa sarà ‘spulciata’ con eccezionale solerzia, ma, dati i precedenti, non credo che i risultati saranno altrettanto propagandati. Anche forse per evitare una seconda figuraccia con l’Europa la cui corte di giustizia in questi giorni ha sostenuto che il processo all’ex dovrebbe essere riconsiderato. Se non fosse una cosa abbastanza seria, sarebbe quasi da ridere se in un prossimo futuro l’ex diventasse anche un ex ex.
Forse l’età sta rendendomi via via più ottuso ma non arrivo a far mia la gioia dimostrata dagli USA e dai paesi europei Italia compresa per la mancata indipendenza della Scozia; anzi, essendo io uno strenuo assertore della necessità di dare a chiunque la possibilità di scegliersi il proprio futuro, quasi quasi mi è dispiaciuta questa rinuncia all’indipendenza, ma forse hanno prevalso ragioni economico-politiche di cui non sono a conoscenza; sono comunque abbastanza soddisfatto di avere il 45% degli scozzesi che la pensano come me e sarebbero stati anche disposti a grossi sacrifici pur di avere una loro patria indipendente.
Ma cerchiamo di rallegrarci un pochino: oltre alla nazionale sono andate molto bene nelle competizioni internazionali anche le squadre di club. Più di tutto mi ha colpito il gioco veloce ed essenziale della Roma; visto che ho iniziato questa riflessione con una previsione, prevedo che ci sarà un grande duello dall’esito incerto con la Juventus e ciò renderà il campionato assai interessante; pur avendo vinto bene in rimonta ho apprezzato meno il gioco del Napoli ma forse riuscirà a trovare più ‘concretezza’ con le partite a venire; non posso dire la mia, in quanto non le ho viste, sulle partite della Fiorentina (che ha vinto 3 a 0) e del Torino che, privatosi del duo di attacco Immobile-Cerci credo per ragioni economiche, è comunque riuscito a pareggiare (0 a 0) fuori casa segno questo che ha una difesa di tutto rispetto. Per tenerci su di morale mi auguro ed auguro a tutte queste squadre di proseguire a darci quelle soddisfazioni che ritengo possano essere quasi le uniche che ci possiamo permettere e spero anche nel necessario aiuto della fortuna.
A proposito di fortuna torno per un momento all’argomento iniziale. Ho detto sopra che ieri l’altro ero andato in paese e, prima di uscire di casa, mi ero accorto che prima o poi sarebbe piovuto ma mi ero fatto coraggio ricordando l’antico motto latino: “Audaces fortuna iuvat” ed in effetti, mentre stavo scaricando i miei sacchetti della raccolta differenziata, mi è passato sopra la testa quel cumulo di nuvoloni nerissimi che poi sono andati a disastrare Firenze. Ma io non ho preso una goccia d’acqua ed anzi, quando sono tornato a casa, c’era sole pieno. Renzi deve ora far suo lo stesso motto ed usare a piene mani tutta l’audacia di cui dispone; tanto per proseguire col latino: “Hoc erat in votis”.
Ed il sole tornerà a splendere.

Attilio Taglia

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