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Firenze, 18 Aprile 2014

Mano leggera per l'Ex

Devo ammettere che sono rimasto molto sorpreso dalla mitezza della condanna dell’ex (rifl. n° 101); io, dato l’accanimento precedente, mi aspettavo almeno gli arresti domiciliari, invece no: solo servizi sociali non lontano da casa e limitati a quattro ore la settimana; cioè, considerando che mi sembra debba ancora scontare circa 10 mesi, a scialare circa 180 ore complessive! E non solo: può andare a Roma tre giorni la settimana e svolgere la propria attività politica, gli è anche concesso di fare la campagna elettorale. Credo che la Fallaci avrebbe concluso con un ironico “Inshallah!”.
Secondo me però la cosa più divertente del tutto consiste nel fatto che il giovanotto (se non sbaglio ha solo due o tre anni meno di me ed io (81) mi ritengo vecchio) debba assistere ‘anziani’, conciati male magari, ma quasi certamente più giovani di lui. Comunque per me la sorpresa è rimasta soltanto tale, non mi ha causato né disappunto né soddisfazione: la posso solo considerare un altro schiribizzo della nostra onnipotente magistratura.
Ma vorrei, se possibile, cercare di orientarmi circa le possibili origini di tale decisione. La prima cosa che mi è passata per la mente è che alla fine i nostri magistrati si siano resi conto che tutto quanto costruito in precedenza non fosse altro che un poco stabile castello di carte scompagnate; ma poi ho abbandonato l’idea perché mi sembra impossibile che, anche se eventualmente alcuni giudici fossero fuorviati dall’odio politico, si potesse giungere a tanto. Se tuttavia quanto sopra potesse avere un barlume di possibilità, allora il presente comportamento non sarebbe altro che un modo di chiedere scusa senza contraddirsi troppo. Un’altra possibilità è che invece quanto avvenuto sia il risultato di suggerimenti venuti dall’alto, diciamo pure dal colle (e particolarmente dopo il lungo colloquio con l’ex) ; infatti ritengo che a Napolitano piaccia particolarmente cercare di sostenere questo tipo di maggioranza, da lui ideata ed adombrante il puro bipolarismo, appoggiata contemporaneamente dalle frazioni non estremiste di sinistra e di destra; e giungo a ritenere che il Presidente, nel caso che si verifichi qualche inciampo che verosimilmente potrebbe costringere Renzi alle dimissioni, gli riaffiderebbe l’incarico, ma questo piacerebbe poco ad entrambi i Presidenti.
Potrebbe anche darsi però che sollecitazioni ai magistrati verso un ‘trattamento di favore’ siano giunte dal PD stesso magari sotto forma di un abbastanza ‘cogente’ invito da parte dell’attuale leader accompagnato probabilmente da una qualche promessa di attenuazione della riforma della magistratura prevista entro non molto dal calendario che il governo si è dato e che sembrerebbe voler mantenere. Questa possibilità mi sembra la più verosimile infatti, anche se un’ala abbastanza consistente del suo partito non è dello stesso parere, Renzi sa benissimo che, in questo momento, non può fare a meno, checché ne dica anche Alfano, della ‘benevolenza’ di Forza Italia per poter avere una certa sicurezza di andare avanti con i suoi progetti innovativi che, sono certo, piacciono a moltissimi italiani. E, d’altra parte, la cosa mi appare anche particolarmente conveniente per l’ex che così può guadagnare tempo per riordinare i ranghi, invero abbastanza scompaginati del suo ‘esercito’, se non tanto per le troppo vicine elezioni europee che, a mio modo di vedere e nonostante il vistoso ‘pompaggio’ mediatico, hanno limitato impatto sulla realtà politica italiana, quanto per le politiche che, specialmente se cade Renzi, vedo abbastanza prossime; ma mi auguro che prima venga fuori la nuova legge elettorale altrimenti ricadiamo nuovamente nell’ingovernabilità.
C’è infine un’ultima possibilità che spero vivamente sia solo frutto della mia fantasia e sarebbe quella secondo la quale la magistratura abbia usato la presente ‘benevolenza’ esclusivamente quale ‘zuccherino’ per vedere di ‘assopire’ un po’ l’ex prima di una nuova aggressione. In tutti i casi c’è poco da stare allegri, ma veniamo a quella che mi sembra una discreta notizia: mi riferisco al rinvio del pareggio di bilancio al 2016; se ho capito bene questa proposta metterà l’Europa di fronte ad un bivio: o non accetta e si mette sul piano della disparità di trattamento fra stati diversi (la Francia sfora allegramente il 3% senza che nessuno dica qualcosa) oppure, cosa sperabile, comincia ad avviarsi su una nuova strada. In altre parole mi sembra un benvenuto primo ‘aut aut’ del nostro governo: un segnale magari non potentissimo ma certamente chiaro. E contiamoci sopra!
Buona Pasqua a tutti.

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Attilio Taglia


L’aggettivo sciabordito è del vernacolo senese e, secondo me, non trova un esatto equivalente italiano. Non l’ho trovato nel Devoto-Oli e non credo sia nemmeno in altri vocabolari. Forse il suo equivalente inglese è “absent minded”.
Io sono vecchio, allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel ’39, avevo sei anni. Quindi alla connata sciaborditaggine si è aggiunto il normale deterioramento dovuto all’età. Perciò quello che dico va preso con le molle. Non ho nessuna intenzione di raccontare la mia vita peraltro piuttosto uniforme e quindi di poco interesse. Ma, scorrendo negli anni e venendo fino ad oggi ed andando anche oltre con l’immaginazione, alcune cose mi hanno colpito; su queste mi sono soffermato ed ho creduto di ragionare. Ed è quanto cercherò di raccontare saltando di palo in frasca e da un tempo all’altro a seconda di come la memoria me lo ripresenta o come qualche richiamo me lo fa tornare in mente.









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