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L’aggettivo sciabordito è del vernacolo senese e, secondo me, non trova un esatto equivalente italiano. Non l’ho trovato nel Devoto-Oli e non credo sia nemmeno in altri vocabolari. Forse il suo equivalente inglese è “absent minded”.
Io sono vecchio, allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel ’39, avevo sei anni. Quindi alla connata sciaborditaggine si è aggiunto il normale deterioramento dovuto all’età. Perciò quello che dico va preso con le molle. Non ho nessuna intenzione di raccontare la mia vita peraltro piuttosto uniforme e quindi di poco interesse. Ma, scorrendo negli anni e venendo fino ad oggi ed andando anche oltre con l’immaginazione, alcune cose mi hanno colpito; su queste mi sono soffermato ed ho creduto di ragionare. Ed è quanto cercherò di raccontare saltando di palo in frasca e da un tempo all’altro a seconda di come la memoria me lo ripresenta o come qualche richiamo me lo fa tornare in mente.


n. 1 - 2 -3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - Firenze, 23 Aprile 2012

Settimana Politica...

  Alcuni giorni fa, parlando del comandamento “non rubare” avevo riportato quanto, tempo fa, mi aveva detto un operaio agricolo a proposito di chi maneggia molto denaro e vi avevo aggiunto di mio, dati recenti avvenimenti, anche i responsabili delle tesorerie dei partiti lasciando intendere che “c’è del marcio in Danimarca”. Non è che voglio atteggiarmi a profeta, basta solo ascoltare con orecchio un po’ critico quanto viene detto nei telegiornali ed in quelle trasmissioni di commento che ogni tanto seguo per poter azzardare delle ipotesi dotate di qualche probabilità.
Ma questo malcostume si sta allargando a macchia d’olio: perfino i grandi puri del nord stanno lietamente sguazzando nel calderone, compreso il venerabile santone che evidentemente, a forza di praticare gli zoppi della “ladrona” ha imparato perfettamente a zoppicare. Ma dicono che non ne sapesse niente, infatti, apparentemente, si è fatto un po’ da parte, ha chiesto scusa ed ha “scomunicato” i suoi figli che, mi sembra ovvio, da tempo non dovevano avere più nessun rapporto col padre. Ma allora i soldi li passavano altri che, è stato promesso ai fedelissimi, saranno spazzati via. Comunque chi parlava aveva in mano una granata vistosa ma di morbida saggina e non una ramazza di scopa (erica per chi ha un orecchio elegante) di quelle cioè che grattano bene il terreno. Ma la promessa è partita e qualcosa sarà fatto: per dare un po’ di polvere negli occhi verrà allontanato qualche grosso nome (che sarà poi mantenuto con fondi neri in posti, interni all’organizzazione, importanti ma poco in vista). Insomma credo che, come al solito, verrà cambiata l’etichetta ma la bottiglia ed il contenuto no.
D’altra parte sento anche dire che tutti i partiti hanno bilanci in attivo grazie a rimborsi elettorali molto più consistenti delle spese effettivamente avute. Ed allora sembra anche abbastanza logico che quanto c’è in più venga speso per il benessere di chi più si adopera per la difesa e la diffusione delle idee alla base del proprio progetto (diciamo così) politico. Tanto quei soldi lì non sono più degli italiani ma dello Stato, cioè di chi, dalla maggioranza o dall’opposizione si ingegna a far finta di guidarlo. Alleluia! C’è chi ha proposto di abolire quei rimborsi elettorali che furono immediatamente introdotti quando gli italiani bocciarono i finanziamenti ai partiti. Parole sante, ma, apriti cielo! secondo alcuni, se i partiti dovessero contare solamente sul supporto finanziario dei loro iscritti esclusivamente i ricchi potrebbero dedicarsi alla politica; in questo c’è un fondo di verità anche se si può pensare che appaia meno probabile che chi è finanziariamente autosufficiente si dedichi alla politica solo per fare quattrini e quindi per entrare nel grande gruppo trasversale degli arraffa arraffa (parlo di probabilità perché abbastanza spesso insieme alla ricchezza si sviluppa l’ingordigia). Secondo me però tutti i partiti dovrebbero principalmente tener conto del fatto che un elettorato consistente si conquista più con le buone idee che con le elargizioni; e le buone idee, di solito, vengono a chi non è succube di vecchie ideologie, sia di destra che di sinistra, più o meno sfacciatamente populiste: e cioè ai giovani, presenti ovunque, che purtroppo spesso vengono tarpati dalle vecchie retrograde cariatidi.
Altra proposta che ho sentito ventilare e che mi sembra assai sensata è quella che, aboliti i rimborsi, venga dedicato ai vari partiti qualche millesimo delle imposte sul reddito. In questo modo ogni compagine potrebbe contare, oltre che sul contributo degli iscritti, anche su quello dei simpatizzanti che possono essere assai più numerosi. Anche in questo caso la competizione fra partiti si sposterebbe sul piano delle idee cosa altamente vantaggiosa per tutti. Infatti, anche se credo sussista ancora un buon numero di persone che si lascia influenzare da questo o da quello, ritengo tuttavia che la stragrande maggioranza degli italiani sia in grado di decidere serenamente circa il proprio futuro. E’ prova di questo la crescente disaffezione verso l’attuale classe politica.
So che, per quanto riguarda sia i finanziamenti che la riduzione del numero dei parlamentari c’è stata una riunione dei grandi capi dei partiti che sostengono l’attuale governo per decidere qualcosa in merito. E, naturalmente, hanno deciso di non decidere rinviando i finanziamenti ad una commissione non ben definita che ,altrettanto naturalmente, troverà qualche impedimento in modo da poter andare oltre la data alla quale lo Stato verserà una ulteriore rata di rimborsi. Alla faccia delle difficoltà economiche!
Onestamente non ricordo cosa abbiano concordato per la riduzione dei parlamentari ma non mi aspetto niente di buono. Forse invece del dimezzamento si tratterà della diminuzione di un terzo, sarebbe comunque qualcosa. Io però, se fossi il Presidente della Repubblica, non firmerei la legge a meno che non fosse di applicazione immediata e con determinazione del terzo uscente per sorteggio, cioè mettendo due terzi di palline bianche ed un terzo di palline nere in un sacco non trasparente ed in un altro sacco analogo i nomi di tutti i parlamentari e tirando poi fuori prima la pallina e poi il nome. E chi becca la pallina nera fuori subito, chiunque sia, tanto non credo ce ne siano che resterebbero senza lavoro.
Con la grande speranza che la sorte ci sia propizia.

* * *

Torno brevemente sulla politica perchè due giorni fa, uscendo dato il tempo non piovoso, mi ha colpito una notizia sulla locandina di un giornale che, associata ad altre due ascoltate la sera precedente in un notiziario tv, mi ha fatto un po’ riflettere. La locandina riportava che i tre capoccioni della maggioranza che sostiene il governo si erano accordati sul fatto che il finanziamento ai partiti non deve essere abolito, le altre due notizie riguardano l’ascesa di Grillo e la tassazione delle borse di studio.
In un precedente scritto ho già detto la mia opinione sui finanziamenti, ma ci torno un momentino sopra per due motivi: innanzitutto per suggerire ai partiti di non cercare, con queste affermazioni invise agli italiani, di rendersi ancora più impopolari di quanto non lo siano già e secondariamente per proporre un’altra possibilità di autofinanziamento e cioè quella di trasformare i partiti in ONLUS in modo da beneficiare degli SMS dei simpatizzanti. Ma probabilmente questo secondo suggerimento non andrà bene, non perché i partiti non siano organizzazioni di utilità sociale ma perché la parte non lucrativa sarebbe ostica da mandar giù.
Quanto a Beppe Grillo, anche se non ho ascoltato nessuno dei suoi discorsi e mi baso su quel poco trapelato nei notiziari, ritengo che, da buon attore avvezzo a “sentire” l’umore delle platee ed a parlare senza falsi pudori, stia sfruttando questa sua dote anche nel campo politico. Sento dire che sia accusato di fare dell’antipolitica, ma, se fossi un politico, mi guarderei bene dal fare affermazioni del genere, perché se, come credo, la politica è basata sul supporto popolare, allora, creandosi una forte base popolare fa più politica Grillo di chi lo accusa; semmai si potrebbe affermare che faccia una “anti-politica-di-palazzo” schierandosi cioè contro quella tanto cara ai politicanti attualmente assisi pervicacemente nelle poltrone dei palazzi del potere. In questo momento l’attore, in ciò da vero uomo politico, sta infatti sfruttando a suo favore il malcontento della gente e credo sia inutile ricordare quanti grandi eventi storici siano nati da tale malcontento. Quindi, e questo è il secondo suggerimento ai partiti, cercherei di riguadagnarmi la fiducia popolare agendo correttamente e proponendo cose valide, e non, come sono abituati a fare, ricorrendo a promesse populistiche di bassa lega da non rispettare successivamente.
Il terzo suggerimento è per l’attuale governo, infatti mi pare strano che un consesso di professori universitari voglia tassare anche le misere borse di studio che consentono a mala pena ed addirittura a troppo pochi validi studenti di proseguire per la strada intrapresa; questi sono infatti le speranze per il domani della nazione e dovrebbero essere incentivati anzichè immiseriti. Ora ci possono essere due spiegazioni per questo fatto: la prima è che l’attuale governo si sia già stufato di tutti gli ostacoli che incontra e cerchi tutte le strade possibili per farsi mandare a casa; la seconda è che, nella disperata ricerca di fondi, cerchi di attaccarsi anche ai muri scialbati, infatti non credo che tale tassazione possa avere un grande gettito. Piuttosto, per rimediare veramente grosse cifre, cominci a fare un decreto utile a mandare subito a casa tutti i nullafacenti politicamente annidati negli organi dello Stato, del Parastato e dei vari Enti, a cominciare da Ministeri, Regioni, Province e Comuni nonché da RAI e compagnia bella. Anche se forse contrariamente alla sua volontà, il governo si guadagnerebbe la riconoscenza di tutti gli altri italiani. Gli consiglierei altresì di tirare dritto per la sua strada senza cedimenti e senza dar retta a nessuno, tanto è in una botte di ferro, infatti cedo che qualsiasi forza politica abbia una paura fregata di doversi trovare, domani, fra le mani le sorti di questa povera Italia. E qui ci casca a fagiolo la famosa frase, di Luigi XV (o della Pompadour?) “Aprés moi le dèluge” che forse presagiva la rivoluzione francese originata, guarda caso, dal malcontento dei cittadini.
Speriamo di no.

* * *

Ieri sera, anzi a tarda notte, un notiziario televisivo,ha annunciato la prossima nascita di un nuovo ente politico, a quanto pare benedetto da tutti i partiti che costituiscono l’attuale maggioranza, di ispirazione laica e cristiana che dovrebbe raccogliere i voti di tutti i centristi moderati. Subito l’accoppiata laico-cristiano mi ha richiamato alla mente il film “L’assoluzione” del 1981, magistralmente interpretato da De Niro e Duvall, Robert tutti e due, al quale rimando per comprendere il perché.
A parte il fatto che, secondo me, i termini “laico” e “cristiano” sono antitetici anche se conosco l’esistenza di laici francescani, anche il termine “moderato” implica l’esistenza di un moderatore, cosa che conferisce subito al nascendo ente politico un vincolo di dipendenza da qualcosa. Così a occhio direi che, come l’araba fenice, risorga un nuovo calderone, da parafascisti a paracomunisti uniti solo dal segno della croce come nella vecchia DC, dove cercheranno di riciclarsi quasi tutti gli attuali politicanti da mandare a casa appena possibile. Ritengo anche, e sarei quasi pronto a scommettere, che da tale nuovo partito tenderebbero ad essere esclusi tutti i tipi di protestanti anche se cristiani e forse, se ce ne fossero, anche gli ortodossi. Dopo di che non ci sarebbe altro che affidare la leadership ad uno dei Cardinali e, in caso di vittoria elettorale, il potere temporale del Vaticano sarebbe finalmente ricostituito.
Certo che, data l’abilità, sviluppata in un paio di millenni, a fare quattrini, questa,in questo momento, potrebbe essere anche una discreta scelta per la nostra nazione; ma come uscirne dopo?
Posso anche immaginare quale sarebbe il simbolo di un tale partito: uno scudo crociato che poggia sulla sinistra su rami di quercia da cui spuntano punte di falci e teste di martelli e sulla destra su fiamme tricolori da cui si intravedono fasci littori. Come acronimo lascerei agli elettori la scelta di come accoppiare una D ed una C da DD CC (Deputati Democratici Cattolico-Conservatori). In fin dei conti anche gli RR CC erano solamente i Reali Carabinieri. Quanto al nome per esteso spero solo che non ci sia la parola Italia già sfruttata in precedenza con incerto successo. Stavo dimenticando di dire che tale costituendo partito, come specchietto per le allodole per i prossimi elettori, sembra vorrebbe includere nelle sue file alcuni degli attuali ministri ad indicare una specie di continuità; ma figuriamoci, quelli avranno sicuramente di meglio e di più remunerativo da scegliere non appena finito l’attuale mandato salva Italia.
Spero vivamente che il Partito Radicale si tenga fuori da questo calderone, in questo caso, se i raggiunti limiti di età non ma lo impediranno, andrò a votare alle prossime elezioni politiche, altrimenti dovrò limitarmi a subire quanto gli italiani, spero senza tanti condizionamenti, decideranno.
Io invece vorrei che nascesse un partito certamente di centro ma senza vecchie fruste ideologie di destra o di sinistra e certamente indipendente da ogni condizionamento di tipo religioso, infatti, per la mia natura talmente indipendente da essermi costata qualcosa in termini di carriera, non mi fido mai troppo di chi professa un qualsiasi tipo di fede. Un partito tutt’altro che moderato, forse spregiuidicato ed addirittura aggressivo e molto attento all’economia che, a mio avviso, domina attualmente tutto il panorama politico. Insomma un partito Repubblicano-Radical-Liberale (RRL o LRR a scelta) dei vecchi tempi. Mi rendo conto che un partito del genere, dato chi veramente fa il buono e cattivo tempo in Italia, non avrebbe quasi nessuna probabilità di successo ma, come diceva una canzone di uno dei film della Disney, “I sogni son desideri chiusi in fondo al cuor” e spero che almeno sognare sia ancora lecito.

Attilio Taglia










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