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Firenze, 23 Gennaio 2014

Forza Renzi!
E a proposito
della Suora Mamma...

Contrariamente alla mia consuetudine di non seguire trasmissioni del genere ieri sera, dopo aver visto la meritata vittoria della Roma su una Juventus che forse aveva snobbato l’evento per dedicarsi con più libertà al campionato, mi sono soffermato su RAI 1 ed ho seguito piuttosto attentamente la ‘performance’ di Renzi a “Porta a porta”.
Devo ammettere che forse sarò costretto a ricredermi su di lui in quanto mi è apparso molto sicuro di sé e preparato e soprattutto apparentemente deciso a giocarsi tutto per portare avanti le sue idee. Per ora è anche vincente ma, come insegna il vecchio detto toscano “Fidati era un gran buon uomo ma Untifidà era meglio”, non vorrei assolutamente che il presente successo si tramutasse in una vittoria di Pirro a causa dell’assai probabile agguato che la parte più cocciutamente conservatrice del suo partito, coadiuvata dalla cecità per il bene del Paese e dall’attaccamento alle poltrone di un buon numero di altri dei nostri rappresentanti, tenterà nella discussione in parlamento. E sto già pensando a cosa potrebbe fare il sindaco di Firenze in caso di sconfitta; ma di questo parlerò un’altra volta se e quando tale malaugurato evento dovesse avvenire. Piuttosto vorrei dire la mia su un fatto di cronaca che nei giorni scorsi, e non è detto che non torni fuori, ha ‘riempito’ i notiziari televisivi nonché le cronache dei quotidiani. Si tratta del caso della suora che ha ‘scaricato’ un bel figlio, opportunamente poi chiamato Francesco, sostenendo di non sapere di aspettarlo.
Devo dire che inizialmente avevo considerato la cosa abbastanza normale in quanto non credo sia una novità poiché, se la memoria non mi tradisce, già Pietro Aretino parlava di cunicoli sotterranei colleganti i conventi di frati a quelli di suore le cui pareti erano ‘tappezzate’ da molti piccoli loculi; e bisogna anche riconoscere che, nell’antichità, i passaggi sotteranei erano abbastanza comuni come testimoniano per esempio le catacombe romane o la presenza di lunghe gallerie sotto Siena e Napoli salvo se presenti anche altre città.
Mi ha richiamato l’attenzione sull’argomento un commento, di un paio di giorni fa, di Vittorio Feltri (subito criticato, da altro giornalista evidentemente iperosservante, per una presunta difesa dell’indifendibile religiosa) che, se di difesa trattava, lo faceva assai indirettamente tendendo invece a sottolineare la disparità di trattamento fra uomini e donne nelle gerarchie ecclesiastiche e, se ben ricordo, invitando il Vaticano a porvi rimedio.
Ora, da quanto ho letto o sentito sulla vicenda, mi sembra che nessuno abbia preso in considerazione la possibilità di una reale ‘ignoranza’ della suora in fatto di sesso, cosa questa assai possibile se ella fosse stata affidata dai genitori, magari per necessità economiche, ad ‘educatori’ ecclesiastici fin da piccola e quindi ‘tirata su’ per il servizio monacale all’oscuro dei fatti della vita. Ed il fatto che lei abbia insistito sul fatto di ‘non sapere’ quando, a quanto ne so io, i segnali di una gravidanza sono inequivocabili mi sembra avvalorare questa possibilità. Altra cosa non presa in considerazione: essendo ‘ignorante’ potrebbe essere stata abbastanza facilmente iniziata al sesso, magari da un ecclesiastico, con la scusa, abbastanza usata in passato e forse ancora oggi, di un atto per ‘la gloria di Dio’. E qui, passando ai ricordi goliardici, mi torna in mente il ritornello di una ‘canzonaccia’ in cui una giovane in confessionale, all’invito del confessore di tirare un cordone, rispondeva rimando: “Non son cieca, non son sorda, questo è c.... non è corda”.
Ma, lasciando il tono scherzoso e tornando a bomba, dietro tutta questa vicenda c’è un aspetto dell’educazione ‘religiosa’ (e purtroppo anche di gran parte dell’educazione scolastica italiana) che consiste essenzialmente nel ‘trascurare’ quanto concerne il sesso perché ritenuto, non saprei dire da quando, un’offesa al Padreterno come se questi, dai miei ricordi di chierichetto, non avesse imposto ad Adamo ed Eva, quando li mandò nel Paradiso Terrestre, di ‘andare e moltiplicarsi’ ed, avendo lui stesso stabilito che la strada di moltiplicazione era quella, proprio per questo anche secondo il dubitabile ‘creazionismo’ probabilmente quel peccato, con tanto di mela e serpente, è stato inventato dopo da qualcun altro a proprio vantaggio (e qualcosa del genere ritengo possa essere successo anche per quanto riguarda le gesta e la parola del Cristo). Pertanto, e qui affiancandomi a Feltri, ritengo che ormai la Chiesa, e mi auguro che FRANCESCO (in maiuscole perché risulti chiaro di chi parlo) possa venire a conoscenza di quanto scrivo, dovrebbe riconoscere che è un errore voler seguitare ad opporsi alle leggi della natura (se poi vogliono chiamarle leggi di Dio per me è lo stesso) di cui la prima, e fondamentale per il genere umano, riguarda la conservazione della specie che, guarda caso, avviene nei mammiferi via sesso; e quindi, anche per evitare gli odiosi eventi quali la pedofilia così comune nelle sue file o gli altri ‘peccati’ dovuti alla difficoltà degli esseri umani ad opporsi al ‘richiamo’ naturale, riconosca ai suoi ecclesiastici la possibiltà di unirsi in matrimonio, magari anche limitatamente fra preti o frati e suore o donne di sicura fede tanto per cominciare. In tal modo avrebbe anche il grande vantaggio di crescere ‘propri’ figli senza languire per la diminuizione delle vocazioni.
Alleluia!
Ed ora, dopo aver assistito alla vittoria da parte di un’ottima Udinese anche sul secondo squadrone milanese e, per tornare un momento all’inizio di questa riflessione, aver ascoltato voci diverse che purtroppo confermano il mio timore circa la coraggiosa ‘avventura’ di Renzi, non posso che sperare che certe menti, che magari non l’hanno mai fatto per cieca obbedienza ad antichi canoni, comincino a ragionare liberamente e che quindi lascino ‘correre’ chi ha iniziato a farlo per il bene del paese.
Mi chiedo quali novità politiche ci saranno domani sera prima della stratoscana Fiorentina-Siena per l’accesso alle semifinali di Coppa Italia dalle quali sono fuori (per inferiorità o per calcolo?) tutte e tre i grandi squadroni del Nord.
Che sia anche questo un segnale del declino della Lega?

Attilio Taglia


L’aggettivo sciabordito è del vernacolo senese e, secondo me, non trova un esatto equivalente italiano. Non l’ho trovato nel Devoto-Oli e non credo sia nemmeno in altri vocabolari. Forse il suo equivalente inglese è “absent minded”.
Io sono vecchio, allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel ’39, avevo sei anni. Quindi alla connata sciaborditaggine si è aggiunto il normale deterioramento dovuto all’età. Perciò quello che dico va preso con le molle. Non ho nessuna intenzione di raccontare la mia vita peraltro piuttosto uniforme e quindi di poco interesse. Ma, scorrendo negli anni e venendo fino ad oggi ed andando anche oltre con l’immaginazione, alcune cose mi hanno colpito; su queste mi sono soffermato ed ho creduto di ragionare. Ed è quanto cercherò di raccontare saltando di palo in frasca e da un tempo all’altro a seconda di come la memoria me lo ripresenta o come qualche richiamo me lo fa tornare in mente.









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