E’ difficile dare una definizione calzante di una delle coppie più famose della letteratura gialla cioè di quella formata dal commissario Maigret e da sua moglie Louise. Una coppia affiatata? E’ poco. Armoniosa? Meglio, ma è sempre poco. Unita, solida, concorde… forse tutte le cose insieme. Uno di quei matrimoni, il loro, in cui anche la mancanza di figli ( hanno avuto una sola bambina che è morta in culla) serve a rinsaldare i vincoli fra i coniugi rendendo più materna lei e più protettivo lui.
Nel loro lessico familiare raramente sono, l’uno per l’altra, Jules e Louise, bensì “Maigret” e “signora Maigret”. Conosciamo alla perfezione l’aspetto di lui, solido come un torrione , per quasi tutta la serie provvisto di un bel paio di baffi color mogano:lei no, non è descritta se non per una certa tendenza ad ingrassare, da combattersi con la dieta quando diventa un problema di salute.
E’ incredibile come Simenon abbia creato , con Maigret, un personaggio che è il suo opposto: lo scrittore, uomo dagli ingordi appetiti sessuali, amante di mille donne: Maigret granitico nella sua fedeltà a Louise, che non viene mai messa neppure in discussione. Ed anche Louise è un tipo di donna che Simenon non incontrò mai nei suoi matrimoni e nelle sue convivenze: la moglie leale che incoraggia e sostiene , la compagna discreta e insostituibile alla quale basta un occhiata per intendersi con il suo uomo. In genere Maigret, che nel primo romanzo è dichiarato dall’autore quarantacinquenne, si attesta negli altri intorno alla cinquantina salvo quando Simenon lo manda, come fa ciclicamente,in pensione. Louise deve essere di poco più giovane. Infatti quando si conobbero lui aveva venticinque anni ed allora usava poco impalmare donne maggiori d’età o anche solo coetanee. Al momento delle inchieste, comunque, la coppia appare sposata da venticinque-trent’anni.
Sappiamo anche come si incontrarono .
Louise Léonard apparteneva ad una famiglia borghese di Colmar, in Alsazia, ed era stata mandata dagli zii di Parigi nella speranza di trovarle marito. I familiari avrebbero gradito che fosse un ingegnere o comunque un impiegato del Genio Civile, che per loro era il top della sistemazione. A via Beaumarchais, ove abitavano gli zii, si radunava spesso un gruppo di ragazzi e fu lì che una sera capitò il giovane agente Jules Maigret, portato da un amico. Il primo incontro fra lui e Louise non fu affatto romantico. Jules, allora uno smilzo, timido ragazzo, s’era piantato accanto al buffet e mangiava meccanicamente pasticcini, non per fame ma per vincere l’imbarazzo: e più si accorgeva che gli astanti lo guardavano curiosamente, più s’ingozzava… Ad un certo punto gli si avvicinò una ragazza paffutella, vestita di azzurro, che aveva un’espressione rassicurante. Louise, perché era lei, gli porse un vassoio di dolcetti che stava facendo girare fra gli ospiti e gli disse, con uno sguardo che lui poi definì complice: “Hanno lasciato i più buoni. Li assaggi” “Davvero?” rispose lui. E queste furono le prime parole scambiate da quei due giovani destinati a diventare una coppia di ferro. Era la fine dell’inverno. L’autunno successivo Jules e Louise erano sposati.
Maria Santini
Qualche commento? Inseriscilo tu stesso
su
The Web Park Speaker's Corner
Vuoi contattare Maria Santini?
Clicca qui
Sereno Agosto a Tutti! ...e se cercate buone
letture acquistate un eBook su
eBooksItalia, costa poco e, pagando in
ASSOLUTA SICUREZZA con carta di credito, arriva subito sul
vostro computer.
Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore: Matilde di Canossa, Liszt. In edizione elettronica,
Dieci Romanzi Gialli ...ed ora i Primi 7 Gialli di Maria Santini sono usciti anche in libreria >>>
|