Non ci si crederebbe: Edmondo "dei languori", l'autore del celeberrimo
"Cuore" che esalta scuola, famiglia e buoni sentimenti, ebbe la vita privata
distrutta dai contrasti violentissimi con la moglie Teresa, culminati in
tragedia: Furio, il primogenito della coppia, a ventun anni si uccise(1898)
con un colpo di pistola su una panchina del parco Valentino di Torino, quasi
volesse sancire, con la scelta del luogo di morte, il suo distacco dagli
impossibili genitori.
Eppure era cominciato (1873) come un grande amore, quello del ventisettenne
De Amicis e della ventinovenne Teresa Boassi. Ma se lui era d'ottima
famiglia lei era povera, aveva dei parenti impresentabili e una reputazione
non proprio immacolata, cosa che la madre dello scrittore rilevava con
sospettosa amarezza. Edmondo fece ben presto capire a Teresa che non la
considerava alla propria altezza: e forse fu così che cominciarono astio e
rancore. La sposò sì (1875) ma solo in chiesa mentre allora soltanto il
matrimonio civile dava legalità ad un'unione. Peggio, per anni la tenne
nascosta e lontana, rimanendo a vivere con la madre e solo nel 1879, dopo la
nascita del secondo figlio Ugo, si decise al matrimonio civile e all'aperta
convivenza con lei e i bambini: ma il legame era ormai compromesso.
Calligrafica, Teresa prese in odio la suocera e gli amici di lui: Edmondo
reagì trascurandola. Le scenate non si contarono e gli insulti nemmeno (lui
la definiva "scellerata megera"). E come avviene in casi del genere, il
suicidio del primogenito ben lungi dal riunirli portò la crisi al punto di
rottura: Edmondo accusava Teresa di avere oppresso il ragazzo con il suo
mammismo, Teresa accusava Edmondo di aver troncato, per meschina gelosia, il
sogno di Furio di diventare anche lui scrittore.
Si separarono un anno dopo quella morte ma Edmondo continuava a sparlare
della moglie che trattava da pazza. Teresa rispose rivolgendosi ai giornali
con un memoriale in cui ribadiva l'accusa al marito di mostruoso egoismo nei
confronti non solo di Furio ma anche di Ugo: tramite le sue conoscenze,
rivelò Teresa, il famosissimo padre aveva impedito al figlio di esordire
come scrittore. E in effetti fu solo anni dopo la morte di Edmondo che Ugo
De Amicis potè avere una sua modesta carriera di romanziere.
Fu Teresa quella vipera che il marito dipingeva? Fu Edmondo quel mostro
egocentrico che non voleva ricevere la minima ombra neanche dai figli? E'
certamente banale osservare che nei matrimoni le colpe sono sempre a metà ma
forse andò proprio così. Certo è che che i due coniugi morirono soli e
solitari : Edmondo nel 1908, Teresa un anno dopo.
Maria Santini
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