Miss Floriana ha un padre ingombrante
A proposito della figlia segreta di Ugo Foscolo
 
C'era una volta una ragazza inglese che era un tesoro, dolce, buona, molto bella: viveva in campagna, vicino Londra, con la nonna, una signora che la lasciò erede di un piccolo patrimonio. La giovinetta avrebbe potuto costruirsi una buona vita, ma non andò così. Dall'Italia giunse il suo brillante genitore che affascinò la diciassettenne con sogni di gloria e di ricchezza e la prese a vivere con sé per lasciarla poverissima e malata, pochi anni dopo. Quel padre, protagonista della favola all'incontrario, si chiamava Ugo Foscolo. Quella figlia, mai riconosciuta, Floriana Mary Emeritt .
Era il 1805 quando Foscolo, ufficiale dell'esercito napoleonico di stanza a Valenciennes, conobbe la famiglia Emeritt: buoni borghesi inglesi bloccati in Francia dato lo stato di belligeranza con l'Inghilterra. Ugo insegnò l'italiano alla giovane Fanny: lei l'inglese all'affascinante soldato:insieme concepirono Floriana. Ma Foscolo non si prese la minima responsabilità anzi sparì subito per proseguire la sua vita tumultuosa. In seguito Fanny, quando le capitò l'occasione di rifarsi una vita, lasciò Floriana alla propria madre. Ed ecco che nel 1822, dopo diciassette anni di silenzio, Foscolo, a Londra, si riaccosta a sua figlia: non si sa bene se l'avesse cercata lui o se la nonna della ragazza, sapendo di star per morire, si fosse data la pena di rintracciare il famoso esule italiano che era anche il suo genero della mano sinistra.
Foscolo si vide davanti una bella bruna, alta e formosa: era un esteta, fu subito entusiasta di questa figlia dall'aspetto così poco inglese. Ma, ahimè, mise anche le mani sul patrimonio di lei con le migliori intenzioni, certo, volendo comprare e arredare una casetta che sarebbe rimasta in dote alla ragazza. Ma il grande poeta era un megalomane e così la "casetta" si tramutò in una splendida villa, il Digamma cottage, ammobiliata suntuosamente e circondata di giardini magnifici. Oltretutto è dubbio che Floriana vi abbia abitato se non per pochi mesi, giorni forse. Infatti le spese pazze di Ugo gli procurarono un'orda di creditori e Il Digamma fu perduto. Il poeta finì in galera per debiti e quando ne uscì era un uomo finito. Lui e Floriana peregrinarono in sistemazioni sempre più squallide: qualche aiuto lo ricevevano da buoni amici italiani e inglesi mentre Ugo lavorava come un disperato: traduzioni, lezioni. Finché nella relativa pace di Turnham Green, Foscolo morì, quarantanovenne fra le braccia dell'affranta Floriana. Era il 10 settembre 1827. Purtroppo cinque anni di patimenti avevano minato la salute della ragazza che, pur aiutata dagli amici del padre, sopravvisse pochi anni, concludendo, ancora giovanissima, quella sua amara vita non vissuta.




 

Maria Santini

Maria Santini  è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore:
  Matilde di Canossa, Liszt.
In edizione elettronica, Dieci Romanzi Gialli
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