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di Maria Santini:
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Saggi&Saggi

di Maria Santini

...quando lo scrittrice meno cattedratica che ci sia sale in cattedra e con ironia ci guida, settimana dopo settimana, alla scoperta delle pieghe meno note di un mondo di personaggi al femminile seguendo un itinerario intellettuale alimentato da una inesauribile curiosità di scoprire, indagare. Pagine che intrigano, appassionano e, perché no?, divertono.

Sfoglia il Catalogo dei SeBook - 3 agosto 2004


L'amato gatto Tristano
di Maria Santini

 n. 1 - 2 - 3 - 4     Sereno Ferragosto a tutti: la prossima puntata il 24 agosto
Le donne del Gattopardo
Giuseppe Tomasi di Lampedusa e le due figure femminili più importanti della sua esistenza

L'eccentrica Licy - La baronessina Alessandra Wolff trascorse la prima parte della sua vita a Stomersee, un romantico castello baltico che solo tanti anni dopo avrebbe rivelato quanto fosse infelice la sua ubicazione. 'Licy" e il futuro creatore del Gattopardo divennero quasi parenti quando, la madre di lei, Alice Barbi, già raffinata cantante brahmsiana, rimasta vedova del barone Wolff sposò uno zio di Giuseppe, il marchese della Torretta e si trasferì in Italia (1920).
A quell'epoca Licy era già sposata (1918) con André Pilar, le cui terre confinavano con quelle dei Wolff: l'unico uomo che, anche dopo il loro divorzio, riusciva a farla vestire decentemente senza bruciature di sigaretta nei vestiti e nei cappellini. Quando Licy accettò di ripetere l'esperimento coniugale con Giuseppe aveva 38 annì ed era già una psicanalista: lui pure non era un ragazzino e aveva viaggiato molto, studiato molto. Pure si risolsero ad avvisare i genitori solo il giorno delle nozze e quelli di Giuseppe, specie la madre, la principessa Beatrice , la presero molto male. Con tutto ciò il neomarito non trovò la forza di metter su casa per conto proprio e costrinse Licy alla convivenza con i suoceri. Ma le due donne della sua vita non riuscirono ad andare d'accordo e Licy se ne tornò al nord. Il matrimonio tuttavia resistette: si può dire che si ibernò. I due coniugi si vedevano una o due volte all'anno, in genere in Lettonia, a Stomersee o a Riga.
Fu la guerra a riunirli.
Licy perse il suo castello, confiscato, insieme all'enorme parco e al lago di proprietà, dalle autorità sovietiche, mentre a Palermo il palazzo Lampedusa veniva bombardato fino al crollo. I due coniugi molto impoveriti si rimisero insieme sempre a Palermo in un appartamento ereditato da Giuseppe e la loro vita sì assestò in una routine non sgradevole. Giuseppe passava la giornata nei caffè del centro, con il suo piccolo circolo di giovani discepoli, e fu lì che stese il Gattopardo. Licy era ormai una psicanalista rinomata e lavorava molto.
Ma la serenità durò poco.
Giuseppe si vide rifiutare il Gattopardo da Mondadori e poi da Einaudi (la famosa gaffe di Vittorini) e subito dopò arrivò la sua morte rapida e sommessa, per un tumore ai polmoni(1957).
Alla gloria raggiunta dal Gattopardo Licy invece assistette in pieno - ne fu fierissima ‑ e continuò una bella carriera di psicanalista. Le foto ce la mostrano vestita in maniera assurda con velette a puntolini calate sul volto rotondo. Morì, molto anziana, nel 1982.

La bonissima Bona - Il suo nome da ragazza, completo, era Beatrice Mastrogiovanni Tasca e Filangeri di Cutò. Aveva un fratello, Alessandro, e quattro sorelle: Teresa, Lina, Giulia, Maria. La loro madre, la ricchissima principessa Giovanna Filangeri, era cresciuta in Francia e per questo allevò le figlie alla moderna: troppo per la bigotta società palermitana. I l'avevamo detto, noi, da parte dei detrattori della famiglia si sprecarono parecchi anni dopo, sull'onda di un terribile scandalo. Fu quando Giulia, sposata Trigona di Sant'Elia e dama di corte della regina Elena, venne assassinata dall'amante Vincenzo Paternò (1911): al processo, l'avvocato di costui coprì di fango la memoria dell'uccisa ma se la prese anche con le sorelle viventi, specie con Maria che più tardi si suicidò. E Lina era morta nel terremoto del 1908 a Messina.
Disgrazia, omicidio, suicidio: delle raffinate e colte ragazze Cutò solo Beatrice e Teresa, sposata Piccolo, ebbero una vita e una morte normali.
Sul finire del secolo, Beatrice ,sposatasi ventunenne (1891) con Giulio Tomasi di Lampedusa era stata una donna di grande eleganza e stile, regina delle feste palermitane: dopo lo scandalo Trigona condusse una vita più appartata: rimase poi vedova nel 1934.
Da sempre la principessa riversò sull'unico figlio (una bimba le era morta piccolissima) un affetto profondissimo ma esigente . Giuseppe la ricambiò con grande tenerezza. Lo vediamo, nelle lettere, chiamare spesso la madre con nomignoli, dei quali il più corrente è mia bonissima Bona. E mia bonissima Bona,lo scrivo a papà, lo scrivo a te. Licy ha accettato di diventare mia moglie comincia la lettera (1932) con la quale quel figlio trentaseienne, imbarazzato come un ragazzino, comunica ai genitori non un fidanzamento, come sembrerebbe, ma il matrimonio già avvenuto con Alessandra Wolff.
Beatrice la prese malissimo: la convivenza con la nuora, che Giuseppe non seppe evitare, fece scintille finchè Licy non se ne tornò in Lettonia, da dove scriveva lettere sarcastiche al marito mammone.
Beatrice si riunì al figlio e a Licy, fuggita dalla Lettonia divenuta sovietica, quando tutti e tre dovettero sfollare da Palermo , durante la guerra: ma appena poterono tornare in città si fece spontaneamente da parte. Andò a stare in un quartierino del palazzo Lampedusa semidistrutto e lì morì nel 1946.

Maria Santini

Sereno Ferragosto a tutti: la prossima puntata il 24 agosto

Maria Santini  è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore:
  Matilde di Canossa, Liszt.
In edizione elettronica, Dieci Romanzi Gialli
...ed ora i Primi 7 Gialli di Maria Santini sono usciti anche in libreria >>>

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