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Sofia Bers Tolstaja:
48 anni d'odio
A proposito della moglie di Lev Tolstoj
Eppure si sposarono per amore. Lui, Lev Tolstoj, di trentaquattro anni:
lei, Sofia Bers (Sonia in famiglia), la figlia diciottenne di un medico.
Lui di colpo s'innamorò di quella bella bruna dai grandi occhi e lei lo
ricambiò. Irrefrenabile come un torrente, Tolstoj passò dal fidanzamento
al matrimonio nell'arco di in un mese (settembre 1862).
Seguirono tredici figli, due capolavori assoluti (Guerra e Pace e Anna
Karenina) e un disaccordo coniugale clamoroso.
Tolstoj , paternalista, s'era immaginato di plasmare con facilità una
sposa così giovane. Ma Sofia aveva invece un carattere molto forte. Non
gradiva la vita nella tenuta modello del marito, la famosissima Jàsnaja
Poliana, nè l'interesse di lui per i contadini e per l'agricoltura. E
poi ci furono i tredici figli (1862-1888): Sonia osservò, con
malinconia, che ognuno di essi l'aveva resa meno libera .
Un solo periodo buono ebbero i due coniugi: quello della stesura di Guerra e
Pace (1863-69). Fu come un miracolo. In quel periodo, Sonia non solo
sollevò il marito da ogni incombenza pratica, ma gli fece da copista .
Ma anche questo passò.
Venne la famosa crisi mistica(1880) del grande
scrittore che, ribellatosi alla religione ufficiale, cominciò a parlare
di spogliarsi di tutti i suoi beni. Da quel momento Sonia si scatenò:
divenne un'isterica poco controllabile i cui teatrali tentativi di
suicidio non si contarono più. E lui, il grande Tolstoj, già da allora
meditava, senza risolversi, la fuga dalla famiglia.
Si odieranno sempre
di più, i due coniugi, sostenuti lui dalle amate figlie lei dai maschi :
si arriverà al grottesco, con Tolstoj che per fare testamento in favore
della figlia Sasa si rifugia nella radura di un bosco mentre Sonia ora
fa perseguitare dalla polizia Certkòv, il discepolo prediletto del
marito,da lei odiatissimo, ora per mostrarsi magnanima, lo invita al
tè. E tutto finisce con la fuga da Jàsnaia finalmente realizzata da
Tolstoj(1910),quella famosa fuga in treno che lo porterà in pochi giorni
a morire di polmonite ad Astàpovo, nell'appartamento del capostazione,
il 7 novembre 1910. Sofia l'aveva raggiunto: ma i figli e i medici si
imposero e, per preservare la pace del morente,le impedirono di
avvicinarlo finché non fu in coma.
La vedova Tolstoj morì nel 1919.
Era tutto dalla parte di Sofia, il torto?Sentiamola un attimo:
Lev Nicolaievic..se aveva voglia di scrivere, scriveva:se aveva voglia
di arare, arava. Se gli veniva a noia, smetteva. Ci avessi provato io, a
far così: che ne sarebbe stato dei miei figli e di lui?
Maria Santini
Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore:
Matilde di Canossa, Liszt.
In edizione elettronica,
Dieci Romanzi Gialli
...ed ora i Primi 7 Gialli di Maria Santini sono usciti anche in libreria >>>
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