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Non era la moglie né tantomeno un'amante: era la figlia affetta da sindrome di Down. Per lei l'egocentrico generale ebbe tesori di tenerezza come per nessun altro al mondo e una parte di lui non si riprese mai dalla sua perdita precoce.
Certamente De Gaulle amò e stimò la moglie Yvonne, sposata nel 1921 ed ebbe cari anche i suoi due primi figli, Philippe ed Elisabeth, ragazzi normali e sani: però li tirò su con una certa rigidezza tanto che il maschio per tutta la vita patì l'angoscia di non essere pari alle aspettative paterne. Ma quando nel 1928 - allora De Gaulle era maggiore di stanza a Treviri - arrivò la sua piccola Down tenera e indifesa, scattò l'amore protettivo e generoso. Da allora la vita della famiglia ruotò intorno ad Anne. Via via che De Gaulle aumentava di grado e veniva trasferito - furono pure a Beirut - il problema principale per la famiglia era trovare una residenza tranquilla: per Anne.
Con la guerra e l'invasione della Francia da parte dei nazisti, arrivò il momento del peggior pericolo per tutti loro. Il generale aveva sistemato moglie e figlie a Carantec in Bretagna ma le truppe tedesche avanzavano e lui si era ormai esposto: nel giugno 1940, appena prima della capitolazione della Francia, era passato in Inghilterra dove organizzò "Francia Libera". Aveva subito disposto che la signora Yvonne, Anne ed Elisabeth lo raggiungessero su un mercantile polacco ma le tre De Gaulle non arrivarono in tempo a Brest dove era previsto l'imbarco. I tedeschi di certo le avrebbero arrestate e deportate come accadde a tutti i fratelli del generale. Ma intervenne un doppio colpo di fortuna: le De Gaulle trovarono subito un secondo imbarco, arrivando felicemente in Inghilterra, mentre la nave polacca che avevano mancato fu affondata dalle siluranti tedesche.
Anche in Inghilterra scattò la protezione intorno ad Anne: lei e la madre vissero sempre in residenze di campagna, lontano dall'inferno dei bombardamenti. Il generale le raggiungeva appena poteva: tutti gli ospiti notavano quanto era protettivo con la ragazzina, sempre coinvolta in tutte le attivitò di famiglia.
La guerra finì. De Gaulle era ormai carico di gloria.Ma arrivò il duro colpo del destino:nel 1948 Anne morì di polmonite a Colombey. La sua anima adesso è libera scrisse il generale a Elisabeth ma la scomparsa della nostra povera bambina sofferente , della nostra figlioletta senza speranza,ci ha causato un dolore immenso. E adesso è come tutti noi disse a Yvonne al momento del funerale della sua "Piccola". Così quando anche lui mori, ottantenne (1970) lo misero a riposare accanto ad Anne nel cimitero di Colombey.

Maria Santini

Maria Santini  è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore:
  Matilde di Canossa, Liszt.
In edizione elettronica, Dieci Romanzi Gialli
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