E’ questa la frase preferita della vecchia signorina. Miss Jane Marple, pur avendo vissuto tutta la sua lunga vita nel paesino di St.Mary Mead, ha una vasta esperienza delle cose del mondo e della psicologia. Il suo modo prediletto di investigare è per associazione : le persone che si trova davanti spesso le ricordano, nel bene e nel male altre persone del passato, residenti nel suo villaggio, e da questo sottile gioco di rimandi parte l’intuizione che le farà risolvere il caso.
Miss Marple fu creata da Agatha Christie nel 1930 (“La morte nel villaggio”) sottilmente diversa da quella che diventerà.Qui ha una certa dose di malignità ed è annoverata fra le pettegole del paese. Per dodici anni anni, poi, Agatha non le dedica più romanzi e la riprende nel 1942 ("C’è un cadavere in biblioteca”) e poi sempre più spesso negli anni successivi, fino a “Nemesi” che è del 1971(“Addio miss Marple”, pubblicato postumo, non conta: fu scritto durante la guerra e messo da parte).
L’anziana zitella investigatrice fu quindi creata da una donna di quarant’anni, un po‘ impietosa verso i difetti della sua creatura. Ma quando la riprese, avvenne ad Agatha di provare un sentimento imprevisto: si era affezionata alla sua eroina e cominciava a sentirsi in sintonia con essa, sintonia destinata a crescere con l’invecchiare della Christie. Ed ecco che miss Marple si umanizza: non più una pettegola ma una persona curiosa della natura umana, nei confronti della quale manifesta un incorreggibile pessimismo ma anche tanta indulgente comprensione. Con questo bel carattere l’anziana Jane diventa la protagonista di alcuni dei più bei romanzi della scrittrice: “Il terrore viene per posta”, “Polvere neglio occhi”, “Istantanea di un delitto” e sopratutto “ Un delitto avrà luogo”, un vero capolavoro.
A differenza di Poirot, che rimane sempre lo stesso (tranne l’eccezione di “Sipario”) miss Marple invecchia sempre più: segno dell’identificazione della sua autrice con lei. Negli ultimi libri miss Jane è fragilissima: soffre di dolori alle ossa, non può più occuparsi del giardino, si stanca subito, è sempre a rischio caduta: per questo motivo, dopo aver licenziato una troppo invadente dama di compagnia che le ha procurato il nipote, si risolve a prendere in casa la sua giovane donna ad ore, Cherry, con il marito. Sarà un affare vantaggioso per tutti e tre.
Il nipote è Raimond West, uno scrittore affermato che ha sempre avuto cura della amata zietta: la Christie si rende conto che non sarebbe stata credibile,nell’Inghilterra stremata del dopoguerra , l’indipendenza economica di una anziana zitella priva di un lavoro . Ma c’è Raymond, che integra le magre risorse della zia e spesso le offre possibilità di svago: in un bell’albergo vecchiotto di Londra, per esempio (“Miss Marple al Bertram Hotel”)o addirittura in un luogo esotico (“Miss Marple nei Caraibi”).
La Christie, che uccise senza pietà Poirot, poco amato, non ebbe il coraggio di far morire Jane, il suo alter-ego. E così in “Nemesi” l’anziana signorina coglie il suo ultimo trionfo investigativo,rimanendo viva e vegeta. Cinque anni dopo, invece, fu Agatha Christie a morire.
Maria Santini
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Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore: Matilde di Canossa, Liszt. In edizione elettronica,
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