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Al successo o anche alla semplice sopravvivenza del matrimonio fra Charlie Chaplin e Oona O’ Neil sembrava che fossero contrari, prima di tutto, i numeri.
Vediamo. Il suocero, cioè il grande drammaturgo Eugene O’ Neill, nato il 16 ottobre 1888, aveva esattamente sei mesi più del genero (16 aprile 1889): in compenso quest’ultimo, cinquantaquattrenne all’atto delle nozze (16 giugno 1943), aveva tre volte l’età della sposa. E ancora: Oona era coetanea di Sydney, il secondo figlio che Chaplin aveva avuto da Lita Grey, e un anno meno di Charles, il primo… E infine, sia Lita, seconda moglie del grande artista, che Mildred Harris, che era stata la prima, erano convolate a nozze con lui ancor più giovani di Oona: sedici anni. Ed è inutile dire che più che di due matrimoni si era trattato di due disastri. Meno fallimentare era state le terze nozze, quelle fra Chaplin e Paulette Goddard, concluse con una separazione amichevole ma insomma restava il fatto che la giovanissima Oona partiva come quarta moglie di un genio problematico.
Invece non ci fu nessun disastro anzi l’unione fra “Charlot” e Oona non solo si mantenne salda per trentaquattro anni, spezzata solo dalla morte di lui, ma rappresentò una bellissima storia d’amore e di dedizione da parte di tutti e due.
Oona era stata una bambina felice. L’estroso genitore aveva abbandonato la famiglia quando lei aveva due anni ma Agnes Boulton, la madre, non le aveva fatto mancare né affetto né libertà. Diciassettenne, Oona rifiutò di continuare a studiare e volle tentare l’avventura nel cinema. La madre la accompagnò ad Hollywood…e ci fu l’incontro con Charlie Chaplin. Fu un colpo di fulmine per entrambi o meglio, un entrare l’uno con l’altra in una sintonia profonda e mai smentita. Un unico dolore per Oona: il padre Eugene, che evidentemente credeva nei numeri, si dichiarò contrario all’unione e non volle vedere la figlia mai più.
Trentaquattro anni di vita coniugale, allietati, nell’arco di diciotto, da otto figli, sicuramente amati e seguiti. Eppure alcuni di essi dichiararono che il legame fra i genitori era stato così esclusivo da aver messo loro tutti in secondo piano.
Chaplin, ottantottenne, morì la notte di Natale del 1977. Oona aveva solo cinquantun anni ma si può dire che morì con lui. Il tempo che le rimase da vivere fu infatti un lento consumarsi scandito dall’alcoolismo: triste decadenza, che la accomunava al destino di suo padre e di suo fratello Shane, distrutti anch’essi dal bere. Non durò molto. Nel settembre del 1991 anche Oona se ne andò, colpita da una pancreatite Maria Santini
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Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore:
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Dieci Romanzi Gialli
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