E' una figura famosa quella della cantante lirica boema che fu la superba interprete delle opere del Verdi maturo e la prima Aida. Verdi la conobbe nel 1868 – cinquantacinque anni lui, trentaquattro lei - e ben presto si diffusero le voci di una loro relazione. Per il sommo musicista Teresa mandò a monte il matrimonio con il famoso direttore d’orchestra Angelo Mariani: nei trent’anni che seguirono rimase legata al Maestro prima da una lunga relazione e poi, nella vecchiaia estrema di lui,rimasto vedovo di Giuseppina Strepponi(1897), si trasformò in un’amica fedele e premurosa. Al letto di morte del grande compositore( Milano 1901) insieme a Mariolina, la figlia adottiva di Verdi, c’era lei, Teresa: Teresa che non sopravvisse a suo carissimo Maestro che un anno e mezzo…
Era una donna affascinante, la Stolz?
Non per il gusto moderno. Un famoso ritratto di Gariboldi, esposto al museo della Scala, rappresenta in effetti una giovane donna molto notevole anche secondo i nostri standard: Teresa si presenta come una ragazza slanciata nella persona e dai lineamenti decisi per non dire duri ma tutto sommato gradevoli. Non la si può considerare una bellezza in senso classico ma appare piena di carattere. Ma questo bel dipinto è contraddetto dalle foto della cantante boema, pervenute numerose e certamente non altrettanto lusinghiere e, ahimé, più veritiere. Giovane, essa appare già piuttosto robusta con un freddo viso nordico connotato da guance pesanti e forti mascelle. Con gli anni la cantante ingrassò parecchio, prendendo un aspetto assolutamente matronale.
Ad onta di tutto, Verdi l’amò e se la tenne accanto tutta la vita. Ancor più, quindi, appare curiosa la reazione di parecchi biografi e studiosi verdiani, specie della prima metà del ventesimo secolo ma anche contemporanei, i quali hanno negato con tutte le loro forze la relazione fra il maestro e la cantante. Non ci fu niente, si spolmonavano a dire, fra il maestro e la sua Aida…
Tale difesa a oltranza è stata permessa dal riserbo che Verdi mantenne sempre sulla sua vita , riserbo che non era ipocrisia ma insieme protezione del proprio privato e rispetto per Giuseppina. Teresa frequentò casa Verdi sempre come amica e come ospite, comportandosi impeccabilmente: di fronte a terzi il Maestro la trattò sempre con il lei. Giuseppina da parte sua, pur sospettando la relazione, non osò mai affrontare suo marito perché ne aveva una soggezione terribile. Esiste solo la minuta di una lettera in cui chiede a Verdi un po’ di chiarezza…ma alla fine la poveretta si risolse a non fargliela avere. Maria Santini
Qualche commento? Inseriscilo tu stesso
su
The Web Park Speaker's Corner
Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore: Matilde di Canossa, Liszt. In edizione elettronica,
Dieci Romanzi Gialli ...ed ora i Primi 7 Gialli di Maria Santini sono usciti anche in libreria >>>
|