Il destino sembrava aver spianato davanti a Martha Dandridge, figlia di un facoltoso piantatore della Virginia, un cammino comodo e tranquillo, ben lontano dal fragore della storia. Infatti a diciotto anni (1749) la ragazza sposò l’uomo forse più ricco di tutta la Virginia, Daniel Parke Custis, cui diede rapidamente quattro figli. Daniel aveva vent’anni più della moglie ma morì tuttavia ben lontano dalla vecchiaia, almeno per i nostri standard (1757).
Di lì a due anni la vedova neppure trentenne e ricchissima si risposava senza poter immaginare che in quello spilungone suo coetaneo, ritto al suo fianco durante la cerimonia nuziale, si incarnava il futuro padre della nazione americana: George Washington. Accanto a lui la piccola, minuta Martha Dandridge sarebbe uscita dall’oscurità entrando nella storia.
Segue una biografia che ai nostri occhi sembra un pochino una agiografia : ma si sa gli americani considerano le loro First Ladies quasi come regine.Figuriamoci qual è il culto per quella che fu la prima di tutte,simbolo, oltre che della perfetta figura pubblica, anche della perfetta madre di famiglia.
Sul piano privato l’unione Martha-George fu solida ed affettuosa anche se non mancarono i dispiaceri. I due coniugi non ebbero figli e i due superstiti di lei morirono giovanissimi: Patsy a diciassette anni (1773), John a ventisei sul campo dell’onore: all’assedio di Yorktown nel 1781. John tuttavia lasciava un figlio neonato che venne adottato dai nonni con il nome di George Washington Parke Custis . E’ una curiosità notare che la figlia di questo George jr. sposò il famoso generale Lee, eroe sudista della guerra di secessione.
Ma torniamo a Martha. I quarant’anni del suo matrimonio coincisero con la nascita della nazione americana e con la posizione sempre più prestigiosa del capo carismatico che rese possibile l’evento: George Washington, il piantatore, si trasformava in George Washington generale e uomo di stato. Ma né Martha né il suo grande consorte persero mai la testa, anzi. Nel 1789, vittoria avvenuta e a costituzione approvata, George voleva ritirarsi nella sua proprietà di Mount Vernon. Invece a furor di popolo, è il caso di dirlo, venne riportato sulla scena pubblica ed eletto presidente degli Stati Uniti, carica che mantenne fino al 1797. E Martha rimase sempre accanto a lui, amabile e brillante, anche se una volta confessò ad un’amica di sentirsi “prigioniera di stato”.
Dopo la rinuncia di Washington a un terzo mandato presidenziale, la vita della coppia a Mount Vernon rimase tuttavia quasi pubblica, dato lo sciame ininterrotto dei visitatori. Solo quando George morì(1799) calò il silenzio: Martha lo seguì tre anni dopo, all’incirca settantenne.
Maria Santini
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Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore: Matilde di Canossa, Liszt. In edizione elettronica,
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