Questa è la storia di una nobildonna inglese di grande famiglia che divenne una nazista fanatica: Unity Valkyrie (mai come in questo caso nomen omen) Mitford, figlia di David Freeman Mitford, secondo barone di Redesdale. Veramente tutti i figli di costui erano degli strambi individualisti: una delle sorelle di Unity, Diana, sposò il capo dei fascisti inglesi, Oswald Mosley: altre due di loro, Nancy e Jessica, si dichiaravano invece comuniste. Ad ogni modo Unity, nata nel 1914, era la più scatenata: fin da ragazzina si proclamò nazista organizzando tali e tante bravate che i genitori furono ben contenti quando , salito Hitler al potere, quella figlia ribelle si trasferì in Germania. Non ruppero i ponti con lei, rassegnati, quando Unity tornava a trovarli nella loro residenza di campagna, a quelle sue mattane che scandalizzavano il vicino villaggio: per esempio, la figlia salutava tutti, perfino la meravigliatissima postina, con sonori <i>Heil Hitler! </i>a braccio teso.
Intanto, in Germania, Unity aveva coronato il suo sogno, divenendo intima di Hitler e dei più influenti gerarchi nazisti. Si è molto spettegolato sul rapporto fra la ragazza e il dittatore ma senza costrutto. È risaputo infatti che la vita sessuale di Hitler è destinata a rimanere un mistero per mancanza di prove in un senso o nell’altro. Nel giudizio degli storici si va dal molto fumo e poco (o niente ) arrosto all’idea di inimmaginabili perversioni:ma nulla, proprio nulla si può dire con certezza. Comunque i contemporanei spettegolarono molto su Unity ed Hitler anche perché era il Führer a pagare i conti della ragazza. Ma non è detto che ciò sottintendesse una relazione sessuale: Hitler, che ebbe sempre uno snobistico amore per l’Inghilterra, era lusingato dall’avere nel suo entourage una donna dell’alta aristocrazia inglese, a suo tempo presentata a corte e in rapporti cordiali con le famiglie più nobili ed influenti: una formidabile arma propagandistica, oltretutto. Unity ebbe così, fra tanti altri privilegi, una distinzione ambitissima, cioè l’attribuzione del distintivo del partito nazista in oro.
Era bella, Unity?
La leggenda dice sì, moltissimo: alta, bionda, ben fatta, insomma in tutto degna del suo secondo nome. Le foto mostrano effettivamente un grazioso faccino. Abbiamo però una testimonianza imparziale che contraddice questo quadro lusinghiero. È quella, nientemeno, di Joseph Kennedy jr, figlio dell’ambasciatore americano in Gran Bretagna e fratello di John, futuro presidente degli Stati Uniti. Joseph (destinato a morire, in una missione di guerra, nel 1944) vide Unity nel 1939, pochi mesi prima della catastrofe, e trovò che avesse dei brutti denti e fosse tremendamente grassa. Una leggenda sfatata…
[continua la prossina settimana] Maria Santini
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Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore: Matilde di Canossa, Liszt. In edizione elettronica,
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