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  Saggi&Saggi Roma, 3 giugno 2006   
di  Maria Santini
Una grande scrittrice ci guida, settimana dopo settimana, alla scoperta delle pieghe meno note di un mondo di grandi personaggi lungo il filo un itinerario intellettuale alimentato da una inesauribile curiosità di scoprire, indagare. Pagine che intrigano, appassionano e, perché no?, divertono.
E' uscito nelle librerie,
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    Specchio delle mie brame
     La regina cattiva ("Biancaneve" di Jacob e Wilhelm Grimm)

  La bellissima regina non aveva pace: camminava su e giù per i saloni della reggia in preda a un freddo furore. Da quando Biancaneve, l’odiata figliastra, era morta ( finalmente!), il suo specchio magico l’aveva sempre rassicurata: se lei lo interrogava con la consueta formula esso rispondeva “ nel regno la più bella sei tu”. Ma ora, ora che era stata invitata, in quel lontano castello, alla festa di nozze del Principe con una ragazza sconosciuta, lo specchio, interrogato una volta ancora, si era permesso di rispondere: “ regina la più bella qui sei tu ma quella sposa lo è molto di più.”
  Che fare? Andare al matrimonio e subire quella umiliazione? O no?
  Tutto era cominciato in un tempo non poi così lontano, quando quella splendida donna aveva sposato il re, vedovo da un anno e padre di una bambina piccola. Da principio tutto era andato bene: quando la giovane regina interrogava il suo fedele specchio, otteneva sempre la prevista rassicurazione: la più bella donna del regno era lei. Ma poi Biancaneve crebbe: era ancora quasi una bambina quando lo specchio rivelò alla sua padrona che lei non era più la bellissima tra le belle…la figliastra l’aveva superata. Pazza di gelosia ( “ divenne verde e gialla dall’invidia” dicono gli autori) la regina si preparò al delitto: ordinò ad un suo fedele cacciatore di uccidere la ragazzina e, come prova, di riportarle fegato e polmoni dell’uccisa. Sappiamo tutti come andò a finire: il cacciatore non ebbe il coraggio di sgozzare Biancaneve e riportò alla regina gli organi di un cinghiale,che la perfida divorò mentre la povera principessina veniva salvata e adottata dai sette nani. Naturalmente ci chiediamo: ma cosa ci stava a fare il re padre della fanciulla? Non sappiamo perché non è detto: forse era morto, forse è solo la deliziosa mancanza di realismo delle fiabe. Del resto i padri favolistici sono sempre assenti…pensiamo a quello di Cenerentola.
  Basta. Avvertita dallo specchio dell’inganno del cacciatore, la regina comprese di doversi occupare di persona dell’eliminazione della figliastra: e ben tre furono i suoi attentati contro l’innocente ragazzina. Travestita da vecchia contadina, la matrigna ,recatasi alla lontana casa dei nani, tentò due volte di ucciderla, strangolandola con una cintura e ponendole fra i capelli un pettine avvelenato: tutte e due le volte Biancaneve fu salvata proprio dai nani. Ma la terza volta, con l’attentato della mela avvelenata, la regina parve riuscire nel suo intento… la figliastra doveva esser morta dato che lo specchio magico rassicurò la sua padrona: ora la più bella era di nuovo lei.
  Ma Biancaneve era sospesa tra morte e vita. Mentre i servi del principe la trasportavano, chiusa in quella bara di cristallo che il giovane si era fatto donare dai nani, uno scossone le fece sputare il pezzo di mela incastrato in gola e fu salva. Seguirono le nozze con il principe …e la vendetta, orribile. Sì, perché quando la perfida regina , spinta dalla curiosità, si risolse ad andare a conoscere quella sposa più bella di lei, si trovò di fronte proprio Biancaneve…e non finì lì. “Sulla brace erano già pronte due pantofole di ferro: le portarono con le molle e le deposero dinnanzi a lei. Ed ella dovette calzare le scarpe roventi e ballare finché cadde a terra, morta.”

Maria Santini
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Maria Santini  è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore:
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