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  Saggi&Saggi Roma, 16 giugno 2006   
di  Maria Santini
Una grande scrittrice ci guida, settimana dopo settimana, alla scoperta delle pieghe meno note di un mondo di grandi personaggi lungo il filo un itinerario intellettuale alimentato da una inesauribile curiosità di scoprire, indagare. Pagine che intrigano, appassionano e, perché no?, divertono.
E' uscito nelle librerie,
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    Tu non sai come un giorno fu amato
    Amneris ("Aida" di Giuseppe Verdi)

   È stato detto che la vera protagonista dell’opera verdiana è lei, Amneris, la principessa reale erede del trono d’Egitto, divorata da un’ardente passione per il giovane condottiero Radamès. E’ un’interpretazione che si può condividere. A confronto di questa donna appassionata e ardente di gelosia, vendicativa e pur generosa, la coppia protagonista Aida-Radamès appare un tantino più esangue: ai due infelici amanti Verdi ha regalato arie stupende ma non ha infuso in loro la vitalità prepotente di Amneris.
   La gelosia è perspicace. La principessa è appena entrata in scena che già si rende conto del sentimento che corre fra Aida, fino ad allora la sua schiava prediletta e coccolata, e il giovane generale cui sarà affidata la campagna di guerra contro gli Etiopi. Come tutte le persone impulsive, Amneris dissimula male cosicchè anche Aida intuisce la sua gelosia e cerca di stornarla. Invano: al ritorno dell’esercito vittorioso, la principessa le fa credere che Radamès sia caduto sul campo…e la disperazione della schiava le dà la conferma dei suoi sospetti. Benchè minacci orrenda vendetta, lì per lì Amneris si limita ad imporre ad Aida di assistere all’umiliante sfilata dei prigionieri suoi conterranei che seguono il trionfo del condottiero vincitore. Questo trionfo militare dell’amato segna anche ( o sembra segnare) quello personale di Amneris, dato che il faraone suo padre, annuncia a tutta la corte che concederà a Radamès la mano di sua figlia: un giorno regneranno insieme. E mentre lei , felice e orgogliosa, pronuncia fra sé parole di scherno contro Aida ( venga la schiava a rapirmi l’amor mio, se l’osa…) il giovane generale rimane folgorato anche se, come è ovvio, non osa ribellarsi pubblicamente: tuttavia non ha nessuna intenzione di rinunciare ad Aida . Infatti ben presto la principessa sarà costretta a risvegliarsi dai suoi sogni . Uscendo dal tempio di Iside, dove,in vista delle nozze imminenti, ha passato alcune ore in preghiera, Amneris scopre il suo promesso sposo che sta complottando con Amonasro, il re etiope padre di Aida, e impulsivamente lo denucia ai sacerdoti…
   Segue la scena che ha dato fama imperitura al personaggio Amneris. La principessa, che pure lo ha denunciato, adesso cerca in ogni modo di salvare l’amato, prigioniero dei sacerdoti in quanto reo di alto tradimento. Perciò lo supplica di rinunciare ad Aida in cambio della salvezza… Invano. Tutto quello che Radamès sa risponderle è di non sapere che farsene della sua pietà. Orgoglio e amore respinto la spingono allora ad abbandonarlo al suo destino ma solo per un attimo: Amneris rimane trepidante e disperata dietro le porte della sala del giudizio, scagliando alla fine un’invettiva furibonda contro i sacerdoti ( tigri umane di sangue assetate ) che, come era prevedibile vista l’accusa, hanno condannato a morte l’uomo da lei amato con tanta passione. Alla disperata Amneris non resta che accasciarsi a piangere sopra la tomba in cui lui è stato sepolto vivo, invocando invano pace da parte degli dei : ignora, l’infelice, che Radamès non è suo neppure nella morte perché dentro il sepolcro c’è con lui, a condividerne il destino, l’odiata e a suo modo vittoriosa rivale, Aida.
 

Maria Santini
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Maria Santini  è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore:
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