New York, 1930. Edith Keeler, la giovane direttrice di un ospizio per senzatetto, è sempre più incuriosita da due strani tipi ai quali ha offerto ospitalità. Da principio , quando li ha sorpresi nel seminterrato mentre si rivestivano con abiti rubati, li ha scambiati per due dei soliti relitti umani di cui si prende cura abitualmente ma poi si è dovuta ricredere. Si tratta di due persone istruite, di notevole personalità. Uno, a nome Jim Kirk, è giovane e molto attraente: il secondo, un po’ più anziano, viene chiamato da Jim con lo strano nomignolo di Spock ed ha ha un aspetto curioso: Edith non è mai riuscita a vederlo senza il berretto che gli copre le orecchie. Nasconde una malformazione? Non si sa. Sebbene un po’ misteriosi, i due sono però simpatici e avendo accettato di lavorare per lei come sguatteri e tuttofare sembrano cavarsela benissimo.
Con il passare del tempo, le stranezze aumentano: Spock si è messo a costruire in camera un apparecchio complicatissimo, irto di circuiti. Edith ha poi notato che l’uomo dal berrettino sembra in qualche modo subalterno all’altro che a volte chiama “capitano”. E di questo capitano Edith si va innamorando, ricambiata…
Le cose si complicano quando alla missione arriva un altro tipo strano, un mezzo pazzo, forse drogato, che afferma di provenire da un’astronave, l’Enterprise, e di chiamarsi Leonard McCoy, medico di bordo. Edith lo cura e lo conforta, riuscendo a riportarlo alla normalità ma, casualmente, il nuovo arrivato non si incontra mai con Jim e Spock.
Benchè intuisca l’eccezionalità dei suoi ospiti, Edith non saprà mai la verità. Il “mezzo pazzo” è veramente il medico dell’Enterprise che, essendosi iniettato per sbaglio una droga pericolosa, si è gettato nel fiume dell’eternità approdando al secolo ventesimo: Jim Kirk, capitano dell’ astronave, insieme al suo secondo ufficiale vulcaniano, Spock, sta inseguendo il dottore nelle correnti del tempo per riportarlo nel futuro.
Intanto, quando il suo congegno diventa operativo Spock fa una scoperta sconvolgente a proposito di Edith. La ragazza ha nel suo destino due alternative: secondo la prima morirà di lì a pochi giorni in un incidente stradale: secondo l’altra, invece, sarà proprio il dottor McCoy, venuto dal futuro, a salvarla. Poi Edith diventerà una figura chiave del pacifismo americano, “l’angelo degli slums” , con un seguito tale da impedire l’entrata degli USA nel secondo conflitto mondiale. Così Hitler vincerà la guerra è dominerà il mondo. Non solo: tutto il futuro verrà cambiato.
Ciò non può, non deve accadere, dice il razionale Spock mentre il capitano Kirk si ribella con tutte le sue forze all’idea della morte di Edith. Viene la sera e Jim ed Edith decidono di andare al cinema. Usciti di casa, il capitano nota però il dottor McCoy dall’altra parte della strada e gli corre incontro... Edith lo segue non facendo caso ad una macchina che sta arrivando. Il dottore si slancia e la potrebbe salvare ma è proprio Jim, il volto bagnato di lacrime, a trattenerlo. La ragazza viene travolta.
In questo modo si compie il destino della determinata ma dolce Edith, protagonista della storia d’amore più famosa e più triste della saga di Star
Trek.
Maria Santini
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Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore: Matilde di Canossa, Liszt. In edizione elettronica,
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