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  Saggi&Saggi Roma, 4 luglio 2006   
di  Maria Santini
Una grande scrittrice ci guida, settimana dopo settimana, alla scoperta delle pieghe meno note di un mondo di grandi personaggi lungo il filo un itinerario intellettuale alimentato da una inesauribile curiosità di scoprire, indagare. Pagine che intrigano, appassionano e, perché no?, divertono.
E' uscito nelle librerie,
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    Gli uomini, Danvers, quanto mi fanno ridere!
    Rebecca ("La prima moglie" di Daphne du Maurier)

   Tremenda, questa Rebecca, l’eroina più famosa di Daphne du Maurier: una ben strana protagonista, che è già morta da tempo quando il romanzo inizia e che pure lo domina tutto con la sua personalità.Donna bellissima, di grande famiglia, sposata ad un aitante giovane lord straricco, purtuttavia semina il male intorno a sé e si vota all’autodistruzione. Infatti dopo non molti anni di un matrimonio infelicissimo, Max de Winter ucciderà la moglie durante una lite, provocato oltre ogni sopportazione dalla rivelazione di lei di attendere un figlio non suo ma di uno dei suoi numerosi amanti… Sì perché Rebecca conduceva una vita dissoluta al limite della ninfomania.Questo nessuno lo sospettava però, anzi tutti credevano ad un matrimonio da favola fra due persone baciate dalla fortuna e molto innamorate .
   Dalle parole di altri e soprattutto da quelle della sua governante Danvers, morbosamente attaccata a lei, conosciamo Rebecca come una creatura botticelliana, alta, sottile, viso di cammeo, una nuvola di capelli bruni. Aveva modi di gran signora, sapeva dirigere alla perfezione l’impegnativo ménage del castello di Manderley, enorme e ricco di tesori: era riconosciuta universalmente come una delle più brillanti protagoniste dell’alta società britannica. Non ci si deve meravigliare, quindi, che dopo la sua morte tutti, nella sua cerchia,ritengano che il marito sia distrutto e che si debba a questo suo grande dolore il “ colpo di testa” di aver sposato una ragazzina borghese timida e impacciata che certo,si pensa, non lo potrà rendere felice. Nulla di più falso. E non nel senso che la seconda moglie non sia quella ragazzina sperduta, goffa e neppure granchè carina che è sotto gli occhi di tutti: ma la verità è che Max è veramente innamorato di lei e soprattutto della sua palese innocenza. Ma “ Lei” (ricordiamo che di questa seconda moglie non ci è detto il nome) ha una troppo scarsa autostima per credere all’amore del marito e si consuma di soggezione e impotente gelosia per l’ombra della gran donna quale lei , abilmente manipolata dalla perfida signora Danvers, ritiene Rebecca sia stata; cosicchè si convince sinceramente di averne usurpato il posto e il ruolo. Da qui le sue gaffes a ripetizione che culminano in quella grandiosa della festa in costume quando “Lei” , sempre vittima dei consigli della malvagia Danvers, si presenta al marito in un abito d’epoca identico a quello che aveva indossato Rebecca in occasione del suo ultimo ballo. Lo sdegno di Max , che crede ad un brutto scherzo, le farà meditare il suicidio , incoraggiata come sarà dall’implacabile Danvers a trovare l’oblio gettandosi da una finestra nella notte nebbiosa. Ma l’istinto vitale ha la meglio, in “Lei” ed alla fine l’ultimo inganno di Rebecca sarà smascherato. Apprenderemo che la donna ha provocato lord de Winter ad ucciderla perché, lungi dall’aspettare un figlio, era malata terminale di cancro. Solo allora si proporrà per Max e “Lei”la speranza di un avvenire più sereno. C’è però l’ultimo pedaggio da pagare all’ombra della prima signora de Winter: Manderley. Manderley, che era stato il suo regno, non diventerà la dimora della seconda moglie ma brucerà come un tizzone in una notte.

Maria Santini
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Maria Santini  è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore:
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