Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Se Steve Jobs e Bill Gates...
RISERVATO AGLI OPERATORI FINANZIARI: guardatevi il video qui sopra a destra "Se Steve Jobs e Bill Gates" e se non vi riconoscete nella realtà italiana descritta e avete voglia di investire in un progetto enormemente meno dispendioso dell'Alitalia telefonate a Simonelli Editore: +390229010507. Oppure inviate una e-mail a: ed@simonel.com Gli operatori finanziari non italiani sono particolarmente benvenuti.
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda il video:
Chi sono gli Intellettuali in Italia?
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Ma senatrice Garavaglia...
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Non andrò a Cuba, e allora?
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: La vera rivoluzione dell'«Unità» sarebbe...
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Sciocchezze sui libri di testo in eBook
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Quella vigliacca arma del silenzio
Mai come in periodi come questo in cui tutto il mondo è attraversato da una crisi economica epocale bisogna mantenere i nervi saldi, non deprimersi qualunque cosa accada e guardare avanti, continuare a guardare con ottimismo al futuro proseguendo a combattere a testa bassa per realizzare i progetti che abbiamo in testa.
Io, lo sa bene chi da tempo legge le mie note quasi quotidiane, faccio parte di coloro che sono straconvinti di questa massima: se desideri qualcosa davvero non mollare mai e la realizzerai.
Ebbene io, lo ripeto ancora una volta - è la sesta che lo faccio dall'inizio dello scorso settembre - ho un progetto molto articolato di editoria elettronica e multimediale del quale ho già posto le fondamenta con eBooksItalia ma che è di più, ma davvero molto di più di quello che appare oggi e che per poter esprimere tutta la sua potenzialità creativa come commerciale avrebbe bisogno di trovare un investitore o un pool di investitori (realtà finanziarie o grosse realtà editoriali) che lo "sposano" fornendo le risorse necessarie. Investimenti rivolti allo sviluppo di una realtà editoriale e commerciale che ha un grande futuro, che non soltanto porterebbe il "Made in Italy" dell'Editoria sul mercato globale ma che potrebbe far fare al nostro Paese quel salto tecnologico capace di porlo all'avanguardia nel settore dell'editoria elettronica e multimediale.
Non è un progetto "volatile" il mio, non è figlio di quella mentalità tutta puramente "virtuale" e senza alcuna vera àncora con la realtà che nell'ultimo quinquennio degli anni Novanta ha finito per dissolvere tanti investimenti che aveva attratto.
Ormai la Rete ha dimostrato e mostra quali siano i suoi punti di forza come di debolezza, comincia a produrre vero fatturato e non una utopia di fatturato, è un medium che sta trovando una sua solidità, un terreno vero sul quale poter costruire come sviluppare realtà imprenditoriali reali, non virtuali. Realtà imprenditoriali che hanno davvero consistenti possibilità di successo economico quando hanno dietro persone come me le quali da oltre tredici anni operano online, ne conoscono per esperienza diretta, sul campo, luci ed ombre, hanno acquisito una tale competenza nella Rete da saper come muoversi nella maniera più produttiva.
Sono davvero molto pochi in Italia i professionisti che possano vantare questo mio reale know how (mentre moltissimi sono i millantatori e gli improvvisati). Proprio nel nome della mia professionalità sono quindi consapevole che per giungere alla piena realizzazione del progetto che ho in mente non posso più andare avanti da solo. Il progetto, intorno al quale sto lavorando da anni online e del quale sono riuscito a costruire solide fondamenta ha a questo punto bisogno di consistenti investimenti per trovare la sua piena realizzazione, per cominciare ad esprimere tutte le potenzialità economiche e commerciali. Sì, occorre una realtà finanziaria od editoriale che abbia ampie risorse da investire, che "sposi" il mio progetto, che gli permetta di percorrere agevolmente quell'ultimo miglio che manca, per imporsi da grande protagonista in un segmento di mercato, quello dell'editoria elettronica e multimediale, che ha fortissime potenzialità.
Naturalmente mi piacerebbe trovare seri interlocutori italiani (siano esse realtà puramente finanziarie od editoriali) per dare pienamente vita ad un progetto che vuole imporre il "Made in Italy" in un settore imprenditoriale in cui ha avuto finora, a livello globale, un ruolo praticamente marginale.
Mi piacerebbe anche perché questo sarebbe un significativo segnale del fatto che il nostro Paese comincia davvero a guardare avanti, al futuro anziché continuare a fare operazioni di retroguardia attorcigliandosi troppo spesso intorno al salvataggio di realtà già obsolete, decotte, con logiche di ieri anziché di domani.
Ma capisco, guardandomi intorno, che questo mio auspicio forse sarà difficile che si realizzi in un Paese che a livello governativo ha dimostrato tutta la sua impreparazione investendo, come ho già indicato nella Terza Parte di questa mia serie di interventi, l'assurda cifra di 45 milioni di euro per realizzare un progetto di Internet Technology che prevedeva la creazione di un portale, quell'Italia.it che è nato da subito male e che ora non esiste più come, pare (ma sarebbe bello che qualcuno mi smentisse) non esiste più l'assurda cifra investita.
Cifra assurda perché davvero sproporzionata con i costi necessari per raggiungere il fine che ci si proponeva.
Sì, fa davvero venire i brividi a chi è davvero competente e non è un "burocrate" delle cosiddette new technology leggere che alcuni milioni di euro occorrevano soltanto per sviluppare la piattaforma tecnologica...
Conosco bene queste logiche per averle vissute sulla mia pelle con un grandissimo operatore nazionale che a fronte di previsioni di spesa altissime poi non è riuscito a mettere a punto una piattaforma tecnologica veramente operativa e alla fine, per farla breve, tutto è stato invece risolto in quindici giorni quando ho coinvolto una piccola ma efficiente realtà tecnologica che, a fronte di investimenti molto ma molto inferiori rispetto a quelli del "grandissimo", ha sviluppato e reso operativo quel progetto che con gli altri da ben due anni non si riusciva a far decollare.
Con questi precedenti sono quindi molto scettico sul fatto di poter trovare in Italia le realtà finanziarie ed editoriali (quelle tecnologiche ce le ho già) che "sposino" il mio progetto e che gli forniscano le risorse necessarie per farlo davvero decollare. E il mio scetticismo è rafforzato dal fatto che questo nostro Paese si muove per "gruppi" in ogni settore quindi è difficile trovare attenzione se sei, come sono io, assolutamente indipendente, una persona che mette sul piatto soltanto le sue idee imprenditoriali, il proprio progetto, la propria competenza, e non anche l'appartenenza ad uno dei due grandi blocchi, quello di centro-destra e quello di centro sinistra.
All'estero, quindi, dalla Svizzera, alla Francia, alla Germania, all'Olanda, agli Stati Uniti fino all'India, al Giappone, alla Cina, in particolare questi ultimi tre Paesi, certamente più avanti, insieme con gli Usa e l'Olanda, sul piano dell'attenzione alla realtà delle "nuove tecnologie" posso più credibilmente trovare le partnership finanziarie che cerco.
Sì, da quelle parti guardo e non lo faccio affatto turandomi il naso, mi rimane certo il rammarico che per fare qualcosa di innovativo in Italia bisogna andare fuori d'Italia (e Dio sa quanto mi piacerebbe essere smentito dai fatti), ma se dall'estero, dal mondo globale mi può giungere attenzione, benvenuta. Anzi, sarebbe bello e stimolante confrontare e condividere la propria creatività tecnologica con chi realmente già ci crede, già ci opera, già ci fa affari. Già, sarebbe bello...
TO INVESTORS: We have a Project on eBooks and Multimedia Publishing. If you could be interested in investing on it, please phone to Simonelli Editore: +390229010507. Or send an e-mail to: ed@simonel.com