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Tanto per cominciare...
- sono le 1,30 dell'1 gennaio
2007 - butto giù qualche appunto sempre con grinta e senza preoccuparmi di quello che sarebbe
più o meno opportuno scrivere. In questo Paese di
Opportunisti chi non si preoccupa di esserlo è giusto che ci
sia, no? E comincio subito col dire, da senese emigrato da
una vita a Milano ma che non rinuncia alle proprie tradizioni,
che sono disgustato dal Nannini. Parlo della industria
dolciaria produttrice di dolci della tradizione senese,
panpepato compreso, che è il dolce che a me interessa e che
da anni vado a cercarmi, pagandolo a "peso d'oro", in una
famosa pasticceria del centro di Milano. Ebbene, il panpepato prodotto
dalla Nannini - i senesi che mi leggono se condividono o
meno mi lancino un segnale - lo trovo ormai un prodotto che
tradisce completamente quello che dovrebbe essere. Non è più il
vero panpepato, quello che la stessa Nannini produceva fino
a tre anni fa. Già l'anno scorso era discutibile, quello che
ho assaggiato stasera era un'altra cosa, ignobile per chi
cerca il panpepato di Siena. E la Nannini si dovrebbe
scusare.
Ma parliamo di cose che possano interessare un po' tutti e
non soltanto i senesi esuli alla ricerca dei sapori delle
proprie origini (e che si incavolano perché le vedono
beffardamente tradite). Parliamo di quello che sarebbe bello
vedere in questo 2007 appena cominciato.
Sarebbe bello che nel 2007 chiunque sieda in parlamento, sia
di sinistra, di centro e di destra, quando apre bocca a
proposito di una realtà, facciamo editoriale, per esempio,
fosse informato dei fatti e non ragionasse per stereotipi.
L'ignoranza ovvero la non informazione e la reale conoscenza
della realtà dei fatti trionfa infatti fra gli uomini
politici che credono di essere dei tuttologi e si rivelano
invece delle marionette che finiscono per cadere nelle mani
della lobby dominante di un certo settore. Prendiamo, sempre
per esempio, l'editoria dei libri. Per questi nostri uomini
politici in questo settore le cose funzionano come se le
circa cinquemila case editrici italiane fossero la Mandadori.
Ma non è affatto così. Ma è certamente più facile ed
ipocrita - per i politici - ragionare immaginando che questo
sia il punto di riferimento. Ipocrita ed alla fine causa di
gravi problemi per le molte case editrici serie che fanno
cultura, vera, che rimarrà nella storia, ma scarso
fatturato. Sì, il discorso degli "studi di settore" che,
parametrati appunto su realtà tipo Mondadori, finiranno per
decretare la fine di tante realtà editoriali che dovranno
interrompere l'attività perché non rientreranno come
fatturato negli "studi di settore". E così si finirà per
instaurare, di fatto, una censura culturale di Stato. Non mi
pare affatto una bella cosa.
Sarebbe bello che nel 2007 le Biblioteche italiane, tutte,
piccole e grandi, comunali e scolastiche fossero dotate di
risorse economiche per acquistare libri. Anzi, mettiamola
meglio così: sarebbe bello che un autentico Miracolo si
abbattesse sull'Italia, che per grazia ricevuta presidi,
amministratori comunali, provinciali, regionali fossero
consapevoli che i libri che loro vorrebbero mettere a
disposizione dei frequentatori delle loro biblioteche NON
DEVONO essere loro regalati dalle case editrici ma DEVONO
essere acquistati, magari con lo sconto dalle case editrici.
Sarebbe bello che nel 2007 si smettesse di mandare
avanti, in tutti i settori, i professionisti invece degli
eserciti di "coglioni" che non sanno nulla, costano tanto e
sono lì perché hanno un "santo" in paradiso. Sarebbe
bello che chiunque fosse o andasse al governo la smettesse
di dare l'impressione, a tutti quelli che non lo hanno
votato e quindi desiderato, di essere "il padrone delle
ferriere". Sarebbe bello che chi è alla guida di un Paese
avesse sempre presente che non rappresenta una parte ma
TUTTO il Paese.
Sarebbe bello che il 2007 segnasse quella cacciata dei
"Proci" di cui parla Ettore Falconieri nella sua
rubrica.
Sarebbe bello... molto, molto altro, ma ne parleremo qui,
Day by Day. Sereno 2007 a tutti!
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(1 gennaio 2007)
(Continua)
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