Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Se Steve Jobs e Bill Gates...
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Ma senatrice Garavaglia...
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Non andrò a Cuba, e allora?
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Buona Estate?
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: La vera rivoluzione dell'«Unità» sarebbe...
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Sciocchezze sui libri di testo in eBook
Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda: Quella vigliacca arma del silenzio
Editori Formica
o Editori Cicala?
RISERVATO AGLI OPERATORI FINANZIARI: guardatevi il video qui sopra a destra "Se Steve Jobs e Bill Gates" e se non vi riconoscete nella realtà italiana descritta e avete voglia di investire in un progetto meno dispendioso dell'Alitalia telefonate a Simonelli Editore: +390229010507. Gli operatori finanziari non italiani sono particolarmente benvenuti.
Pensando all'Editoria dei Libri, quella di chi si può permettere di pubblicare pochi titoli l'anno e che combatte stoicamente per sopravvivere in una realtà che gli impedisce e gli impedirà di crescere, di svilupparsi, mi viene in mente la storiella della Cicala e della Formica.
Forse sarà la calura di questo agosto, forse avrò le visioni eppure mi sembra che in questo momento in cui, diciamoci la verità, per i medi, piccoli e piccolissimi non sta andando affatto bene ma neppure deve andare al meglio per i più grossi, con le loro catene di librerie a disposizione e tutto il resto, vista la raffica di supersconti fino al 30% che offrono, non sia così folle pensare alla Cicala e alla Formica.
Sì, perché chi fa l'editore, aspira ad essere un vero editore e non a ridursi ad un artigianello che stampa qualche libro e poi fa il venditore ambulante andando a cercare di venderselo qua e là, nelle mille fierette che spuntano come funghi in ogni angolo della penisola, avrà capito che qualche cosa sta accadendo nel nostro mondo.
Siamo, cari colleghi editori consapevoli, le Formiche, nel pieno di una trasformazione epocale del nostro mondo.
Noi editori consapevoli sappiamo bene che immaginare una editoria per così dire tradizionale ovvero pubblicare dei libri, farli distribuire magari a livello nazionale nelle librerie ed aspirare lungo questa strada tradizionale a fare un fatturato significativo è ormai da ingenui.
Sappiamo bene che anche se un nostro titolo vende nelle librerie quelle poche copie che queste hanno accettato dal distributore poi le stesse non si preoccupano affatto di rifornirsi vista la quantità delle copie imposte dai grossi e che devono smaltire.
Sappiamo bene che i nostri titoli che aspirano ad essere di catalogo, di durare nel tempo, saranno invece i primi ad essere resi anche se vendicchiano, tanto per "fare cassa" per recuperare quel denaro che servirà alle librerie per pagare i "grossi" trasformando di fatto, i nostri libri, in carta moneta.
Sappiamo bene che la distribuzione per i soggetti più deboli come noi è quella che è.
E' sempre più incapace - nonostante il 60% che si becca per promozione e distribuzione sul prezzo di copertina di ogni libro venduto - di fare accettare i nostri titoli che si vedono sempre di meno nelle librerie e meno che mai nelle loro vetrine.
Noi editori consapevoli, le Formiche, sappiamo che la strada tradizionale dell'editoria è senza scampo. E lo è innanzitutto per noi, i soggetti più deboli, ma lo sarà alla fine anche per i più grossi, quelli che resteranno sul mercato dopo che inevitabilmente noi saremo già tutti morti e defunti come imprese editoriali.
Tranne quelli, forse, che si illudono di essere un po' Mondadori e in realtà sono dei venditori ambulanti dei loro pochi libri nelle fierette di mezza Italia.
Noi editori consapevoli, le Formiche appunto, abbiamo capito da tempo come andranno a finire le cose e ci siamo naturalmente attrezzati.
Sì, certo, non c'è niente di peggio di quando una trasformazione epocale è a tre quarti del guado.
Sorge sempre il dubbio, l'incertezza: ma sarà la strada giusta?
Lo è, lo è cari colleghi editori consapevoli, le Formiche.
La strada giusta è liberarsi dall'abbraccio mortale di librerie che pensano al prodotto non al libro, di una distribuzione che è sempre più incapace di promuovere e distribuire (e la vedo molto male anche per il suo futuro così come è) ma che comunque riesce sempre a fare tornare i conti in modo che l'unico a rimetterci davvero sia l'editore, di stampatori che con il passaggio dalla lira all'euro hanno di fatto raddoppiato i loro prezzi.
La strada giusta per gli editori consapevoli, le Formiche, è che questa estate anziché fare gli "editori al sole" (parafrasando la divertente canzone "Comunisti al sole" di Venditti:
se volete ascoltarla guardatevi questo video su YouTube cliccando qui) comincino a riorganizzarsi.
Come?
Avendo la consapevolezza che l'alternativa del libro elettronico sta diventando di giorno in giorno qualcosa di più di una nuova linea di fatturato.
Già, il famoso eBook tanto ingiuriato, bistrattato soprattutto e soltanto in Italia (siamo veramente un Paese che non perde mai l'occasione per essere arretrato) ovunque ti giri esiste, s'impone e si sviluppa.
Ormai le tecnologie sono mature, sono disponibili sul mercato vari apparecchi dedicati alla lettura dei libri elettronici (come il BEBOOK che consiglio per semplicità e viene qui offerto fino a dicembre con uno sconto di 25,00 euro) che offrono con lo schermo in "carta digitale" non soltanto una definizione di carattere superiore a quella di una pagina stampata ma consentono di leggere anche in pieno sole, insomma proprio come un libro tradizionale con in più il fatto che in questi apparecchi della dimensione di un libro, del peso di 220 grammi, si possono memorizzare cinquecento e più libri.
Insomma tutto è pronto per il balzo verso l'editoria del Terzo Millennio, verso una editoria in cui l'Editore si riappropria del proprio ruolo culturale, della propria creatività uscendo dalla trappola in cui si ritrova.
Tutto è pronto ma occorrerà ancora qualche attimo prima che in Italia esploda davvero questo mercato ed è allora tempo di fare le Formiche. Ed è facendo la Formica che ho creato eBooksItalia, una realtà ormai operativamente consolidata aperta a tutti i colleghi che lo desiderano senza bisogno di fare alcun investimento. Ed altri editori Formica come me hanno aderito al Progetto che è così semplice forse troppo semplice da lasciare qualcuno titubante. No, è davvero così come appare.
Agli editori Cicala, a tutti quelli che si comportano come se nulla stesse accadendo, pensando fermamente che nulla stia accadendo, lasciamo l'illusione di sentirsi anche questa estate "un po' Mondadori" e noi Formiche, intanto, lavoriamo per il futuro.
Forse anche per loro.
Sereno Agosto a Tutti!
Luciano Simonelli
PS: Vi consiglio di andare a vedere cliccando qui come immagina il futuro dell'editoria Editis, uno dei più grandi gruppi editoriali francesi che riunisce più di 40 sigle editoriali, ha 2.400 dipendenti, e la cui produzione spazia dalla varia, ai libri scolastici, ai libri per ragazzi, alle enciclopedie.
Conversiamone su The Web Park Speaker's Corner
IL BLOG CHE DÀ VOCE AL PENSIERO DI TUTTI (4 AGOSTO 2008)
(Continua) Per leggere le pagine precedenti clicca qui sopra