Pensierini da Napoli
di Daniela Di Santo

Rubrica settimanale - Ogni giovedì una nuova puntata    n.18


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POVERUÒMO! - In salumeria, orario di punta. Cè folla per la spesa, per le "colazioni" (il panino preparato per pranzo). Ma c'è anche il tempo per due chiacchiere tra una cliente ed il banchista. Argomento? Lo Stato.
«Eh, signora cara, quello lo Stato ci sta' ammazzando!».
«Mo' verimmo che fanno! Nuje aspettammo. Altro non possiamo fare. Tanto, sono tutti una massa e' fetienti!».
«Ma ve pare giusto? Co' tutti i mariuoli che ce stanno rinto o' Governo, se la pigliano co' nu povero contrabbandiere?! O' sapite a Gennaro?».
«Eh, come! Pecché, che è stato?».
«Chillo pover'ommo, co' na famiglia n'coppa e' spalle, gli hanno sequestrato tutta a' merce e mo' È costretto a vennere e sigarette ro' tabaccaio, a settemila lire al pacchetto!».
«O' veramente dite?! Ma verite nu poco, verite!».
«Sapite pecché o' fanno? Accussì se venneno e chiù e' sigarette del monopolio e o' Stato ce guaragna! E' tutta na schifezza!».
«O' vero, ricite bbuono! I che manica e' fetienti!».

ORE 8-12 : Telefono alla Telecom per un appuntamento con il tecnico per un sopralluogo per un impianto. L'operatore mi dice : Mercoledì, dalle 8:00 alle 12:00.
«Scusi - gli dico - non si potrebbe fare un orario un po' più preciso? Lavoriamo tutti, sa. Mi blocca mezza giornata, così».
«Mi spiace, signora, - mi risponde quasi annoiato, come se avessi chiesto la luna - ma non dipende da noi».
Inutile discutere. Accetto l'orario e mercoledì sono alle 8:00 sul posto come stabilito.
Ore 9:00. Il tecnico non si vede. Ore 10:00. Forse sta per venire. Ore 11.30. Un po' irritata, ritelefono alla Telecom per avere notizie del tecnico scomparso.
«Sì, signora, è stato fissato un appuntamento» mi risponde un operatore dal numero identificativo, senza umanità.
«Lo so, vorrei solo sapere se l'appuntamento è confermato. Sa, passi un tale intervallo di orario, ma sono qui dalle 8:00, ho tanto da fare e se adesso, dal momento che sono le 11 e 45, non viene neanche, si rende conto del danno che mi è stato fatto?». Un po' spazientito per le mie esose richieste, l'operatore mi dice di aspettare, ma non mette in attesa.
Lo sento discutere con il collega:
«Anto' ce sta' a signora del nr. 99999999, ma che fine ha fatto Luigi?».
«E che ne pozzo sape' ! Comunque prima delle 14:30, là, sicuro nun ce stà! Rice a' signora verso le 13:30 accussì nun rice niente. Mo' provo a chiamarlo sul cellulare!».
Sento la cornetta che si muove. L'operatore è tornato, lo capisco dal sospiro che mi giunge alle orecchie.
«Allora, signora, ho chiesto. Sarà da lei verso le 13:30. Ha avuto un problema per un altro intervento e purtroppo è in ritardo. Lei può aspettare?».
«Fino a quando: alle 14:30 o alle 13:30?» Gli chiedo ironica.
L'operatore non risponde. Evidentemente si sente scoperto.
«L'ho sentita sa, con il suo collega!»
«Io le consiglierei - mi dice quasi timido (finalmente meno irritato e più umano) - di aspettare comunque, perché poi domani non si sa se può venire! Eh? Veda di aspettare un po'. In fondo non ci vuole molto». E lo dice, ora, come un padre che consiglia la figlia.
Come è finita? Che il tecnico è venuto, ma alle 13:00. «Ho dovuto saltare un appuntamento, per venire prima qui» mi dice con una faccia tosta da urlare! «Sa, mi hanno detto che lei ha sollecitato.....ha visto? E poi dicono che alla Telecom il servizio non funziona!»
Gli lancio uno sguardo fulminante e taccio. Il tizio capisce, perché abbassa lo sguardo e finalmente comincia a lavorare.
Sì, è vero, il "servizio" funziona alla Telecom. Forse però hanno dimenticato, alla Telecom, di far funzionare anche gli uomini, che dovrebbero eseguire il cosiddetto servizio.

(18.Continua)

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