Pensierini da Napoli
di Daniela Di Santo

Rubrica settimanale - Ogni giovedì una nuova puntata    n.14


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Le osservazioni che seguiranno, per una volta, non riguardano nello specifico Napoli, ma sono state ispirate da due situazioni che mi hanno particolarmente colpito e che potrebbero verificarsi in qualunque città. Quindi a presto per Napoli, nel frattempo, pensate, gente, pensate...

CONTRASTI - Mi è capitato di vedere qualche giorno fa una coppia della quale ho notato una strana alchimia. Erano un padre con la propria figlioletta, una bimba di non più di 6 anni. Fin qui niente di strano. Proverò a descrivere il padre. Si trattava di un uomo giovane (forse trent'anni), con la testa rapata artisticamente, il pizzetto, orecchino al naso e all'orecchio, vestito "stracciato", tatuato e sciatto. Ok, direte voi, che c'è di strano?! Può essere padre anche uno così.
Non è questo che mi ha colpito, ma il contrasto evidente con la propria figlia, vestita con un delizioso abitino rosa a quadretti (come s'usava una volta), i capelli raccolti in due codine, con ai piedi un paio di candidi calzini bianchi e le scarpine rosa.
Ho tentato di immaginare la donna che certamente esisteva e rappresentava il terzo componente di quella strana famiglia: se guardavo l'uomo allora mi appariva una "tipa" trasgressiva, ma se guardavo la bambina, me la sono immaginata una qualsiasi mamma tradizionale. Insomma, non sembrava esserci un punto di incontro tra i due. Eppure si guardavano, ridevano, giocavano insieme. Eppure lui appariva come il più affettuoso dei padri. È strano come l'essere più trasgressivo finisca poi per diventare "normale" di fronte ad un miracolo come quello che rappresentano i figli. Ecco, mi ha colpito il contrasto, l'affiatamento nonostante le apparenze, l'affetto di un uomo per niente "tradizionale" per la propria figlia. È amore, che altro sennò?! Ed allora, mi chiedo, perché mi meraviglia tanto?
CAMPAGNA ELETTORALE (?) - Va bene, carissimi politici, ci siete quasi. La campagna elettorale vi ha spinto ad uscire dalle vostre tane, avete rispolverato il vestito buono, vi siete, finalmente, lavati il viso e le mani, ed ora potete guardare in faccia il vostro potenziale elettore e stringergli la mano. Non importa che state imbrattando i muri con le vostre faccine sorridenti, da bravi ragazzi (immagino quanti provini abbia dovuto fare il fotografo per farvi uscire così "lindi"), non importa che riempiate le cassette della posta di decine di bigliettini freschi di stampa, ma, attenzione a tutto c'è un limite! Tornando a casa una sera, in un tratto trafficato della SS7 che porta da Pozzuoli a Roma, ho avuto davanti a me un'auto il cui conducente lanciava dal tettuccio biglietti di propaganda per un candidato locale del CCD. Ha cosparso la strada di cartacce che con il vento hanno fatto presto a volare dappertutto. È chiaro come sia economico fare propaganda in questo modo, ma, mi chiedo: chi avrà il coraggio di votare un tipo i cui "sgherri" non si curano del territorio e delle persone che, in teoria, il tipo dovrebbe rappresentare? No, signori miei, non si può votare uno così, perché, sia chiaro, deve essere uno abituato ad inzozzare le strade, per cui non gli ci vorrà molto ad inzozzare anche il resto.
Piccola curiosità: ho provato ad invitare il tipo nell'auto ad avere maggior educazione. La risposta? Ma vaff..... Chiaro, no?! Politica, signori miei, della peggior specie! Pensate se fosse stato eletto....(sigh)!!

(14.Continua)

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