Pensierini da Napoli
di Daniela Di Santo

Rubrica settimanale - Ogni giovedì una nuova puntata    n.13


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RITORNO A NAPOLI - Fa sempre un certo effetto tornare a Napoli. Ci si mette tanto ad adattarsi ad uno stile di vita diverso, si sente quasi nostalgia di casa, ma poi, quando la si rivede e ci si scontra con ciò che essa è, viene quasi voglia di andar via per sempre!
Per spiegarmi: è come cercare di abituarsi all'acqua naturale dopo aver bevuto quella frizzante per anni. Ci si sforza perché lo ha detto il medico e dopo esserci riusciti, finalmente, per non si sa quale ragione, bisogna tornare all'acqua frizzante, ma questa volta le bollicine pizzicano il palato e quel vago sapore di salato salta ai nervi: non disseta più.
Eppure è necessario tornare perché la propria vita è qui e perché in fondo, al di fuori di questa città, il mondo appare distorto, diverso, quasi soffocante. L'odio e l'amore per Napoli si realizzano così, ancora una volta grazie ad una contraddizione. La malinconia per una vita appena saggiata, scandita da ritmi più controllabili, sembra inevitabile, ma poi si osserva il sole che non è solo una stella, ma a Napoli è sole anche la musica, l'allegria, la confusione, il pessimismo perenne (sì, anche quello), la fatalità.
Si ritrovano volti non conosciuti, ma familiari, dai contorni grezzi, rugosi, gli zigomi sporgenti, gli occhi vivi, la pelle scura perché vissuta all'aria aperta; si ascoltano le voci dalle tonalità basse, strascicanti, le vocali aperte ed il volume costantemente alto, voci vive, dirette, sempre; si percepiscono gli odori di marcio della strada sempre bagnata e sporca, di muffa che le cantine di antichi palazzi lasciano penetrare attraverso le grate sul marciapiede, di fumo, di sporco, di sfogliatelle appena sfornate, di caffè. E ti accorgi che, nonostante tutto, la si può amare, perché non si può non amare una donna bellissima, dai modi brutali, dolce come un gattino, violenta e determinata al contempo, allegra, viva ed affascinante, per quanti difetti possa avere!
Sembra dirmi "bentornata". In realtà, come sempre, non si cura di me, come non si cura di nessuno che l'ami. Napoli è così : adagiata sul suo mare in eterno dormiveglia e lì si lascia amare senza reticenze. Sì, bentornata, me lo dico da sola, ma è già qualcosa!

(13.Continua)

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Pensierini da Napoli
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