| Una storia vera tanto drammaticamente straziante quanto commovente.
«La morte, che a me neppure piace nominare» osserva Brunella Lottero nel risvolto di copertina, «è la cosa (scusate se la chiamo così) più decisa che ci possa capitare nella vita. Nessuno di noi si sognerebbe mai di invitarla a casa ma lei si autoinvita, apre la porta da sola, entra, e si piazza dove le pare, accanto a chi le pare. Non lascia tracce, né rumori molesti, nessuno si accorge di abitare con lei. Quando se ne va, e non se ne va mai da sola, lascia stupore e devastazione muta, sorda, terribile come solo il Dolore può essere. La morte non concede niente, né una scusa né un segno di conforto e non risponde mai ai nostri continui e infiniti perché. Forse la morte non sa cosa dire. Forse non sa nemmeno parlare. E allora c'è chi si lascia schiantare e basta.C'è chi non si alza più da letto, e vorrebbe morire così, di sonno e di dolore illudendosi di addormentare il cuore. C'è chi ha bisogno di parlare, di raccontare, e si accorge che non ha più niente da dire, non ha nemmeno uno sguardo per comunicare. C'è chi disprezza la vita e tenta, inutilmente, di sbarazzarsene. C'è chi continua a piangere e vuole solo essere lasciato in pace da tutti quelli che cercano, invano, di consolarlo. C'è chi vorrebbe partire per andare lontano e non riesce nemmeno a trovare le chiavi della porta di casa. C'è chi non vuole capire, e fa finta di niente, fino a quando la realtà lo ucciderà piano. C'è chi non parla più e chi smette di mangiare, c'è chi comincia a bere e a fumare, c'è chi perde il sorriso, i capelli, perfino il viso, c'è chi diventa buio e freddo come la morte e non capisce perché, nonostante tutto, continui a respirare. C'è chi vorrebbe capire e si interroga, e cerca e non trova. C'è chi crede. C'è chi crede, per esempio, che la morte non esista, come non esista la vita, e che tutto è un unico grande giro intorno e dentro al mondo dove nessuno muore e nessuno nasce e tutto fa parte del tutto. C'è chi ha la smania, il chiodo fisso, l'ossessione e la follia sono a un passo, di fare una cosa, una cosa qualunque, da fare in fretta, terribilmente in fretta, per riempire il vuoto del tempo e del cuore. Una cosa qualsiasi: scrivere, per esempio, come ho fatto io.»
Brunella Lottero
è nata nel 1955 a Monza (Milano)) e vive a Torino dove lavora come giornalista. Ha studiato al Centro Italiano di Giornalismo di Milano e si è laureata con una tesi sull’informazione alternativa e, in particolare, sulla emittente milanese Radio Popolare, dove ha esordito nel 1980. Collabora con vari periodici di attualità, politica e cultura. Nel 1995 ha pubblicato«Bimba» (Rusconi), romanzo finalista al Premio Montblanc 1993/94 per scrittori inediti.
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