«Soggette alle incursioni saracene, e non, le coste tirreniche ed adriatiche. Per contrastarle, nacquero le torri di avvistamento, che entrarono a far parte del paesaggio fin dall'VIII - X secolo.
A questo periodo risalgono le più antiche, le semaforiche, che potevano ospitare anche una guardia.
Posteriore di molti secoli, e voluta dall'imperatore Carlo V, la corona di fortificazioni votate alla difesa del territorio. E le torri a pianta quadrata presero il posto delle cilindriche.
Non meno sensibile della costa, agli approdi funesti, le zone interne del Mezzogiorno d'Italia. I bagli dell'entroterra di Marsala ora ospitano suggestive aziende agrituristiche e ristoranti, ma la loro funzione originaria era di ben altra natura.
La metà del '500 le vede prosperare. La caduta di Gerusalemme del 1453 incentiva le invasioni piratesche. Di qui la necessità di difendere il territorio.
I bagli caratterizzano il paesaggio della provincia di Marsala, spingendosi fino a Mazara del Vallo. Specchio della civiltà rurale, essi coniugano esigenze produttive a necessità difensive in un'unica soluzione. La loro collocazione sulla parte più alta del feudo li rende ben visibili.
Evidente la loro finalità preventiva: un unico ingresso reso notevole da un imponente e massiccio portale e, ai fianchi, feritoie dalle quali puntare le armi contro gli invasori. Elementi comuni e centrali, la corte e il pozzo.
Il corpo maggiormente elevato era , naturalmente, la residenza del signore. Marsala, terra di bagli, è nota per il suo vino. Ma in quanti sanno che esso nacque ad opera di un mercante di Liverpool che, nel 1770, si stabilì nella cittadina sicula?

Mariantonietta Sorrentino Rizzo