di Mariantonietta Sorrentino Rizzo n. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
L' interesse per la memoria è un atto di giustizia e di amore.
Memoria in quanto riscoperta e valorizzazione delle matrici della nostra cultura mediterranea, matrici multietniche.
Memoria per progettare il futuro, per comprendere il presente.
Un viaggio negli itinerari della memoria alla scoperta di una realtà tanto poliedrica quanto seducente.

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«Se il Signore avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui».
Parole non di un semplice visitatore, entusiasta dei colori e della magia di questa terra. Parole di imperatore. E Federico II non nascondeva la sua predilezione per questa terra dal tratto aggettante verso l'Oriente. Se si fosse trovato a scegliere un colore, atto a rappresentarla, non avrebbe esitato: il bianco.
Il candore delle Saline, che interessano 4.500 ettari di territorio, il candore delle case dei contadini, imbiancate a calce. Trulli e masserie dalle forme uniche nella Valle dell'Itria. Alberobello, Locorotondo, Putignano, Fasano, tappe di un itinerario suggestivo che si srotola nella Murgia. Luoghi ineguagliabili per i trulli, abitazioni fiabesche.
Poesia "abitativa" nata da un divieto: i signori di Conversano, feudatari di Selva, proibirono l'uso delle malte per le costruzioni in muratura.
A favorirne la diffusione sul territorio, i bassi costi di costruzione e l'abbondanza delle pietre calcaree. I tetti ricettivi, in massima parte ripidissimi, raccolgono l'acqua piovana fino all'ultima goccia. Tutta per nutrire i pozzi. "Cummerse", dal latino "cum vertice".
In cima, poi, pinnacoli dalle forme bizzarre, unici elementi decorativi dei trulli, per altro abitazioni essenziali.
Talismani o sigilli che siano, questi segni svettano bianchi verso il cielo di Puglia. Dipinti a calce sulle cupole, ancora a rappresentare un enigma: simboli pagani o legati al mondo metaforico cristiano?
Studi recenti propendono per quest'ultima ipotesi: dalla croce tutti disegni, navi, fiori o stelle che siano.
Ma la Valle dell'Itria vive anche di masserie sparse. Censite, esse sono un migliaio. Verdi cattedrali, regno incorruttibile dell'ulivo.

Mariantonietta Sorrentino Rizzo

 


 
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