di Mariantonietta Sorrentino Rizzo n. 1 2
L' interesse per la memoria è un atto di giustizia e di amore.
Memoria in quanto riscoperta e valorizzazione delle matrici della nostra cultura mediterranea, matrici multietniche.
Memoria per progettare il futuro, per comprendere il presente.
Un viaggio negli itinerari della memoria alla scoperta di una realtà tanto poliedrica quanto seducente.

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Non senza motivo una leggenda racconta che la Scuola Medica Salernitana fu fondata da un latino, un greco, un arabo ed un ebreo.
Salerno, nel basso medioevo, era il punto di raccolta delle conquiste più recenti sviluppate in Oriente per quanto riguardava le scienze mediche. Protettrice della Scuola fu Santa Caterina d'Alessandria: scelta più che opportuna per una istituzione che, unica in Italia e forse in Europa, poteva vantare la presenza di diverse donne chirurgo. Trotula de Ruggiero, vissuta nella metà dell'XI secolo e appartenente ad una nobilissima famiglia salernitana, come Rebecca Guarna, e poi Abella Salernitana, operante tre secoli dopo la prima, Costanzella Calenda.
Dopo il 1400, a Salerno, non si ebbero più donne medico e si deve aspettare il 1741 perchè, in Italia, e precisamente nella illuminata Bologna, se ne addottorasse un'altra.
Scienza e poesia, quella della Scuola Medica Salernitana, condensate nella regola del suo "Regimen sanitatis salernitanum", dedicata ad un re di Inghilterra, non ancora identificato. Nel "De remediis generalibus" si consiglia, a questa testa coronata, soluzioni straordinariamente attuali.
Che forse oggi l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta non eviterebbero l'abuso di farmaci e lo sperpero di denaro?
I maggiori animatori della istituzione, che gode di uno spazio nella chiesa di S.Gregorio (X sec.) e di un Museo didattico nel centro storico di Salerno, furono i benedettini. È degno di nota che quegli allievi che vi affluirono, dall'Africa come dall'Europa, ne divennero anche accreditati maestri.
Tre anni fa tra Salerno e Montpellier fu voluto un gemellaggio, occasione per riannodare un filo interrotto. La città francese, infatti, è, è nota per una scuola medica fondata, probabilmente intorno al 1100, sul modello della scuola medica salernitana.

Mariantonietta Sorrentino Rizzo

 


 

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