Nell'ambito del bacino del Mediterraneo la Puglia è terra di colori, di pietre e di frontiera, luogo di cattedrali rudi e severe, ma anche di chiese contadine e rupestri.
Unica nel panorama delle regioni italiane,la Puglia ha vissuto la realtà di un cristianesimo sotterraneo, e diffuso su vasta parte del territorio.In questa striscia di Italia, che sembra aggettata verso l'Oriente come un'architettura d'autore, tutto racconta di una storia religiosa che si dipana dalle "grotte di Dio" alle grandi abbazie. Le Cattedrali di Trani, di Bari e di Ruvo, trovano il loro contraltare nei numerosi insediamenti rupestri dell'arco jonico-salentino, ma anche del Gargano. Lunghi e profondi valloni con pareti scoscese e distanti tra loro dai 100 ai 150 metri, le gravine hanno ospitato comunità monastiche in odore di eresia. Alcune di loro sono vere e proprie cattedrali nascoste nelle viscere della terra. Le cinque navate su pilastri della grotta di San Michele a Monte sant'Angelo danno, alla struttura ipogea, il respiro di una abbazia. Il santuario era noto nel Medioevo. L'arcangelo venerato, anche, grazie ai longobardi. Troppo simile al dio Odino per quella corazza,lo scudo e il cipiglio combattivo per non piacere a questo popolo di guerrieri! Le gole carsiche della Puglia conservano un mondo catacombale dove la pittura medioevale contende lo spazio alla vegetazione selvatica e ai suoi profumi. Il pregevole ciclo pittorico di fine Duecento esibito dalla cripta bizantina della chiesa di San Vito, nel palazzo Pomarici-Santomasi di Gravina non ha nulla da invidiare ad affreschi più noti. Nel buio della terra i volti di santi e di Madonne, avvolti in un silenzio che buca il tempo, riescono ancora a sopravvivere e a regalare emozioni.

Mariantonietta Sorrentino Rizzo