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Cronache da una "Realtà" con un
Grande Passato e un Radioso Futuro...
Scandali &
Scandali
di
Nicoletta
Sipos
Milano, 8 Marzo 2007
n.
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LA SFIDA DEI
VIP AL GOSSIP
Il "Magazine" del "Corriere della
Sera" sbatte in copertina LA GUERRA DEL GOSSIP guidata, o almeno così si legge,
da Kate Middleton, la bella e giovane fidanzata di William d'Inghilterra (25
anni). Il titolo lascia intendere una campagna di primavera scatenata contro
ogni possibile forma di scandalo provocato per lo più, come l'esperienza
insegna, da maliziosi pettegolezzi. In realtà, gli articolisti del giornale sono
molto meno drastici di quanto la copertina faccia pensare. Certo, ricordano la
dura protesta di William per la caccia che i media, sempre alla ricerca di nuovi
scandali, hanno lanciato alla sua compagna e l'insperata saggezza di Rupert
Murdoch, editore di straordinario rilievo nel campo dei tabloid in quanto si
occupa di testate diffusissime come "Sun", "News of the World" e il prestigioso
quotidiano colto "Times" che per altro non schifa il gossip anche se non ci può
guazzare dentro. Murdoch ha promesso, con grande sollievo dei reali, di non
acquistare più foto rubate di Kate e Chelsy, la fidanzata di Harry
d'Inghilterra.
La tregua è dunque dichiarata: ma quanto reggerà?
Certo è che i vip si stanno armando contro le intrusioni della stampa più
curiosa e di Internet, un altro mezzo che diventa sempre più invasivo. Ma più
delle proteste delle eventuali vittime serve la loro prudenza. Vale per tutti il
consiglio di Gabriella Carlucci, ex showgirl ora deputata di Forza Italia, che
ai colleghi dice: "Bisogna evitare come la peste i luoghi alla moda".
La poveretta ne sa qualcosa: anni fa, esasperata dai flash dei paparazzi,
strappò un rullino dalle mani di un fotografo e si beccò una denuncia per furto.
Un incidente da cui è facile dedurre che le leggi vanno cambiate per un' effettiva protezione dei volti noti che non possono essere trattati come volpi o
lepri durante una battuta di caccia (ribadiamo comunque la doverosa pietà per i
suddetti, incolpevoli animali). Altrettanto automatico è, però, il richiamo alla
prudenza, all'obbligo di evitare i centri e i locali sulla cresta delle onde.
Luoghi, insomma, che pullulano di paparazzi e ora anche di turisti
particolarmente svegli, muniti di cellulari con macchina fotografica, più
insidiosi di paparazzi perch´ molto meno visibili.
Ecco, allora, il solenne invito ai vip di non mettersi inutilmente in
mostra, di rintanarsi nelle suites dei grandi alberghi o in club privati. Di non
usare la piscina, sia pure privata, per bagni a nudo integrale o per lanciarsi
in effusioni erotiche. Ricordando che con un po' di prudenza in più, molti
matrimoni altolocati sarebbero ancora in piedi. Uno per tutti, il rapporto
coniugale di Stefania di Monaco e la sua ex guardia del corpo Daniel Ducruet,
colto il flagrante adulterio con fragoroso scandalo che aprì la via a un
divorzio ultrarapido, agevolato dell'illustre padre di lei, Ranieri di Monaco,
autorità massima nel piccolo Principato.
Parole nobili, dunque, da tenere bene a mente: ma sono regole valide per
tutti? La pietà per i vip inseguiti dai soliti cacciatori di notizie si scontra
con l'incontestabile vezzo di certi nomi famosi a usare i paparazzi per
trasmettere la loro verità al grande pubblico dei fans. Così, per esempio,
proprio in questi giorni arrivano le prime, tenerissime foto della crociera ai
Carabi di Nicole Kidman e marito Keith Urban. Evento molto atteso, visto che lui
appena tre mesi dopo il matrimonio, il 19 ottobre 2006 è finito in
riabilitazione per abuso di alcol e droga, ed è tornato a casa il 18 gennaio
2007 con un grosso punto interrogativo sul suo futuro. La crociera costellala di
baci, carezze, tenerezze da innamorati fa pensare a un ritorno di fiamma. Le
foto, dunque, devono portare un messaggio romantico e rassicurante. Non a caso,
Nicole e Keith si sono scambiate le loro doverose effusioni sulla coperta dello
yacht affittato da madame Kidman, pur essendo consapevoli della vicinanza dei
paparazzi. O, possibilmente, proprio per questo.
Ne consegue che il mezzo (foto, paparazzo) è innocente, conta l'uso che
se ne fa. Ricordiamo pure che la compianta Diana aveva un accesso diretto ai
giornalisti e in più occasione sollecitava le foto per trasmettere messaggi ben
precisi. Seguì questa tattica, povera Lady Di, anche nell'estate di dieci anni
fa, richiamando l'attenzione del mondo sulla sua liaison con Dodi Al Fayed. Ne
nacque la caccia affannosa alla nuova coppia che molti ricordano ancora, e che
ancora fa tremare di rimorsi e rimpianti la stampa (soprattutto quella inglese e
in particolare quella molto aggressiva di Rupert Murdoch), inducendola a più
miti consigli.
Perché quella volta il gioco sfuggí dalle mani di chi l'aveva orchestrato
per timore di ripiombare nell'ombra. E quello fu il primo incidente: poi venne,
per secondo, il tragico impatto uccise Diana, Dodi Al Fayed e il loro autista.
Potrebbe succedere ancora, nonostante tutto. Perché nel braccio di ferro
tra vip e media, più delle dichiarazioni di guerra vale il coraggio di non
mostrarsi, di diventare invisibili. E per questo, francamente, ci vuole un
coraggio che manca a molte celebrità.
Nicoletta Sipos
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