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Pescara, 1 Febbraio 2017
L'ITALIA NACQUE
IN ABRUZZO
Sull'origine del nome ITALIA esistono molte teorie e la critica scientifica non ha ancora fornito la sua riposta definitiva.
Le varie tesi linguistiche e storiche partono ovviamente dall'esame delle fonti letterarie antiche e, procedendo con l'analisi dello sviluppo cronologico delle lingue italiche, sono arrivate tutte più o meno alla stessa spiegazione etimologica, che sarebbe "terra dei tori" o "terra dei vitelli giganti", per la quale rimando alla breve ma esaustiva scheda in
https://it.wikipedia.org/wiki/Etimologia_del_nome_Italia
La questione non è di dominio pubblico, nel senso che, come spesso accade per alcune sacche della nostra storia nazionale, non è neppure studiata a scuola ed è relegata alle nozioni di base di alcuni percorsi universitari.
Uno dei nostri paradossi nazionali.
C'è però un aspetto della questione incontrovertibile e riconosciuto da tutti gli studi che si sono occupati del problema: la prima attestazione storicamente provata del nome ITALIA proviene dall'Abruzzo.
Si tratta di una moneta coniata a Corfinio (oggi una cittadina di poco più di 1.000 abitanti della Valle Peligna, ricompresa nella vasta Provincia de L'Aquila) durante la famosa Guerra Sociale che oppose le popolazioni dell'Italia centrale a Roma all'inizio del I secolo a.C. e che ebbe proprio in Corfinio, ribattezzata provvisoriamente "Italica", la sua "capitale", o meglio il centro di coordinamento politico e militare della rivolta.
La moneta in questione venne coniata al culmine della ribellione all'autorità di Roma, l'unica città a cui era riconosciuto il diritto di batter moneta, e fu il simbolo della "Lega Italica" che si oppose, anche se per pochi anni, al dominio romano come un vero e proprio "Stato" nello Stato. D'oro o d'argento, essa reca su un lato l'immagine di una donna incoronata di alloro ed indicata con il nome di ITALIA e sull'altro una scena sacrificale in cui alcuni soldati immolano una scrofa, simbolo di confederazione armata.
Chiara Zuccarini 
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