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n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - Pescara, 30 Giugno 2016
IL MONACHESIMO ARTIGIANO
Il
Monachesimo benedettino, che si diffonde prima in Italia e poi in tutta Europa dalla fine del VI secolo, è stato il fondatore della civiltà medievale in tutti i suoi aspetti salienti, dall'organizzazione politica delle campagne e di ciò che restava delle antiche ville romane, all'incastellamento per la difesa dei territori agricoli, dalla conservazione della sapienza antica (sebbene con un ampio uso della censura), alla diffusione di uno standard architettonico e scultoreo per gli edifici di culto, ed alla costruzione infine del carattere stesso della Chiesa medievale, in cui la rigida e severa dottrina di una regola basata sull'autorità e sulla consuetudine ha avuto la meglio sullo spirito episcopale della Chiesa delle origini.
Senza i Monaci benedettini la nostra civiltà sarebbe oggi molto diversa, ma non so immaginare quanto né in cosa, tanto profondamente essi hanno contribuito a costruirla.
Senza le Monache benedettine, ad esempio, si sarebbe persa, probabilmente, l'arte del ricamo, di origine romana e forse addirittura più antica, e che ha condizionato l'apparato decorativo dell'architettura romanica. Si chiamava allora opera plumaria, perché consisteva nel ricamare su tele grezze con fili di seta singoli o intrecciati con piume variopinte.
Non è facile trovare notizie storiche sugli antichi mestieri, perché ciò che a noi oggi sembra eccezionale tanto da considerare l'artigianato una forma di arte, era allora la normalità, e dunque raramente si sprecavano tempo ed inchiostro per descrivere le comuni attività quotidiane; a meno che i beni prodotti non facessero parte di un patrimonio perché dotati di un certo valore oggettivo, come è il caso degli arredi liturgici della Chiesa Madre del Monastero di Farfa, dal cui Registro dei beni è stata tratta questa notizia.
Chiara Zuccarini
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